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preso per il titolo pinkfloydiano il n.5 delle Storie è stata un'ottima esperienza.
Lo inserisco nel filone della fantascienza filosofica, pervaso di tristezza e solitudine, non è certo una lettura allegra.
I continui flashback sull'infanzia del protagonista infarciscono il tutto di un ulteriore vena malinconica.
I disegni belli ed evocativi quindi funzionali al racconto, che dire complimenti vivissimi voto 8. -
mastersilver88.
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Finora della serie ho preso il n°2 e il n°4.
Del primo mi han colpito i disegni di Accardi, la sceneggiatura un po' meno, ma è una questione di gusto personale dato che non mi piacciono i continui rimandi a "qualcos'altro" (e Recchioni in questo è un buongustaio).
Del secondo mi son piaciute storia e disegni, noir al punto giusto.
Personalmente attendo il numero disegnato da Decubellis, il 5° l'ho letto a scrocco e, nonostante non sia il mio genere, l'ho trovato intenso.. -
jedimaster.
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il lato nascosto della luna è sicuramente un bell'albo, ma troppo allusivo per i miei gusti. non che i rimandi ad altri momenti non mi piacciano, ma in questo caso ho avuto l'impressione che grazie o a causa di questi continui rimandi, non si sia arrivati da nessuna parte. bello ma col senno di poi direi che 3,50 sono troppi. . -
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Fantastico Mexican Showdown. Cajelli non si smentisce mai, è tutto fuorché la cosa sopra le righe e tarantiniana che ci si può aspettare. . -
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Cavolo... questa serie non sta avendo un grande seguito in questo forum, mi pare di capire... e ciò mi sorprende!
Su Dragonero è troppo presto per esprimersi, ma Saguaro e Le Storie stanno regalando soddisfazioni a manciate e, partigianamente, tiferei che ovunque si levasse un osanna corale nei loro confronti!
Ad eccezione della deludente storia confezionata da Simeoni due mesi fa (peccato: fino ad allora aveva una media eccezionale
), la testata sta regalando una soddisfazione via l'altra!
I miei numeri preferiti? Il numero 2 "La redenzione del samurai", di Recchioni, il numero 5 "Il lato oscuro della Luna", capolavoro di Bilotta, il numero 7 "La pattuglia", di Accatino e l'ultimo uscito: il numero 9 "Mexican Standoff", di Cajelli (che nel mentre è uscito anche con Long Wei, pubblicazione Aurea).
Sul numero 1, Il boia di Parigi, vado invece controcorrente: meritevole, disegnato in modo ME-RA-VI-GLIO-SO, ma non m'ha convinto fino in fondo. La storia di RRobe è invece molto valida, mentre quelle di Bilotta e di Accatino proprio m'hanno fatto esultare. Sulla creatura di Cajelli, l'unica cosa che obietterei consiste nel fatto che il finale abbia un ritmo accelerato... sarebbero servite una decina di tavole in più per rappresentare meglio tutto quello che l'autore aveva da dire e un po' la cosa si coglie. Resta comunque un grande albo!. -
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Concordo con te che è una gran testata. Secondo me il più bel numero è stato il primo, Il Boia di Parigi, e il livello si è sempre tenuto altissimo. Le storie più fiacche, invece, secondo me sono state La redenzione del samurai e Ritorno a Berlino. . -
eintirol.
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Ho acquistato i primi 5 numeri, tra qualche anno recuperò con acquisti al mercatino dell'usato, adesso sono in spending review. . -
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E' sicuramente un segno dei tempi che in queste "Storie" l'elemento sovrannaturale sinora l'abbia fatta da padrone laddove in "Un uomo, un'avventura" era la vera Storia che faceva breccia, con pochi fronzoli e nessuna o quasi concessione a ciò che concreto non era. . -
.Cavolo... questa serie non sta avendo un grande seguito in questo forum, mi pare di capire... e ciò mi sorprende!
Su Dragonero è troppo presto per esprimersi, ma Saguaro e Le Storie stanno regalando soddisfazioni a manciate e, partigianamente, tiferei che ovunque si levasse un osanna corale nei loro confronti!
Mi autoquoto: Saguaro negli ultimi mesi è rimasto ad alti livelli. Le Storie meno, gli ultimi albi pubblicati non sono stati indimenticabili, ma la testata resta la mia preferita di casa Bonelli.
Dragonero, invece, l'ho interrotto poi col numero 4: mi dicono che il 5 sia divertente, ma la prima saga in quattro numeri l'ho trovata davvero brutta e archetipica, zeppa di luoghi comuni di genere, sceneggiata male e con personaggi banali.. -
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Serie un po' deludente, finora pochi numeri di rilievo e raramente oltre il 7.5 . -
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Letto "La corsa del Lupo: Nel nido del ragno"
Ottima seconda parte della trilogia. Qui si'incentra tutto sulla figura del Lupo, o meglio della sua parabola: assassino nazista che ha fatto i furiare un grupoo di partigiani, torturato dagli inglesi con metodi da Inquisizione (notevoli e d'impatto le vignette nelle quali si tortura) torturato da Raoul Merchant poi. Tutti vogliono una sola cosa: l'ubicazione della corona, e un vecchietto che l'ha trovata ha fatto una brutta fine... Da provetto SS, il Lupo resiste a ogni tipo di tortura, fino a quando anche Merchant deve venire a compromessi con lui. -
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Napoleone non sarà una serie nella serie, ma semplicemente una storia divisa in tre albi . -
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Napoleone in tre albi, Magico Vento in quattro... Ma siamo sicuri che sia raccolto ne "Le storie"? Sto leggendo notizie contrastanti in merito
Edited by AAHHYAAAAK - 1/5/2019, 18:01. -
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Letto "La corsa del Lupo: L'ultimo miglio"
Degna conclusione di un'ottima storia. L'inizio del terzo parte male, ancora Marchant e il Lupo a cercare un accordo, già visto nel secondo, sempre lento. Poi riparte bene. Il Lupo rientra in Italia con l'evento delle Mille Miglia, ma una foto sul giornale risveglia la vendetta dei partigiani (strano...) Quindi abbiamo Weissmann, il gruppo di partigiani e Marchant. Quando sembra avere la meglio Marchant, Louis, il maggiordomo del riccone lo avvelena e riporta la corona stregata alla Novelli che aveva promesso al padre di ritrovarla e di distruggerla.
Storia suddivisa in tre albi, ma veramente ben realizzata, anche i disegni non sono niente male. Promossa a pieni voti. -
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Parlò Manfredi su facebook: Magico Vento uscirà a luglio in quattro albi nel classico formato bonellide e non dentro la serie Le storie .
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