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eintirol.
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Al di là di alcuni numeri di quest'anno che considero "così così" (ma li considera così anche Boselli, se ho interpretato bene le sue parole) tendenzialmente io apporterei solo leggerissime correzioni di tiro.
A me piacerebbe non leggere MAI PIU' storie con quelli che giustamente consideri "maestri usa e getta".
Vorrei maestri più connessi con il mondo odierno, che non si limitino alla sola fame di potere, caratterizzati psicologicamente. La stessa cosa mi piacerebbe anche per i tirapiedi dei maestri.
Vorrei leggere anche del passato e del presente di Harlan, Kurjack e Tesla, anche piccole cose del quotidiano.
Per me la struttura minima di ogni saga dovrebbe essere di 2 albi, per sviluppare trama, personaggi e situazioni.
A me piace la varietà delle trame, quindi per me va bene spaziare tra vampiri, multiverso, inferno, saghe "folk" ed altro ancora, preferirei che non venissero tirate così a lungo, diciamo al massimo per 48 mesi, con alcune sotto trame più brevi.
Quando a scrivere le storie non è Boselli spesso trovo i dialoghi poco naturali e i personaggi, sia il nostro trio che i personaggi di contorno, stereotipati, con trovate, o scorciatoie, narrative che mi deludono. Questo lo noto soprattutto in Cajelli, che in passato ha scritto belle storie per Dampyr ma che ultimamente mi pare chiaro abbia altri progetti che assorbono la sua creatività. Per questo vorrei una supervisione più stringente non solo sulle trame, ma anche sulla qualità spiccia di dialoghi e caratterizzazioni.
Non mi piacerebbe se Maxi e Speciale narrassero di Dampyr alternativi, passati o futuri.
Più che farlo morire, Kujack, lo ringiovanirei (ma è una cosa che si può fare tra 4-5 anni) a livello fisico come successo per Ann Jurging. Credo che un personaggio "umano" sia necessario.
Non mi dispiacerebbe se la sua relazione con Tesla arrivasse alla fine..
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