Orfani

dunque, l'inizio è ottimo. D'impatto, drammatico, sofferto. Anche l'idea della raccolta di bambini la gradisco, sebbene la presentazione del quadro da parte della dottoressa juric mi è sembrata un'americanata al pari della discesa sul ring di apollo creed contro ivan drago in rocky 4. Prosegue bene fino a pagina 22 dove a mio personalissimo giudizio c'è la prima crepa. I bambini sembrano essere dei dodicenni più o meno e si comportano come tali proprio fino a pagina 22 dove i processi mentali diventano quelli di un gruppo di ventenni. Fanno supposizioni mature, si rivelano ottimi osservatori, (tanto che ragionano sul fatto di essere stati divisi per gruppi di provenienza e addirittura capiscono in che direzione volava l'aereo che li ha scaricati nel nulla, ragionando sulla velocità del mezzo per determinare la distanza percorsa. Un gruppodi dodicenni non si comporta così. Nella migliore delle ipotesi si raggruppa in attesa di soccorsi e muore di stenti nell'attesa. Un gruppo di dodicenninon fa piani per affrontare una belva feroce. Un gruppo di dodicenni corre sparpagliandosi in preda al panico finché non vengono raggiunti uno per uno. Al comando parlano di nove gruppi dispersi e ventidue che sono rientrati. A mio modo di vedere sarebbe stata già grassa se fosse arrivato un singolo gruppo. La seconda grossa crepa l'ho notata nella scena dell'invasione del planetoide. Credo che i disegnatori siano stati molto influenzati da "starship troopers" (film che ho apprezzato in verità, ma sono il primo a riconoscere che è una pacchianata!)dato che praticamente il fumetto sembra la sceneggiatura dell'invasione di quel pianeta, sia come ambientazione scenografica che come tono. A mio avviso si poteva evitare. Per il seguito posso solo sperare che il corso di addestramento da cui sono usciti i nostri conti anche altri militari oltre a loro perché altrimenti al conto delle crepebisogna aggiungere i costi di un programma d'addestramento creato solo per un pugno di soldati e quanto può avere senso usare cinque uomini super preparati nel quadro d'insieme di una guerra planetaria. In conclusione penso che sia una serie visionaria ed evocativa ( nel senso buono) ma le scelte narrative relative allo sviluppo logico dell'universo narrativo le ho trovate troppo ingenue per i miei gusti. Resta comunque una serie che, lo assicuro, seguirei volentieri. Se non spendessi già tanto e non avessi così tantiproblemi di spazio: se fosse stata anche solo un po' più vicina alle mie corde e se potessi permettermela...

dove sono quanto meno ventenni, mi avevano fatto ben sperare.