l'ho apprezzata, anche se la natura della stessa, cioè una serie di flashback dietro l'altro, alla lunga mi ha annoiato, innanzitutto sono rimasto deluso dal fatto che si tratta di una bella grossa operazione di retcon della precedente doppia amberiana, faccio fatica ad accettare il regno degli elfi dove il tempo scorre più lentamente e tutta l'operazione, imho , per rendere taliesin figlio di severa e mhorda e compagno di artù, io l'ho trovata scricchiolante, secondo speravo che la parentesi arturiana rimanesse confinata ai numeri 43/44, invece la ritrovo pure qui in dampyr (non che i miti arturiani non mi piacciano, eh, solo che ormai li ho letti rivisitati in tutte le salse, ne avrei fatto volentieri a meno), terzo, è stato tutto un prologo per le prossime storie che francamente le vedo prive di vampiri e maestri, anche perchè pare, dal numero scorso che gli unici maestri in zona siano amber, mhorda, marsden e tale constantin i quali sono tutti sopravvissuti a taliesin, tranne forse l'unico nome nuovo della lista. Dopo i viaggi nel multiverso, arrivano i racconti di cappa e spada, direi che sul dampyr dei primi anni si sia messo una pietra ormai.