ALBO 209 L'INDAGATORE DELL'INCUBO

Agosto 2017

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Maestro della Notte

    Group
    Member
    Posts
    2,311
    Reputation
    +3
    Location
    Romagna

    Status
    Offline
    Commento entrambi gli albi.
    Era da una vita che non leggevo Dylan Dog, non avevo mai letto nulla della nuova fase. Questo crossover non mi spingerà a riprendere la testata.
    Alla fine la trama, pur non essendo eccezionale, si legge bene e il crossover non mi ha deluso.
    Ovviamente i due albi sono molto diversi, come
    è normale che sia in un crossover. Decisamente meglio quello di Dampyr. Non ho capito perché nell'albo di DyD i vampiri abbiano un aspetto diverso. Forse per mantenere quello che avevano avuto in passato,
    ma da lettore di Dampyr mi ha un po' disturbato.
    Mi ha stupito che in un'operazione come questa si sia scelto di toccare la continuity.
    Il nuovo maestro ha un suo perché, ma è molto meglio nel complesso nell'albo di Dampyr. Però, poveretto, ogni volta che ha affrontato non un comune umano, ha preso delle sonore legnate. Penso che sia il mastro più sfigato che si sia visto.
    Il nostro trio è stato dipinto dagli autori di DyD come una macchina da guerra!
     
    .
  2. Terza Roma
        Like  
     
    .

    User deleted


    Un cross over che mette in campo le differenze tra uno "sceneggiatore" "figo" e un ottimo sceneggiatore.

    Temo una "Crisi sulle terre Bonelliane".
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Figlio della Notte

    Group
    Member
    Posts
    656
    Reputation
    +2

    Status
    Offline
    Non avendo qui i due fumetti rimando una analisi più approfondita a dopo le vacanze, perché cose da dire ce ne sono a bizzeffe. Per ora sottolineo un'unica cosa di cui sono convinto:

    Le due storie non sono in senso stretto l'una il seguito dell'altra, e (credo) non per mancanza di coordinazione. Come ha detto Vaarth, i vampiri sono diversi tra i due numeri; inoltre, qualsiasi riferimento a John Ghost scompare in Dampyr e la vampira, morendo, in Dylan lascia unicamente un osso, mentre in Dampyr parrebbe rimanere integra almeno quanto basta perché il teschio possa essere conservato (come del resto è normale nella serie). In più, in DyD a un certo punto un vampiro viene ferito senza che dalla ferita esca fumo.
    Secondo me con questi tocchi Recchioni e (soprattutto) Boselli hanno voluto suggerire che in realtà si tratta di due storie diverse, avvenute con varie differenze nei due universi: nel Dylanverse esiste un Harlan più o meno uguale al nostro, mentre nel Dampyrverse Dylan è probabilmente un tale un po' matto che magari ha fatto qualche esperienza sovrannaturale, ma sicuramente non ha vissuto tutte le storie della serie mensile, un po' un altro Dean Barrymore, se vogliamo. Con questa soluzione gli sceneggiatori secondo me hanno risolto l'incompatibilità dei due universi (o meglio, di quello di Dampyr rispetto a Dylan) evitando di sottoporre il lettore dylaniato agli spiegoni "dimensionali" ai quali noi siamo abituati, loro no.

    ...Oppure sono io che vedo troppo dietro a piccole incongruenze fisiologiche!
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Figlio della Notte

    Group
    Member
    Posts
    368
    Reputation
    0

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Atrus @ 10/8/2017, 09:24) 
    Non avendo qui i due fumetti rimando una analisi più approfondita a dopo le vacanze, perché cose da dire ce ne sono a bizzeffe. Per ora sottolineo un'unica cosa di cui sono convinto:

    Le due storie non sono in senso stretto l'una il seguito dell'altra, e (credo) non per mancanza di coordinazione. Come ha detto Vaarth, i vampiri sono diversi tra i due numeri; inoltre, qualsiasi riferimento a John Ghost scompare in Dampyr e la vampira, morendo, in Dylan lascia unicamente un osso, mentre in Dampyr parrebbe rimanere integra almeno quanto basta perché il teschio possa essere conservato (come del resto è normale nella serie). In più, in DyD a un certo punto un vampiro viene ferito senza che dalla ferita esca fumo.
    Secondo me con questi tocchi Recchioni e (soprattutto) Boselli hanno voluto suggerire che in realtà si tratta di due storie diverse, avvenute con varie differenze nei due universi: nel Dylanverse esiste un Harlan più o meno uguale al nostro, mentre nel Dampyrverse Dylan è probabilmente un tale un po' matto che magari ha fatto qualche esperienza sovrannaturale, ma sicuramente non ha vissuto tutte le storie della serie mensile, un po' un altro Dean Barrymore, se vogliamo. Con questa soluzione gli sceneggiatori secondo me hanno risolto l'incompatibilità dei due universi (o meglio, di quello di Dampyr rispetto a Dylan) evitando di sottoporre il lettore dylaniato agli spiegoni "dimensionali" ai quali noi siamo abituati, loro no.

    ...Oppure sono io che vedo troppo dietro a piccole incongruenze fisiologiche!

    Recchioni ha confermato che se prima era solo possibile che Dylan e Harlan fossero nello stesso universo ora è invece confermato, quindi le 2 storie si svolgono nello stessi universo con gli stessi Dyland e Harlan.
    Per il resto sono tutte incongruenze fisiologiche delle varie testate Bonelli che condividono gli stessi mondi, anche Tra Martin Mystere e Dylan Dog c'è un'incongruenza per quanto riguarda Peter Pan mica da ridere, la prima che mi viene in mente.
    Poi per esempio anche su Dampyr c'è una mezza incongruenza, o meglio qualcosa che non suona, su Dylan, dove lui dice di innamorarsi di ogni ragazza che incontra, cosa vera fino a una trentina di numeri fa ma cosa che adesso non è più cosi, perché ha capito che quello che prova non è un vero amore e simili.
    Insomma non fatevi troppe seghe mentali su questo :D
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Maestro della Notte

    Group
    Member
    Posts
    2,311
    Reputation
    +3
    Location
    Romagna

    Status
    Offline
    Però l'idea di Atrus non era male!
     
    .
  6. kuang shi
        Like  
     
    .

    User deleted


    Avevo dubbi su questo crossover, ma il risultato è stato molto al di sopra delle mie aspettative...

    La prima parte l'ho trovata molto lineare, concordo con chi dice che c'è troppo distacco dalla seconda parte (com'era logico che doveva essere Johnny Ghost nemeno è apparso su Dampyr). Veniamo alla seconda parte:
    Taliesin contro Lodbrok, veramente una piacevole sorpresa..
    La trama di Marsden prosegue, davvero può essere prigioniero di Sho Huan?, Sho Huan ha dimostrato di scappare davanti ad Amber, vedremo!!Dopo che ha incenerito Lagertha, è stato molto azzeccato da parte di Borden, far dare il colpo di grazia a Dylan, la seconda parte mi ha riportato indietro il Dylan dei primi duecento numeri..
    Adesso che i fondi della Temsek sono stati smantellati, andremo verso la chiusura di questa sottotrama?
    Troppo bello il tributo a Vikings


    Testi 8
    Disegni 8
    Copertina 7
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Maestro della Notte

    Group
    Member
    Posts
    2,060
    Reputation
    +1
    Location
    così lontano così vicino

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Atrus @ 10/8/2017, 09:24) 
    Non avendo qui i due fumetti rimando una analisi più approfondita a dopo le vacanze, perché cose da dire ce ne sono a bizzeffe. Per ora sottolineo un'unica cosa di cui sono convinto:

    Le due storie non sono in senso stretto l'una il seguito dell'altra, e (credo) non per mancanza di coordinazione. Come ha detto Vaarth, i vampiri sono diversi tra i due numeri; inoltre, qualsiasi riferimento a John Ghost scompare in Dampyr e la vampira, morendo, in Dylan lascia unicamente un osso, mentre in Dampyr parrebbe rimanere integra almeno quanto basta perché il teschio possa essere conservato (come del resto è normale nella serie). In più, in DyD a un certo punto un vampiro viene ferito senza che dalla ferita esca fumo.
    Secondo me con questi tocchi Recchioni e (soprattutto) Boselli hanno voluto suggerire che in realtà si tratta di due storie diverse, avvenute con varie differenze nei due universi: nel Dylanverse esiste un Harlan più o meno uguale al nostro, mentre nel Dampyrverse Dylan è probabilmente un tale un po' matto che magari ha fatto qualche esperienza sovrannaturale, ma sicuramente non ha vissuto tutte le storie della serie mensile, un po' un altro Dean Barrymore, se vogliamo. Con questa soluzione gli sceneggiatori secondo me hanno risolto l'incompatibilità dei due universi (o meglio, di quello di Dampyr rispetto a Dylan) evitando di sottoporre il lettore dylaniato agli spiegoni "dimensionali" ai quali noi siamo abituati, loro no.

    ...Oppure sono io che vedo troppo dietro a piccole incongruenze fisiologiche!

    ... ma sai che l'ipotesi mi piace e anche parecchio!
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Iniziato

    Group
    Member
    Posts
    134
    Reputation
    +6

    Status
    Offline
    Sei un grande Atrus!
    Ciao a tutti mi sono appena iscritto.
    Come dicevo la teoria di Atrus è affascinante e funzionale. Ma potrebbe esserci anche la libera interpretazione del lettore. Ad esempio ci potrebbe stare che questo sia il Dylan " ufficiale"... ma intendo il Dylan attuale, quello di Recchioni che infatti vediamo calato in una Londra meno stilizzata. E questa è una caratteristica della gestione Recchioni.
    In più è un personaggio che da sempre ci ha abituati a varie interpretazioni.

    Come dire...ci sono molti Dylan!
    Aggiungo che a conferma della teoria di Atrus ci sono le due copertine. Perché rappresentare tanti Dylan Dog e tanti Harlan? Un fatto puramente estetico? Mah..
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Maestro della Notte

    Group
    Member
    Posts
    2,311
    Reputation
    +3
    Location
    Romagna

    Status
    Offline
    In effetti, sul fatto che i personaggi siano replicati nelle copertine mi ha fatto pensare al multiverso
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Maestro della Notte

    Group
    Member
    Posts
    3,976
    Reputation
    +10
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    Quest'albo mi è piaciuto molto di più della sua controparte dylaniata.
    Tuttavia, per quanto nell'albo successivo si inviti a 'sospendere l'incredulità', non riesco a concepire come i due universi possano coesistere. Si satebbe potuto ovviare con il multiuniverso, ma non è stato fatto. Farò finta che questa doppia non sia mai avvenuta, altrimenti la parte del mio cervello che vorrebbe coerenza all' interno degli universi bonelliani, va a farsi friggere.
    Avrei preferito anche una soluzione alla Dragonero-Zagor.
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Figlio della Notte

    Group
    Member
    Posts
    368
    Reputation
    0

    Status
    Offline
    CITAZIONE (Brando92 @ 15/9/2017, 16:11) 
    Quest'albo mi è piaciuto molto di più della sua controparte dylaniata.
    Tuttavia, per quanto nell'albo successivo si inviti a 'sospendere l'incredulità', non riesco a concepire come i due universi possano coesistere. Si satebbe potuto ovviare con il multiuniverso, ma non è stato fatto. Farò finta che questa doppia non sia mai avvenuta, altrimenti la parte del mio cervello che vorrebbe coerenza all' interno degli universi bonelliani, va a farsi friggere.
    Avrei preferito anche una soluzione alla Dragonero-Zagor.

    Ma il mondo Bonelli è pieno di errori tra una testata e l'altra che dicono di essere in un universo condiviso, sopratutto tra DD e le altre proprio per il suo esser una testata incoerente anche con se stessa da sempre, questo non è la prima ne l'ultima se non faranno mai una vera pianificazione del mondo ma soltanto di storie speciali che ogni tanto gli vengono in mente, come questa
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Maestro della Notte

    Group
    Member
    Posts
    2,311
    Reputation
    +3
    Location
    Romagna

    Status
    Offline
    Da quello che c'è scritto nella seconda di copertina dell'albo 210 mi viene da dire che non c'è nessuna spiegazione delle incongruenze fra i due universi narrativi. In soldoni c'è scritto: "abbiamo fatto un esperimento, prendetelo così com'è".
    Per quanto le due testate si muovano in un genere simile (più simile rispetto a, ad esempio, Dampyr/Nathan Never!) i due universi narrativi, ormai consolidati, hanno grosse differenze.
    Si è scelto di far incontrare i due personaggi senza porsi troppi problemi di congruenza o stravolgimenti di mondi.
    Per Dampyr alla fine di problemi non ce ne sono. Maestro più, maestro meno, cambia poco. Abbiamo visto solo alcune cose un po' insolite.
    Per Dylan Dog, invece, penso che qualche problema in più ci sia, visto che questo crossover ha toccato una delle attuali macrotrame e uno degli attuali villain principali. Però i lettori di quella testata sono più abituati alle cose insolite (così era quando lo leggevo).

    Mi chiedo solo se quest'incontro si ripeterà in futuro e se i due fumetti possano portare avanti una macrotrama insieme.
    Questo è possibile, ad esempio, in molte testate della Marvel (non sono gli Avengers una grande crossover?), ma lì è più facile, perché l'universo narrativo è lo stesso.
    Qui, dovendo ricorrere alla sospensione dell'incredulità, come ci viene spiegato, una volta ci può stare, ma se si volesse proseguire si dovrebbero cercare delle spiegazioni più solide.

    CITAZIONE (SisselMarston95 @ 15/9/2017, 16:32) 
    Ma il mondo Bonelli è pieno di errori tra una testata e l'altra che dicono di essere in un universo condiviso, sopratutto tra DD e le altre proprio per il suo esser una testata incoerente anche con se stessa da sempre, questo non è la prima ne l'ultima se non faranno mai una vera pianificazione del mondo ma soltanto di storie speciali che ogni tanto gli vengono in mente, come questa

    Sì, la Bonelli non ha mai unificato gli universi. E infatti teamup o crossover (di crossover ce ne sono altri?) sono sempre stati eventi estemporanei senza pretese che andassero oltre l'albo stesso.
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Iniziato

    Group
    Member
    Posts
    134
    Reputation
    +6

    Status
    Offline
    Io la vedo così: l'operazione è stata giustamente commerciale e probabilmente sperimentale per sondare il terreno su nuove e possibili direzioni che possano trovare riscontro su un pubblico sempre in evoluzione ( sia di gusti che di età anagrafica ).
    Detto questo, il lettore saltuario si è semplicemente goduto una bella avventura; il lettore di solo una delle due testate pure, con l'aggiunta o la speranza di essere intrigato dal personaggio "ospite" , mentre il lettore bonelliano storico, che magari conosce a memoria i titoli di entrambe le testate e che gode delle sensazioni provate leggendo anni e anni fa "gli uccisori","morgana" o "sotto il ponte di pietra" e "anima persa"..., risulta apparentemente il più scontento. Questo perché il suddetto lettore (cioè il sottoscritto :P ) non sente il bisogno di crossover o team-up; perché è affezionatissimo a un personaggio col quale ha condiviso buona parte dalla sua vita e perché si scervella a trovare spiegazioni ( che non sono cavillose!!! ) che connettano due universi oggettivamente non compatibili.... E qui viene il bello perché possiamo sbizzarrirci: secondo me, mentre la serie di Dampyr è coesa e strettamente in continuity, in Dylan Dog ci sono parecchi segnali che ci dicono che il Dylan Dog che leggiamo non sempre è lo stesso. Evito di elencarli perché non è il casoma quando leggi il personaggio scritto da Sclavi chiaramente non è quello scritto da Ruju o da Recchioni che addirittura vive in una Londra diversa. Già solo le storie di Sclavi sono interpretabili in molti modi ( il finale alternativo del numero 100?). Il Dylan de "l'ultimo uomo sulla terra" è lo stesso del numero 100? O è quello della zona del crepuscolo o quello pragmatico delle storie di Manfredi? Oppure Dylan sogna le sue storie o le vive consapevolmente che qualcuno le scrive ? ecc ecc..
    Quindi ecco che quello incontrato da Harlan e soci potrebbe essere uno dei tanti Dylan, magari non quello metafumettistico ma uno esistente nel mondo di Dampyr ( e che magari non ha mai incontrato Manila, la vampira più famosa apparsa nelle storie di Ruju.. <_< ) oppure volendo portare avanti la sottotrama potrebbe essere quello di Recchioni..
    Ed ecco accontentati anche noi, che siamo qui a passare il tempo condividendo la nostra passione. Ma questo i grandi professionisti della Bonelli lo sanno ed è per questo che li ringraziamo per i "viaggi" che ogni mese ci fanno fare.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Iniziato

    Group
    Member
    Posts
    134
    Reputation
    +6

    Status
    Offline
    Sarebbe bello sapere cosa ne pensa BORDEN...NON in modalità "editoriale da albo in edicola" ma in modalità "Forum"! :eisc:
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Figlio della Notte

    Group
    Member
    Posts
    681
    Reputation
    +1
    Location
    lavagna,genova

    Status
    Offline
    Borden stesso ha ammesso di aver realizzato malvolentieri questo crossover perche' derivato da un idea non sua.Il vero crossover con Dylan era partito da lui e doveva essere la storia poi pubblicata nello speciale "Gli orrori di Londra" ma la Bonelli rifiuto' e lui sostitui' Dylan con Simon Fane pubblicandolo tempo dopo;con Fane che sarebbe diventato poi gran protagonista della continuity....
     
    .
35 replies since 7/7/2017, 12:54   1850 views
  Share  
.