ALBO 178 I VAGABONDI DELL'INFINITO

Gennaio 2015

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    storia di ottimo livello
    come per "le Storie" anche Dampyr meriterebbe più lettori magari dovrebbe emigrare in Francia
    inizialmente il multiverso, uno sbocco surrealista-fantastico della saga, non mi convinceva
    invece Boselli ha avuto ragione dopo i primi 100 numeri con straordinarie storie sui maestri
    la difficoltà di uscire dalla ripetitività è palese, questo contesto apre nuove porte, in tutti i sensi!!!
    le trame sono complesse ma se si ha la pazienza di andarsi a vedere un pò gli albi vecchi coinvolti
    la visione d'assieme è efficace.

    La gestione di lady Nahema mi ricorda quella di Nat McMurdo in Zagor, Boselli è un redentore
    mi è piaciuto anche il cinico Harlan quando alla domanda di Kurjak sui passeggeri del treno con Nahema afferma "sono tutti maggiorenni e vaccinati" ahah


    Bocci è un supremo maestro, ha un tratto personale ma al servizio completo del fumetto
    gli sfondi sono curatissimi, un esempio per i giovani

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  2. Tremalnaik1
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    Finalmente un bell'albo! Il duo Boselli-Bocci ha fatto davvero un ottimo lavoro, Sho-huan promette bene.
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    Grande Boselli e Bocci! Mi è piaciuto molto questo albo anche se..
    ..ci farete diventare vecchi prima di accontentare un pò la nostra curiosità su Dolly, Sho Huan e Black Annis, ecc. ecc..! :)
     
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    Con l'aumento del prezzo di copertina, a malincuore ho tagliato Dampyr dalla lista dei miei acquisti mensili
    ormai mi ero reso conto che la serie non mi appassionava più e la seguivo solo per inerzia

    ma quando ho saputo della pubblicazione di questa doppia storia, della premiata ditta Boselli/Bocci, la quale partendo da una sottotrama storica della serie (la scomparsa della scrittrice Dolly McLaine), affondava le sue radici nella vasta continuity della stessa, non potevo esimermi dall'acquisto.

    Da un punto di vista nerd, da appassionato viscerale del fumetto seriale in genere, dico che questa storia nelle caratteristiche del suo genere è un capolavoro! :bravo:
     
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  5. borden53
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    http://dimeweb.blogspot.it/2015/02/a-propo...-scomparse.html
     
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    Un piccolo capolavoro questa storia.
    Sarò fesso io, ma sono stato davvero l'unico a non riconoscere subito Lady Nahema?
    Sho-Huan mi piace come nemico, ma perchè tutti pensano che stia al servizio di qualcuno? Lui ha detto che con Nergal non ha nulla a che fare, ma potrebbe agire anche di testa propria senza coinvolgere Marsen o altri.
    Mi è piaciuto tutto il periodo dei salti nel multiverso ricordandomi la quinta stagione di Lost.

    Il mistero di Dolly MacLaine l'ho iniziato che era uno studente universitario e ancora oggi, a 36 anni, me lo devono ancora svelare. Ci vuole parecchia pazienza per seguire le sottotrame a distanza di quasi 20 anni :D

    Ora però mi aspetto una accelerata delle sottotrame aperte!
     
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    [QUOTE=^Ned^,9/12/2021, 13:28 ?t=69937863&st=30#entry654417924]
    Un piccolo capolavoro questa storia.
    Sarò fesso io, ma sono stato davvero l'unico a non riconoscere subito Lady Nahema?
    Sho-Huan mi piace come nemico, ma perchè tutti pensano che stia al servizio di qualcuno? Lui ha detto che con Nergal non ha nulla a che fare, ma potrebbe agire anche di testa propria senza coinvolgere Marsen o altri.
    Mi è piaciuto tutto il periodo dei salti nel multiverso ricordandomi la quinta stagione di Lost.

    Il mistero di Dolly MacLaine l'ho iniziato che era uno studente universitario e ancora oggi, a 36 anni, me lo devono ancora svelare. Ci vuole parecchia pazienza per seguire le sottotrame a distanza di quasi 20 anni :D

    Ora però mi aspetto una accelerata delle sottotrame aperte!
    [/QUOTE


    Ehm... sei tu che sei dieci anni in ritardo. Il mistero è stato svelato da ANNI.
     
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    Si si, sono io che sono in ritardo di 6 anni circa. Quando ero studente leggevo tonnellate di fumetti al mese, ora non riesco a seguire la mensilità di UNA serie e accumulo sfruttando i rari momenti di poco lavoro tipo Lockdown o le ferie di questo periodo.

    Però comunque è anche la serie a lasciare in sospeso tutto per molti anni. E non è che sia un male visto che preferisco leggermi lentamente la serie solo nei momenti in cui la testa è veramente libera per godermi ogni dettaglio. Rari momenti appunto
     
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    Una buona doppia a chiusura di un anno, il 2014, che era cominciato bene ma poi si è rivelato tra i più deboli della serie (a maggior ragione se confrontato con le due annate che lo precedono).

    Non sono un fan degli incipit che, a fine storia, ti rendi conto che non c'entravano nulla con quello che hai letto (al punto che quasi ci si dimentica che la trama era cominciata in tutt'altra direzione) e i quali sviluppi vengono lasciati a data da destinarsi.
    Tra l'altro era successa la stessa identica cosa nell'altra storia doppia del multiverso due volumi prima, che cominciava con riferimenti al figlio di Kurjak e poi andava a parare da tutt'altra parte.

    Detto questo, la storia "vera" degli albi è ben congegnata, Sho-Huan resta villain di alta caratura, comparso da solo un numero (anche se si capisce che trama nell'ombra da ben prima) ma già perfettamente integrato nei meccanismi della serie.
    Mi è piaciuto anche che, almeno in prima battuta, sia di nuovo stato mostrato nella sua natura teatrale, con una scena davvero riuscita che colpisce al cuore il personaggio di Kurjak.

    La casa sull'orlo del mondo poi è un'ambientazione che avevo già apprezzato e mi era spiaciuto che avesse avuto così poco spazio, per cui non posso che apprezzare che a questo giro abbia avuto un ruolo ancora più di rilievo.

    L'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è quel "giochetto" con il villaggio ebraico che si rivela essere davvero il nascondiglio del piccolo Charles (ora che ci penso, avrei preferito una dampyr invece di un altro maschietto), a quel punto mi sarei volentieri risparmiato che venisse citato pochi minuti prima, va bene le coincidenze ma c'è anche un limite (soprattutto quando sono così fini a se stesse).
    Mi è piaciuta anche la (rara) strategia usata per liberarsi del villain, tanto più visto che era un meccanismo che conoscevamo da tempo.
     
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