Dampyr il forum

Votes given by ^Ned^

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    Sghignazzando no, non sono perfido fino a questo punto, ma ridendo sotto i baffi quello sì...😂
    Va bene che Del Campo e io ormai siamo quasi una coppia di fatto, ma non è che l'ottimo (ed estremamente paziente) Andrea deve sopportarmi proprio sempre😁
    O no?...😎😉
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    TRA LE NEBBIE DEL DORSET, I MORTI TORNANO IN VITA.

    DAMPYR N° 289 "Cacciatori e Prede"
    Uscita: 03/04/2024

    Soggetto: Claudio Falco
    Sceneggiatura: Claudio Falco
    Disegni: Michele Cropera
    Copertina: Enea Riboldi

    Perché i protagonisti defunti di un vecchio caso poliziesco, colpevole e vittime, sono stati visti passeggiare per le strade di Brexton, Gran Bretagna? La polizia locale non si raccapezza e, da New Scotland Yard, arriva in aiuto il detective Simon Fane, specializzato in strani enigmi. Dato che si tratta di “revenants”, anche Harlan e Kurjak sono al suo fianco. E la chiave dell’enigma pare essere una misteriosa casa abbandonata...



    Edited by erkitu - 7/3/2024, 12:51
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    CITAZIONE (Bluezephyr @ 5/2/2024, 18:16) 
    Lo Speciale si farà, mi pare fosse stato confermato, non sarà la storia su Mary Shelley?
    In ogni caso dalle anteprime si prospetta un'ottima annata!

    Del Campo su fb ha risposto che le sue tavole sono delle speciale ambientato nella Tuscia.
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    Storia molto interessante
    nella sua prima parte. Fino a un certo punto sembra proprio una storia di vampiri, cosa che avrei personalmente gradito perché non abbiamo mai avuto un maestro spagnolo.
    Seconda metà meno piacevole, torna il demone de il Boia nero, il che tutto sommato è abbastanza logico. Scontro finale piuttosto deludente


    Apprezzabile l'accurato lavoro di ricerca storica che c' è dietro questo albo. Io, che conosco abbastanza bene la storia dei paesi baschi, non avevo mai sentito parlare di
    questa comunità discriminata e perseguitata che, dalla spiegazione presente nella storia, era composta da baschi appartenenti ad una specie di sottocasta identificata come un gruppo sociale a sé che probabilmente nel corso dei secoli si è formato per "stratificazione" di emarginati (catari, malati, gitani etc)


    Di Gregorio avrebbe potuto optare per una soluzione narrativa più facile e immediata, appoggiandosi al recente passato basco (l'Eta, la lotta contro il regime franchista etc) ma sarebbe stato in fondo uno scopiazzamento del canovaccio del Boia nero. Ha scelto invece di scavare in un passato più lontano portando alla luce un particolare della storia basca sconosciuto, presumo, ai più
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    Ciao! Questo è uno dei miei albi preferiti tra quelli che ho realizzato. La storia per atmosfere e dose di mostruosità me la sono sentita calzare subito a pennello.
    Riguardo al design della mascella: onestamente non ricordo se ci siamo rifatti espressamente, ma il design dei mieititori di Blade II ( creato da Mike Mignola tra l'altro) è così iconico che sicuramente l'ho tenuto in considerazione.
    Conta che molto materiale di documentazione veniva anche dal "prequel\sequel" de "la cosa" di cui si trovavano un sacco di immagini dei concept utilizzati nel film.
    Mentre che ci sono...buon anno!!!
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    fai conto che quest'anno sono usciti tre albi miei.
    Per ora gravito in questi lidi direi.
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    Ho riletto il n. 175 e devo iniziare il 195. In quest'ultimo nella rubrica Dal Buio c'è scritto: "..È dunque a questa favolosa terra di confine, lembo estremo d'Europa affacciato sull'Atlantico, che la coppia Di Gregorio-Stassi, operante a Barcellona, dedica, dopo il n.175, "Il boia nero", la seconda parte della sua trilogia iberica (la terza, in corso d'opera, sarà ambientata sui Pirenei Baschi)."

    Cavolo era giugno 2016, sono passati 7 anni e mezzo. Chissà da quanto la storia è stata completata e perché non è stata pubblicata prima..

    Ps: costo dell'albo dell'epoca 3,20€ 🥲
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    CITAZIONE (^Ned^ @ 4/12/2023, 11:33) 
    CITAZIONE (Claudio Falco @ 4/12/2023, 10:16) 
    E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo... :ph34r:

    Sei più spietato di un Dampyr :lol:

    Cavoli, davvero :D

    CITAZIONE (Claudio Falco @ 4/12/2023, 10:16) 
    E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo... :ph34r:

    A parte questo spero tu stia continuando a scrivere nuove storie, sei uno dei migliori sceneggiatori rimasti e c'è bisogno ;)
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    Ieri Dampyr al terzo posto dei film più visti su USA NETFLIX. Mai successo a una produzione italiana. Neanche di arrivare nella Top Ten.
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    Andreucci era il migliore tra i disegnatori di Dampyr. Peccato vogliano fare tutti il noioso ranger
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    Non volevo andare troppo OT nell'altro topic, quindi posto qua questi tre articoli di Cajelli dove porta degli esempi della sceneggiatura di questo albo:

    www.diegozilla.com/2007/04/post-a-richiesta-2/
    www.diegozilla.com/2007/04/occhi-del-lettore/
    www.diegozilla.com/2007/04/fare-paura/

    In particolare mi ha colpito l'ultimo, perché quella del fantasma di cui non si vede il volto è una scena che mi è rimasta impressa:

    3: Totale frontale, impossibile soggettiva di Dellroy.
    Donna con la faccia la muro, che inizia a girarsi verso di noi, non vediamo il suo viso e non lo vedremo mai.
    Il lettore dovrà chiedersi per tutta la vita come poteva essere questo viso, dovrà terrorizzarsi della sua assenza, non deve vederlo, deve scorgerlo appena, deve avere paura di quello che non vede.
    Fabio, so che è difficile quello che ti chiedo, ma forza! Dai! Ce la faremo!
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    A giudicare dalla mini-sinossi del 181, credo che tu possa avere ragione.


    CITAZIONE (^Ned^ @ 12/11/2023, 20:10) 
    Dei demoni provenienti dalla dimensione nera ho fatto un piccolo riepilogo. Alcuni voci sono ancora da scrivere, se mai ne avrò la possibilità. Di solito evito di mettere spoiler clamorosi nelle prime righe, per cui puoi leggerlo senza particolari problemi

    Grazie, molto utile questo sito, complimenti :b:
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    Credo che la morte istantanea di Akhar Nun sia uno dei principali rimpianti dei lettori di Dampyr.
    Personaggio affascinante, ambiguo, e con una sua certa nobiltà d'animo
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    Non mi piace assolutamente il fatto che siano praticamente già pubblicati sul sito tutti gli incontri di Lucca meno che quello di Dampyr nonostante sia avvenuto giovedì scorso. Va bene non c'è stato molto da dire e Boselli era assente ma mi sembra un trattamento poco rispettoso.

    Cambiando discorso, la serie tv un sogno che purtroppo rimarrà tale. Ho la brutta sensazione che la Bonelli abbia mollato il personaggio e forse anche Boselli. Spero vivamente di sbagliarmi.

    Per i pochi sceneggiatori, io faccio un altro mestiere, ma mi diletto da sempre a scrivere a livello dilettantistico fumetti ed ho nel cassetto dei soggetti anche di Dampyr, se interessa io ci sono e come Alessandro, seppur molto peggiore e disordinato, ho anche io un corposo dossier sul nostro amato personaggio, per dire che conosco la materia. Forse e dico forse le nuove leve sono tra noi.
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    Degna conclusione di questo lungo e ambizioso arco narrativo che occupò ben mezza annata.

    L'impostazione del viaggio nel deserto verso la mitica città sede di un Maestro mi ha fatto pensare al trittico su Vathek, ma qua c'è una concentrazione infinitamente maggiore (pure troppa) di eventi legati al main plot. Questo è tra i volumi in cui ho avvertito di più il bisogno che le storie di Dampyr abbiano un formato standard di almeno 10 pagine in più.

    Che Mardsen fosse "il re del mondo" fasullo era il segreto di pulcinella, per cui il twist alla fine funziona fino a una certa; più che altro Martin si rivela degno erede della demenza intrinseca ai lupi azzurri, quella che me li rende teneramente simpatici. Insomma, scoprire il tragicomico destino che gli è capitato dopo che Harlan lo ha salvato e vederlo preso per i fondelli da Mardsen è stato divertente, sono contento per lui che sorella morte abbia messo fine alle sue pene.

    Altre notazioni: Khan si conferma uno dei Maestri con la caratterizzazione più delineata, ma ormai i suoi incontri con Harlan sono diventati un po' ripetitivi e mi sarei volentieri risparmiato la manfrina del Maestro ucciso/ferito gravemente perché si è distratto.

    Viene rivelato cos'è che Harlan ha visto nella mente di Draka nel volume precedente ed è una bella trovata, devo dire che con la possibilità di rifondare la razza vampirica, per di più immuni al sangue di Dampyr apre scenari interessanti, sebbene sia un piano che avrebbe ancora più peso in mano a Mardsen che non al Maestro che il Dampyr l'ha generato.
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