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Kiss the Viper.
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-L’appartenenza-
Tetti di lamiera vibrano l’aria
liberando calore disumano
a ricordarci di un’altra estate stracciata.
La pelle ustionata di ricordi
corre per strade di catrame disciolto
nel deserto metropolitano
libero e freddo.
Perdonami, mondo,
se lo scorrere del mio tempo
rimbomba di relatività…
Piegato e derubato
dipingo i contorni di una città
baluginante di conforto.
Dimenando i miei passi cerco
il bene immaginifico di una presenza distorta
da impronunciabili memorie.
E respiro…
Respiro per sopravvivere a ciò che amo con viscere dolenti…
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AChangeOfSeasons.
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Interessante.
Mi sono sempre piaciuti i panorami "urbani" e saperli descrivere in questo modo è molto bello.. -
CarDestroyer.
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Ehm, la poesia non è proprio il mio forte. In effetti nemmeno il mio debole, proprio non so come trattarle . Tecnicamente ci sono un sacco di aggettivi, però è una poesia, quindi... boh, appunto .
La definizione di panorami urbani data da Achange mi sembra adeguata .. -
AllFlowersInTime.
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per caso l'hai scritta a fine estate?
cmq mi piace, ha un certo stile descrittivo che esprime sofferenza, solitudine che viene estrapolata dagli oggetti inanimati di cui fa parte la citta'...