Nel corso dell'ultimo numero, mi è sembrato strano che Harlan non si sia espresso in merito al fratellastro e al piano del padre, di ricreare un mondo con vampiri potenzialmente infermabili. Mi pare che durante la serie, Harlan abbia sempre espresso il proprio disappunto in merito. In questa storia mi viene quasi da ritenere Harlan un burattino del padre in quanto accorre a salvare i suoi interessi senza pensarci due volte. Chi assicura Harlan che questi futuri maestri non saranno un pericolo per la razza umana in futuro, nonostante abbiano un loro mondo d'appartenenza?

La morte di Erlik per mano di Marsden mi è piaciuta anche se avrei preferito che succedesse l'opposto. Avrei apprezzato anche che il maestro inglese ci lasciasse definitivamente le penne, invece abbiamo assistito alla sua ennesima rocambolesca fuga, questa volta con l'aiuto di Sho. L'unico appunto che mi sento di muovere nei confronti della sceneggiatura è il seguente: Harlan non fa nessuna osservazione riguardante il piano del padre di ricreare un mondo e una progenia immune al sangue di Dampyr. Nel numero 154 Dampyr ipotizzava addirittura l'uccisione del padre per fermare questo pericoloso piano.