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ci vogliono storie belle e meno ripetitive
ma le storie belle le fanno gli autori bravi e a parte Boselli
quelli davvero forti (Recchioni e Barbato sono tra questi)
lavorano su altre testate
altri artifizi non portano un aumento di lettori duraturo
senza la premessa di cui sopra. -
eintirol.
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Concordo con Bathileios, solo qualità e varietà pagano. . -
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Ripensandoci...
...io voglio solo rivedere draka, magari in una bella doppia scritta da boselli e disegnata da majo o andreucci. -
kuang shi.
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Più storie da più albi alla zagor, anche per un maestro da una sola comparsa, ma in due o tre albi verrebbe caratterizzato bene . -
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ma c'è un qualche fumetto Bonelli che sia mai risalito stabilmente in termine di vendite?
perchè altrimenti il destino è segnato... una lenta ma costante erosione dei lettori fino alla sospensione della testata.
ad aprile 2014 leggevo di 27-28000 copie vendute, poche.. -
eintirol.
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ma c'è un qualche fumetto Bonelli che sia mai risalito stabilmente in termine di vendite?
perchè altrimenti il destino è segnato... una lenta ma costante erosione dei lettori fino alla sospensione della testata.
ad aprile 2014 leggevo di 27-28000 copie vendute, poche.
L'aumentino in copertina dovrebbe dare autonomia ancora per qualche anno.
Boselli fece risorgere Zagor anni fa. Oggi c'è molto più intrattenimento e molta più roba in edicola e fumetteria.. -
Mr. Stark.
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Zagor ebbe un'impennata di vendite a metà anni 90, ma anche altre serie hanno avuto delle riprese con un nuovo ciclo di storie. 28.000 non sono poche visto che mediamente se ne vende ormai 30/35 mila escluso ovviamente i big come Tex e DD che vendono centinaia di migliaia di copie . -
eintirol.
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ma anche altre serie hanno avuto delle riprese con un nuovo ciclo di storie.
Quali?. -
Mr. Stark.
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nathan never qualche anno fa con il lungo ciclo durato se non erro oltre un anno della grande guerra, Marte VS Terra per citare un esempio... . -
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Leggendo i commenti di molti utenti mi sembra emergano due esigenze, che condivido pienamente:
- basta maestri che muoiono nello spazio di un albo. A me personalmente manca un maestro della caratura di Vathek, per esempio
- più storie che si dipanano per almeno due albi. Il formato da un albo solo è spesso asfittico, ci sono state trame interessanti (la caccia al maestro misterioso per esempio) che avrebbero meritato una foliazione maggiore.
Una terza, cioé quella di un nuovo copertinista, non la condivido del tutto. A me Riboldi piace, anche se è vero che i volti dei personaggi non è il suo punto forte. -
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La mia idea di cambio delle copertine si riferiva più che altro ad un cambio di filosofia, cioè non mostrare una scena della storia, ma un'immagine che ne colga l'atmosfera, tipo come hanno fatto su DyD che infatti non ha cambiato copertinista. . -
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Il nocciolo comunque rimane secondo me il rapporto con Draka.
E' questo il tema fondamentale della saga, almeno secondo me.
Mentre nei primi 100 numeri Draka è stato un personaggio fondamentale, ricorrente, decisivo, nel secondo centinaio di numeri - almeno finora - sembra essersi un po' defilato.
Mi piacerebbe sapere (per modo di dire, perché così mi rovinerei la sorpresa
) cosa ha in mente Boselli. Se risolvere questo rapporto padre-figlio in un modo o nell'altro e poi aprire la fase 2.0 di Dampyr o mantenere questo rapporto irrisolto per il prosieguo della serie, riservandone la soluzione per l'eventuale chiusura della testata.
Pensiero in libertà: a me non dispiacerebbe un Draka che scompare in qualche piega del multiverso e Harlan che parte per cercarlo. -
Varkendal.
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Secondo me la cosa migliore sarebbe più draka e meno inferno. Il vero punto cruciale da 50 albi fa è il ruolo del multiverso, perché se da un lato da molte possibilità di narrazione dall'altro si perde quell'idea di storie pseudo reali, cioè inserite in un contesto reale nonostante il tema, che era presente all'inizio e che, a mio parere, è stato uno dei punti forti della serie. . -
Sbù!.
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concordo con i maestri usa e getta non è obbligatorio fare sempre storie sui vampiri si può anche spaziare tranquillamente in altri ambiti horror.
A mio parere non va stravolto ma si deve tornare piú su binari horror, meno fantasy e fantascienza.
Piú Boselli sicuramente a scrivere storie, sarebbe sinonimo di qualità ma deve snellire i dialoghi, spesso la quantità uccide la lettura.
Poche storie doppie e nessuna tripla, per le lunghe ci sono speciale e maxi.
I disegni una volta facevano la parte del leone, oggi molto spesso manca l'atmosfera, fondamentale per una serie horror. I vecchi o hanno lasciato o non curano piú come una volta e la qualità ne risente moltissimo. I nuovi spesso non sono all'altezza o non hanno personalità stilistica.
Va cambiato copertinista non smetteró mai di ripeterlo, la gente va invogliata all'acquisto non il contrario. Riboldi puó essere dirottato alle storie, se non vuole si saluta e amici come prima.
Speciale: deve contenere solo storie di aporoffondimento sui personaggi come per esempio il quarto.
Maxi: solo una storia lunga.
Color fest: 4 storie brevi come quello su dylan dog e solo autori ospiti. Disegni colorati in stile dipinto e libertà in modo da lasciare un marchio autoriale sul personaggio, la presenza di autori famosi o estranei al personaggi porterebbero nuovi lettori.. -
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Spero in un vero colpo d'ala di Dampyr perché in casa mia inizio a non avere posto e una storia bella ogni 12 è chiedere troppo posto. .
Dampyr 2.0Idee per il rilancio della testata |
