Le Storie

nuova serie Bonelli

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  1. erus1988
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    Eccoci a commentare la neonata collana "Le Storie".

    L'esordio è affidato alla coppia Barbato - Casertano, certamente non due novellini, ma due autori di provata esperienza che godono della fiducia del pubblico e della casa editrice.

    Partiamo parlando della confezione: la copertina in cartoncino regala un piacevole "effetto quadro", a cui, certamente, contribuiscono la splendida illustrazione di Aldo Di Gennaro e la buona colorazione (non accreditata, quindi, forse, dello stesso Di Gennaro). Unica nota negativa di questa copertina sono forse le macchie di sangue, poche e poco credibili; un particolare che non inficia, però, il giudizio positivo sull'opera dell'autore, che sarà uno degli elementi di raccordo tra un albo e l'altro di questa collana.

    Passiamo, ora, alla storia: Paola Barbato, accompagnata dai bei pennelli di Gampiero Casertano (in formissima!) regala un affresco raggelante dei giorni della Rivoluzione e lo fa con una maestria non comune. Testo e immagini sono ben bilanciati, con una leggera prevalenza, forse, delle immagini sulle parole. Adotta inoltre una soluzione non sempre praticata in casa Bonelli, ma che, forse, farebbe bene anche a collane più classiche spesso tacciate di verbosità: usa le didascalie per esplicitare i pensieri del protagonista Henri Sanson, accompagnandole con immagini, ottenendo un alleggerimento della lettura e una maggiore scorrevolezza dell'opera. Opera che, appunto, narra le vicende del già citato Boia di Parigi, un uomo che vede cambiare profondamente il suo ruolo nel corso del tempo: da esecutore delle ingiuste condanne a poveri popolani a eroe del popolo stesso, colui che accompagna alla morte i nobili crapuloni che, fino allo scoppio della rivoluzione, non hanno fatto altro che arricchirsi e mangiare a spese dei poveri. Ma Sanson è anche un uomo con dei principi, con un personalissimo, rispettoso e rispettabile culto della morte, unica certezza degli esseri umani, unica compagna fedele e affidabile, nonchè un uomo fedele a sua volta agli amici, come Danton e lo stesso re, che pur sarà costretto a decapitare. Paola Barbato ci offre, inoltre, un ritratto quanto mai negatvio di un personaggio fondamentale della rivoluzione, cioè quel Robespierre che, se pur ispirato da nobili propositi, altro non si è rivelato che non un tiranno del popolo.

    Al di là del contesto storico (curato) e della veridicità o meno di alcuni particolari, il personaggio tratteggiato dall'autrice è affascinante e positivo, un uomo con dei valori forti, un uomo che riesce a non piegare la testa e anche ad ottenere una ricercata vendetta. La Barbato introduce anche una particolare e densa storia "d'amore", non canonica, ma non per questo meno coinvolgente, tra Sanson e una donna misteriosa.

    A conti fatti "Le Storie" presenta un esordio notevole sotto tutti i punti di vista e sembra proprio essere una collana che mancava nell'asfittico panorama fumettistico, una collana capace di portare qualcosa di nuovo, seppur nel solco della tradizione bonelliana. Attendiamo, ansiosi, la seconda uscita, ad opera di Recchioni - Accardi!
     
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47 replies since 17/10/2012, 23:18   958 views
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