Racconto a piu` mani

be` puo` essere una idea se qualcuno mi segue senza pretese di tempo :)

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  1. galoran
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    Ai confini col Fernelshire, un gruppo di pellegrini sta risalendo il sentiero che conduce al "Tempio dei Mondi". Il tempio sorge in una zona montuosa sottoposta all’influenza della perfida Selena signora di Northwood.
    Per essere esatti la montagna sacra o semplicemente ‘la montagna’, come tutti la chiamano da queste parti, è un vero e proprio spartiacque tra due reami ormai da anni in lotta tra loro: il reame di Northwood e quello del Fernelshire.
    La Montagna custodisce ‘Il tempio dei mondi’, da tempo immemorabile uno dei luoghi più sacri dell’intero pianeta e per questo anche dei più neutri, ma non è certo un mistero come le due fazioni in lotta, e soprattutto la regina Selena, abbiano da sempre cercato di ottenerne il controllo.
    Negli ultimi mesi poi la situazione è ulteriormente peggiorata. Al tempio è giunta una nuova Somma Sacerdotessa, la cui nomina era stata lungamente osteggiata da Selena. Margot di Macromme figlia di Grendel, nuova Somma Sacerdotessa, proviene infatti dal Fernelshire e la sua nomina apparve da subito, agli occhi di Selena, un mero atto politico, una sfida alla sua autorità. Ma nonostante tutti i suoi sforzi la nomina venne ratificata dalle sacerdotesse della Montagna ed approvata da un grande numero di genti, anche del reame di Selena, che ben conoscevano ed apprezzavano le straordinarie doti della sacerdotessa eletta. Selena dovette fare buon viso ma il suo animo era ben lungi dall’essere rassegnato. Questa situazione di particolare tensione ha dato la scusa ad entrambe le fazioni per intensificare il pattugliamento della zona in prossimità della Montagna, apparentemente per garantire l’indipendenza del tempio, ma in realtà per stabilire una forma di controllo.
    Naturalmente l’atmosfera è tale che gli ‘incidenti’ tra le varie fazioni sono sempre più frequenti tanto che la gente comincia a tenersi alla larga da quel luogo sacro o a raggiungerlo in gruppi numerosi. Sono lontani i tempi in cui la strada della montagna e l’accesso al tempio erano protetti dalle fiere amazzoni della stirpe di Erialis, sacerdotessa delle freddi acque, depositaria della lancia sacra, quella stirpe ormai è stata spezzata ed il caos imperversava da tempo in tutta la zona.

    Raggiungere ‘il tempio dei mondi’ non le era stato semplice, per questo aveva deciso di unirsi al gruppo di pellegrini. Non che avesse paura ad affrontare il viaggio da sola, una guardia scelta di Northwood non teme niente, ma non voleva che qualcuno la riconoscesse; a Shanna, capitale di Northwood, quel suo pellegrinaggio avrebbe potuto provocarle ben più di un guaio.
    Ricevere udienza dalla Somma Sacerdotessa era stato invece molto più semplice, grazie al sigillo donatole dalla vecchia nonna uno degli elementi più anziani ed importanti del clero di tutto Northwood. Le ferree regole della congrega, a cui la nonna apparteneva, non avevano mai lasciato molto spazio al loro rapporto.
    Anna era cresciuta scorrazzando tra il tempio ed il campo dei soldati della guardia reale, e ben presto aveva preferito il clangore dei campi di battaglia alla clausura della preghiera, questo aveva finito per allontanarla ulteriormente da quella sua unica parente a cui comunque aveva sempre voluto un gran bene.
    Quella mattina, alle prime luci dell’alba, aveva salito i 100 gradini ed atteso in silenzio che l’ora della preghiera terminasse prima di poter essere ricevuta.
    Negli ultimi tempi, le visioni che sin da bambina tormentavano i suoi sogni si erano fatte più frequenti e lei era sull’orlo di crollare. Dormiva sempre meno e la sua mano non era più ferma come un tempo. Certo la tormentata relazione con la regina Selena non l’aiutava. La morbosità di quel rapporto e la personalità così incostante della regina capace del più tenero affetto come dell’intrigo più crudele, avrebbero finito per distruggerla, questo lo sapeva, ma la passione travolgente che le legava superava qualsiasi ordine gerarchico e qualsiasi scrupolo di coscienza. Erano due donne sole, cresciute con un destino di comando, diverse per natura, ma identiche nel riversare nel contatto dei loro corpi ogni frammento del loro essere, ogni passione più segreta. C’era stato un momento, ma solo un momento, in cui aveva pensato di poterla fare partecipe dei suoi dubbi, di condividere con lei anche quel suo pezzo di anima che la tormentava sempre di più. Ma era stato solo un attimo di debolezza, fortunatamente sua nonna era ancora lì pronta ad ascoltarla.
    Non appena l’anziana chierica era giunta, Anna si era inginocchiata. Rimase piacevolmente coinvolta dal sorriso sincero che si dipinse sul volto rugoso della donna, da quella posatezza affatto superba, ma ricca di semplicità ed affetto: “Alzati figlia, è talmente tanto tempo che non ti vedo che preferisco di gran lunga il calore di un tuo abbraccio alla fredda riverenza”.
    La vecchia aveva ascoltato il suo racconto, i suoi tormenti, le sue angosce; e man mano che il racconto procedeva, il volto dell’anziana religiosa sembrava divenire sempre più vecchio, come se un segreto da lungo tempo nascosto stesse venendo ora a galla, portando con se il vivido ricordo del sangue versato. Sangue innocente. Ed il terrore per il futuro sangue che avrebbe potuto scorrere.
    Poi così aveva parlato:
    - Figlia non è da me che avrai le risposte che cerchi. Hai sempre saputo che io non sono la tua vera nonna anche se questo resta un segreto per tutti. Quello che non ti ho mai detto è che questo segreto era legato alla tua stessa sopravvivenza, ed alla morte della tua gente di cui ben poco conosco. Il popolo chiede il mio consiglio, ma la saggezza che mi attribuiscono nasce da quello che i miei occhi vedono, quello che i miei orecchi ascoltano, quello che il mio cuore prova. La mia esperienza ed il mio consiglio appartengono agli affari terreni. Se è il mondo del soprannaturale che vuoi sondare dovrai affidarti alla Somma Sacerdotessa del Tempio dei Mondi. Solo lei potrà aprirti quella via.
    Anna aveva tentato di sapere di più. Qualcosa nello sguardo della nonna le diceva che quello non era tutto, ma in quegli occhi rugosi lesse anche la paura e non insistette. Prese l’amuleto che la nonna le porse: “Questo era con te quando ti trovai. Ma non mostrarlo a nessun altro tranne che alla sacerdotessa del tempio”, e con esso si era diretta verso la Montagna.
    Al tempio, come le aveva predetto la nonna, la sola vista del medaglione le aprì ogni porta. Ma Anna non fu abbastanza accorta e la voce di una straniera incappucciata, recante l’emblema perduto, si spanse per il tempio ed attraverso le spie delle due fazioni ben presto sarebbe giunta fino alle corti dei reami nemici.
    La sacerdotessa la accolse in un grande salone al centro del tempio.
    L’atmosfera di quel luogo era incredibile. L’imponenza di quelle volte, le massicce colonne, quel soffitto che sembrava perdersi nell’infinito, pur mantenendo la semplicità e l’austerità tipica degli edifici sacri alla dea madre, le imprimevano nel cuore un assoluto senso di santità e rispetto.
    Per la seconda volta in quella giornata, Anna si ritrovò inginocchiata con la testa china per chiedere consiglio ed aiuto. Poi la sacerdotessa parlò:
    -Alzati e mostrami il tuo volto così che io possa vedere chi è che porta l’emblema di Erialis!
    Anna rimase immobile, un brivido freddo le percorse la schiena. La leggenda della sacerdotessa delle fredde acque e delle sue amazzoni le era ben nota.
    Risaliva ai tempi della grande alleanza quando Northwood e il Fernelshire, insieme agli altri regni dell'est e dell'ovest, erano uniti in un unico grande regno sotto il vessillo di Mondragon. Il re, alla fine del leggendario scontro in cui Erialis trovò la morte, per riconoscenza verso il sacrificio delle amazzoni e della loro regina, fece edificare il tempio dei mondi proprio nel cuore dei possedimenti della sacerdotessa. Per secoli la casata di Mondragon sostenne e tutelò l’autonomia dell’ordine ed affidò alle amazzoni superstiti il compito di mantenere sicuro l’accesso al tempio. Ma gli uomini, si sa, trovano la loro unione solo nel momento della massima disperazione. Quando ogni altra speranza cade allora crollano le divisioni e le barriere e l’obbiettivo diventa comune: l’odiato diverso diventa fratello. Ma poi il tempo e la pace non rinsaldano questi legami. I protagonisti muoiono, ed il loro ricordo diventa presto un’immagine sfuocata. Nuovi interessi entrano in gioco. L’egoismo del potere inizia il suo lavoro confutando verità e costruendo altre verità. più adatte alle nuove ragioni. I regni si divisero, il caos derivante dalla successione espose le stesse amazzoni a forti pressioni ora dell’uno ora dell’altro schieramento.
    E quando il nuovo ordine pareva aver trovato una sua stabilità giunse la notte maledetta in cui le amazzoni e la loro discendenza vennero spazzati via dalla furia di un esercito a cui mai nessuno riuscì a dare un nome. Sembra incredibile, ma nessuno seppe chi commise quella strage ne perché. Le poche notizie che si hanno di quella notte sono immerse nella leggenda che termina con l’arrivo di una misteriosa creatura cornuta, metà uomo e metà diavolo, metà maschio e metà femmina, che planò dal cielo e raccolse la lancia sacra dalle mani cadaveriche dell’ultima sacerdotessa delle fredde acque, per poi scomparire nel sole del mattino.
    Anna si alzò e si tolse il cappuccio. Un fitto mormorio si diffuse tra i sacerdoti presenti nella sala, che riconobbero in quella donna una delle guardie reali di Northwood. Un monaco guerriero, temendo per l’incolumità della sacerdotessa, si intromise minaccioso. Ma la voce della sacerdotessa lo bloccò:
    “E’ stato detto che il mio compito è quello di capire ed amare. Quale ardua missione mi è stata affidata dal fato, in giorni come questi, in cui il timore si insinua anche tra queste mura sacre? Lasciateci sole! Non è per mano di questa donna che troverò la morte!”.
    Anna le rivelò le sue visioni, dove i colori dominanti erano il rosso del sangue delle vittime ed il nero della tenebra più fitta che avvolgeva gli assalitori, e su tutto l’odio aleggiava sovrano.
    Si! L’odio implacabile, emanato da quelle figure oscure la cui mano non ebbe pietà nemmeno dei più piccoli ed il suo odio verso di loro, inspiegabile, perché indirizzato verso creature evanescenti come possono essere i personaggi senza volto che popolano i nostri incubi, ma estremamente potente. Un odio che in entrambe i casi lasciava risuonare l’eco di una sola parola, urlata dal più profondo: Vendetta!!!
    Terminato il racconto, fu la sacerdotessa a parlare: “Ho visto il passato attraverso le tue parole, ed il futuro attraverso i tuoi occhi, ed ho capito che la stirpe non è stata spezzata. Quello che tu rivivi sono le immagini della notte del massacro, quando la discendenza di Erialis si interruppe. Le ombre nere sono i soldati di Thorke. L’antico male non fu affatto sconfitto: indebolito, diviso, ma non sconfitto. L’odio, la rabbia degli uomini lo nutre, gli ha donato nuova linfa, e lui ha cominciato a soffiare su quest’odio. Ha utilizzato la sua energia per inviare i soldati neri a distruggere le amazzoni con il duplice scopo di vendicarsi e di minare l’equilibrio di questi territori in modo che l’odio ricominciasse a scorrere vigoroso donandogli nuova forza. E così è stato. I nostri giorni sono carichi di odio, ed il sangue degli uomini bagna la Montagna sacra ed assedia il tempio dove giacciono le spoglie del suo antico nemico il grande re Mondragon.
    Molto altro sangue bagnerà questa terra e molto di esso sarà sangue innocente perché l’antico male sta tornando; i suoi seguaci ed il suo antico sacerdote hanno complottato in gran segreto per ridestare il sanguinario appetito del Dio oscuro. Le tue visioni ne sono una prova. Il tuo sangue è legato al demone dall’odio e dalla voglia di vendetta, perché è il sangue della stirpe di Erialis che diede la vita per sconfiggerlo. Ma i segni erano presenti da tempo, anni fa mio padre insieme agli altri cavalieri di Mondragon, il cui ordine era stato creato proprio per ostacolare la rinascita del culto del demone, partirono in cerca di una traccia che li portasse ad Emerencia l'antica, l’unica sacerdotessa di Thorke rimasta in vita dopo il grande scontro.
    Mio padre non ha mai fatto ritorno.
    Ho avuto molte visioni di morte da allora. Ho visto un regno sotterraneo in cui sinistri spettri affamati attendono nell’oscurità più assoluta. Ho avvertito angoscia, paura, freddo; tutta la tristezza del mondo dei morti che mi assaliva, dilaniando la mia anima con neri artigli di disperazione.
    Il male si sta muovendo ne sono certa. L’ordine della vita, i suoi principi stessi, sono in grave pericolo. Se il demone vince tutto muterà e l’oscurità sarà sovrana. Ma il tuo arrivo qui oggi ci da nuova speranza, perché questo significa che anche le forze del bene sono in movimento. Ho letto la speranza nei tuoi occhi”.

    Anna ascoltò la sacerdotessa senza proferire parola. Per quanto tutto ciò le apparisse assurdo sentiva dal suo stesso cuore che quelle parole erano la verità. Mentre ascoltava parlare dei seguaci di Thorke, il suo sangue ribolliva; ma la ragione è tale negli uomini da far dubitare di ciò che il cuore gli mostra con chiarezza. E Anna dubitò “Come fai ad essere sicura di quello che dici? Come puoi affermare che io discenda dalla stirpe di Erialis?”
    La sacerdotessa la guardò severa: “Dubbi, rabbia, odio, la furia cieca insita nella vendetta, tutto ciò che proviene dall’oscurità conduce all’oscurità. Queste sono le armi dei nostri nemici e non con queste li potremo sconfiggere. Dovrai imparare a seguire il tuo cuore e dovrai farlo in fretta. Ma se è di un segno che hai bisogno per poter credere, vedrai che questo presto arriverà”.
    Sentirono un gran clamore provenire dall’esterno. Udirono grida, ma non capirono di cosa si trattasse. Avvicinandosi all’uscita distinsero la parola ‘drago’. Poi uscirono all'aperto e dalla cima della scalinata del tempio videro atterrare nel piazzale sottostante un grande drago dorato dal cui dorso scesero due uomini: un guerriero ed un mago dall’aspetto.
    Il mago reggeva un’arma.
    La lancia di Erialis era tornata....
     
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