ALBO 133 I VAMPIRI DI LONDRA

Aprile 2011

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  1. jedimaster
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    è una parte importante del "cuore" di dampyr, quella che non apprezzi, mi sembra di capire. come mai?
     
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  2. MivkoVanMikko
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    CITAZIONE (Massi Polidori @ 20/4/2011, 16:54) 
    Inizio scoppiettante anche se spero che nei prossimi 3 albi si assista ad un aumento di tensione e azione, e meno "parlato". Mi aspetto molto da questa saga, mi auguro che Boselli chiuda trame e sottotrame che si dilungano ormai da troppi anni, e ne apre di nuove, tipo il discorso del Dampyr del passato... Detto questo spero di leggere in futuro meno saghe con Harlan e co. scaraventati nel passato, alle prese con scrittori e storici famosi.

    Se quest'albo ti sembra troppo parlato, non oso immaginare cosa ne pensi di "Spettri a Cambridge"!
    Sono d'accordo con te per quanto riguarda le sottotrame e sopratutto sulle storie che ruotano intorno a certi artisti del passato. Finora queste storie sono state ottime, ma speriamo che non finiscano, come la componente folk, di diventare un semplice pretesto per dare vita ad un albo riempitivo.
     
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  3. danielesabbatini
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    Ed io devo ancora aspettare 2 settinmane buone per poterlo leggere... che invidia ragazzi... l'unica cosa buona del leggerlo tardi è che questa volta potrò leggere anche il seguito tutto d'un fiato... l'attesa si fa spasmodica, per le prime due parti di una quadrupla destinata a essere storica...
     
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  4. Massi Polidori
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    Jedimaster
    Non è che non apprezzo questo stile narrativo che come sottolinei tu è un pò il cuore della serie, solo che come dice giustamente Mirko Van Mikko, non vorrei diventassero un pretesto riempitivo, e quindi alla lunga prevedibile e noioso. Da settembre ad oggi abbiamo assistito in soli 8 mesi a ben 4 storie che caratterizzato da questo stile narrativo. Ossia la doppia (tra l'altro molte ben riuscita) "La stanza perduta" e "American Museum" lo speciale Il segreto di Lady Lamb, e adesso questa attesissima saga quadrupla. Un pò troppo per i miei gusti.
     
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  5. kuang shi
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    Beh però non è che tutti i mesi ci sono storie cosi, storie cosi la saga ne ha bisogno, come quelle di azione o come quelle folkloristiche, è questo che contraddistingue dampyr da altre testate
     
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  6. Massi Polidori
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    Kuang shi
    Certo lo so leggo Dampyr sin dal primo numero, non mi sono perso una storia inclusi speciali e maxi, quindi so che ne ha bisogno. Ma questo tipo di storie le considero delle chicche, se si ripetono spesso a breve distanza l'una dall'altra perdono un pò della loro forza a mio parere. Poi se ogni storia importante della saga si sviluppa con questo filo narrativo non credo sia una roba positiva, perchè rischia di diventare ripetitva e scontata. Le ultime due storie più indicative dell'ultimo anno come ho etto nel commento sopra si sono avvalse di questo stile narrativo (compreso lo speciale), mi sembra un tantino troppo. Dico solo che spero di rivedere una bella storia doppia7tripla/quadrupla che si distingua, il mio sogno è rivedere un'altra storia sulla avvicente e a mio fantastica come la tripla dei num. 88-89-90.

    Poi perdonatemi l'ot, ma sapete per caso se in un futuro prossimo è previsto anche per il nostro amato Dampyr un un'albo gigante? Per capirci quello che volgarmente chiameremmo (Dampyrone) dcome i vari texone etc, io penso che visto la schiera di disegnatori che la testata vanta (la migliore in assoluto della Bonelli) per non parlare della trama, un albo gigante sarebbe perfetto, se non eccezionale.
     
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    Mi state mettendo una grandissima voglia di leggerlo, ma veramente tanta...

    Ma io resisterò fino a Luglio, e mi godrò una scorpacciata di quattro dampyr tutti insieme!

    OT: Ma alla Bonelli non potevano usare Riboldi come copertinista americano e Ashley Wood come copertinista italiano?

    Casseruola! Quell'uomo è un genio!
     
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  8. MivkoVanMikko
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    Riletto, non posso che riconfermare la magia che trasuda da quest'albo.

    Vera Bendix: "è notte fonda, vero? Quanto manca al sorgere del sole?"
    Edward Foster: "L'eternità, agente Vera Bendix"

    Non so perchè ma ogni volta che leggo questo dialogo mi viene la pelle d'oca.
     
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  9. danielesabbatini
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    SPETTACOLARE! Un albo bellissimo, destinato a rimanere (insieme ai seguiti) tra le storie più belle della serie.. aspettavamo da tempo una storia così, intricata, importante e che contenga in se moltissimi riferimenti alla serie stessa, a episodi passati e mai dimenticati, il tutto orchestrato con una maestria fuori dal comune, tratto distintivo delle Grandi Storie di Borden.. insomma sono entusiasta e ancora di più perchè ho potuto leggere questo numero e il suo seguito tutto d'un fiato (per una volta il poterlo avere tardi non è stato un handicap, anzi..)
    Andreucci è magnifico, sforna probabilmente la sua miglior prova su Dampyr, variando anche il tratto in riferimento alle varie ambientazioni presenti nell'albo, chapeau veramente ad un disegnatore che non ha rivali..
    SPOILER (click to view)
    e poi il prologo con l'addio a Vera è da urlo, emozionante come pochissime pagine di fumetti io abbia mai lette (e ne ho lette tante)... Vera ci lascia, anche se non mi aspettavo che fosse in un prologo, che è servito anche a presentare tutti i personaggi che entreranno in gioco.. Boselli giostra tutto alla perfezione, rendendo l'albo meraviglioso con la presenza delle varie ambientazioni spaziali e temporali.. e poi ci sono i tanto amati flash-back che riportano momenti passati della serie (io amo questi momenti) in cui abbiamo potuto rivedere ad esempio Caraher e Chillingworth e riassaporare storie indimenticabili.. Marsden acquista in questa storia un peso ed un rispetto maggiore rispetto ad altre vicende in cui era coinvolto.. non l'ho mai sopportato molto, ma bisogna riconoscere che in queste pagine ha pure una dose di carisma che spesso gli è mancato.. e poi il ritorno alle steppe con Erlik.. per finire ancora in TRansilvania.. quanti scenari, quanti ricordi e quanti legami.. Boselli tesse i fili della sua serie e ci fa viaggiare su e giu per essa in maniera magistrale.. ripeto ADORO questo tipo di storie e questo tipo di sensazioni..
    una storia indimenticabile e il seguito lo è anche di più... :sommo:
     
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    Ottima storia introduttiva di una saga che si annuncia emozionante e ricca di colpi di scena e capovolgimenti di fronte.

    Si parte da una delle copertine più belle di Riboldi, che comunicano in pieno il senso di terrore che si respira nella sequenza dell’albo a cui fa riferimento.

    Da pelle d’oca l’addio a Vera Bendix. Boselli omaggia uno dei comprimari più riusciti della serie, donandogli dignità e realismo nel suo decesso.

    Andreucci al top. In questo momento odio con tutto me stesso Tex. :lol:
    Scherzi a parte, il ranger è il porta bandiera della casa editrice e capisco perfettamente la priorità della Bonelli di mantenere alta la qualità della propria testata madre.
    Come capisco, dopo tanti anni, l’esigenza di un’artista di trovare nuovi stimoli nel disegnare una serie completamente diversa.
    Il dispiacere di non poter più ammirare (dopo questa tetralogia) nuove tavole dampyriane di Andreucci è tanto. Ma credo che per un disegnatore italiano arrivare a disegnare Tex sia come quando un americano disegna Barman o Spider Man, un grande onore ed un enorme riconoscimento per il proprio talento.
    In bocca al lupo.

    Attendo con trepidazione di leggere la seconda parte. ;)
     
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    Chi ha letto la storia, capirà il riferimento.
    Aleksandr Nikolaev, “Il fidanzato”, 1920.
    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=39...&type=1&theater
     
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  12. southfork78
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    CITAZIONE (Massi Polidori @ 23/4/2011, 16:20) 
    Jedimaster
    Non è che non apprezzo questo stile narrativo che come sottolinei tu è un pò il cuore della serie, solo che come dice giustamente Mirko Van Mikko, non vorrei diventassero un pretesto riempitivo, e quindi alla lunga prevedibile e noioso. Da settembre ad oggi abbiamo assistito in soli 8 mesi a ben 4 storie che caratterizzato da questo stile narrativo. Ossia la doppia (tra l'altro molte ben riuscita) "La stanza perduta" e "American Museum" lo speciale Il segreto di Lady Lamb, e adesso questa attesissima saga quadrupla. Un pò troppo per i miei gusti.

    Ecco ciò che non mi piace sia mai scritto da lettori fedeli di Dampyr, ossia che questo albo e i successivi 3 siano un pretesto riempitivo.

    A parte che già dal prologo assistiamo alla morte di uno dei comprimari più presenti nella saga di Dampyr, ma considerare pretesto riempitivo questo gioiello di sceneggiatura e di immagini, è per me assolutamente inconcepibile.

    Ho appena riletto (per la seconda volta soltanto, essendo albo abbastanza recente) questo capolavoro e vorrei immediatamente leggerlo ancora. Tutto è perfetto, ambientazioni, personaggi e vicende (come faccia Boselli a riallacciare in maniera quasi naturale così tante personalità e storie ... ha dell'incredibile), catturandoci con curiosità su vicende storiche poco note e luoghi quasi magici.

    Lord Marsden trova finalmente spazio in una storia che lo vede protagonista, anche se protagonisti in questa saga sono un pò tutti i personaggi coinvolti o soltanto citati.

    Spiace anche a me che il coinvolgimento di Boselli e alcuni disegnatori, tolga spazio a storie come queste per Dampyr.

    Tex è un grande personaggio, le storie che Boselli scrive per lui sono sempre belle e intriganti, ma non potranno mai essere paragonate a quelle pensate per Dampyr.

    La creatività di Boselli non può avere confini, con Dampyr lo ha dimostrato.

    Purtroppo Tex non può permettergli voli pindarici, rimane un fumetto western impreziosito da storie magiche.

    Un gran peccato per noi.
     
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    Ottima storia. Talmente densa di fatti e personaggi che volendo ci sono spunti per altre 2-3 serie regolari.
    Da segnalare
    Vera Bendix. Prima o poi sarebbe successo....me l'aspettavo, anche perché ha esaurito il suo ruolo
    Draka: davvero bella la ricostruzione. Sembra più spietato che mai a rapire giovani fanciulle e ad avere un esercito di lupi. Ce l'ha a morte con Vlatna, e la sua rivincita arriverà solo grazie ad Harlan alcuni decenni dopo
    Erlik Khan: conoscendo il personaggio, anche troppo tranquillo dopo l'incursione di Draka. I 2 non erano ancora così "affiatati" come oggi. Presumo che la questione Marsden a quei tempi non era ancora nata


    Sono sempre più convinto che una serie spin-off sui Maestri sarebbe fantastica
     
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72 replies since 2/3/2011, 16:57   2351 views
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