Il Sentiero del Male

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. CarDestroyer
        Like  
     
    .

    User deleted


    Non ho molto tempo per fare precisazioni puntuali, e comunque a un certo punto non vorrei sembrare il classico "so tutto io anche senza averci la laurea" :D
    Come eintirol anche io non amo il fantasy, anzi, ne ho abbandonati un paio ben prima della metà ed evito pure i film, perciò può pure darsi che la tua scrittura vada nella direzione giusta in tal senso.
    CITAZIONE (Ryakar @ 23/11/2014, 18:06) 
    Fu la pioggia a svegliarlo, con il suo tamburellare senza tregua
    sull'armatura. Rance aprì gli occhi, ritrovandosi disteso nella melma ad
    osservare le tristi nuvole portatrici di lacrime.
    Non capiva come fosse giunto in quel luogo, ricordava di trovarsi
    insieme a suo fratello, nel cortile del castello durante una sessione di
    allenamento.
    Quando cercò di alzarsi in piedi, una fitta al petto lo inchiodò a terra. Un
    fuoco ardeva dentro di lui, un dolore di cui non conosceva l'origine.

    L'incipit non parte male: c'è la messa in situazione (niente memoria, luogo sconosciuto e in situazione di disagio), una primo abbozzo di presentazione del personaggio e della sua epoca (si sa che ha un'armatura e perciò il lettore lo etichetta subito come guerriero mediavale o giù di lì). Quel "nuvole portatrici di lacrime" invece è prematuro: se vuoi usare la terza persona immersa, Rance non ha ancora idea del suo destino quindi sarà di animo infastidito, non triste; se usi la terza persona onniscente può andare bene, ma dovrai trattare tutti i personaggi con molta cura, scrivendo non solo ciò che fanno, ma anche ciò che pensano senza fregare il lettore tacendo quando ti fa comodo (es. uno stallo alla messicana: il lettore deve sapere le intenzioni di entrambi).
    CITAZIONE (eintirol @ 26/11/2014, 09:32) 
    Il racconto è minuzioso su ogni cosa che avviene, rallentando la scorrevolezza del racconto, alcune frasi virano verso la poesia, con metafore fuori luogo se non ridicole. Tutto è descritto con un uso generoso di aggettivi,si utilizzano parole che, immagino, tu reputi evocative.
    Se io scrivo "l'eroe fece un passo", tu scriveresti "l'eroe, con inusitata fatica, sollevò il piede avvolto dal polveroso stivale donatogli dal possente Baldur, posando alcuni centimetri dopo, nella gelida terra".

    Quoto: è il tipico errore di chi si mette a scrivere narrativa. La paura di scrivere poco, di non essere chiari, di dimenticare qualcosa, di non poter più far niente una volta consegnato il compito. Altra cosa tipica, è la pomposità e l'oniricità del registro: dipende dal fatto che si vorrebbe scrivere subito IL Capolavoro dei capolavori. Per il comparto onirico ci sono come esempi il buon vecchio H. P. L. per l'old style leggibile, altrimenti si va di Philip K. Dick. Normalmente, quasi tutti gli autori moderni relegano tutto ciò a brevi brani giustamente posizionati.

    Argomento aggettivi e descrizioni banali: c'è solo un modo per migliorare ed è scrivere leggere scrivere leggere scrivere leggere! Aiuta anche fare un elenco di parole da NON usare mai.

    Dici di scrivere per te stesso, e anche questo è tipico di chi inizia a scrivere: abbandona subito quest'idea o finirai a scrivere poesie. Così aumenta il carico di lavoro, ma come con le auto, se non esci dal parcheggio e ti immetti nel traffico, a casa ci arriverai solo col pensiero.

    Valuta l'idea di scrivere brani anziché interi racconti per farti le ossa al livello tecnico.

    Tranquillo: stai percorrendo gli stessi passi di chi si avvicina alla scrittura creativa ;)
     
    .
19 replies since 23/11/2014, 18:06   176 views
  Share  
.