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eintirol.
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Concordo con gli ultimi commenti. Trovo che la parola per descrivere questo 2014 di Dampyr sia proprio "moscio".
Le storie di quest'anno, non sono brutte, ma ne posso tollerare 1-2 l'anno; in definitiva per questo momento salvo solo "Il soffio caldo dell'Harmattan" e il bellissimo "Nella città dei morti".
Per fortuna sono ancora lontano rispetto a quanto ha esternato Jason Krueger: spero in storie più coraggiose, coinvolgenti, con colpi di scena, saghe ad ampio respiro. Non sarebbe male una maggiore attenzione ai dettagli, come fa notare Atrus.
Dov'è la Roma di oggi in questo numero? A volte mi sembra che manchi un contatto con la quotidianità.
Edited by eintirol - 4/7/2014, 22:53.