ALBO 175 IL BOIA NERO

Ottobre 2014

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    Figlio della Notte

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    Letto voto 6-
    Come da previsione numero che annovero tra gli albi da non rileggere;poco spazio al nuovo demone scacciato con disarmante semplicita' da Nik
     
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  2. sherlock65
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    Mah ... scusate lo sfogo ma, quanto trovo stucchevoli i commenti che basano il loro giudizio su una storia sul fatto che avanzi la continuity o la avanzi troppo poco, sul fatto che il nemico sia carismatico e meriti di ricomparire o sia uno one-shot o sia poco riuscito, sul fatto che il disegnatore abbia un tratto molto personale ...
    uffaaaaahhhh!
    Sarò un sempliciotto io, ma mi piace giudicare ogni singola storia dal fatto che racconti una buona storia, la racconti bene e sia ben disegnata (per qualità del tratto e per tratto adatto all'atmosfera del racconto).

    A me questo numero è piaciuto parecchio. Storia interessante e ben sviluppata ed inquietante quanto basta. Affascinante atmosfera di Barcellona. Un nemico abbastanza interessante ed un epilogo abbastanza a sorpresa. Personaggi secondari (Jordi e Arnau) molto ben costruiti. Ottimo Di Gregorio!
    Unico difetto IMHO, un eccesso di "Bosellismo" soprattutto nella prima parte.
    (Ove, spero il sommo borden non si offenda, per "Bosellismo" intendo il tendere talvolta a strafare con un eccesso un po' troppo enciclopedico di sfoggio di cultura e tradizioni e folklore e storia. ;) ).
    Nella prima parte, per l'appunto, sembra quasi che Di Gregorio voglia raccontare di TUTTE le leggende e tradizioni oscure di Barcellona che conosce, e mi pare metta un po' troppa carne al fuoco.
    Disegni che all'inizio non mi convincevano, ma alla fine ho apprezzato. "Sporchi", dinamici, molto adatti al racconto e all'atmosfera.

    IMHO: Storia: 7/8, Disegni: 7/8.
     
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  3. borden53
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    CITAZIONE (sherlock65 @ 5/10/2014, 12:53) 
    Mah ... scusate lo sfogo ma, quanto trovo stucchevoli i commenti che basano il loro giudizio su una storia sul fatto che avanzi la continuity o la avanzi troppo poco, sul fatto che il nemico sia carismatico e meriti di ricomparire o sia uno one-shot o sia poco riuscito, sul fatto che il disegnatore abbia un tratto molto personale ...
    uffaaaaahhhh!
    Sarò un sempliciotto io, ma mi piace giudicare ogni singola storia dal fatto che racconti una buona storia, la racconti bene e sia ben disegnata (per qualità del tratto e per tratto adatto all'atmosfera del racconto).

    A me questo numero è piaciuto parecchio. Storia interessante e ben sviluppata ed inquietante quanto basta. Affascinante atmosfera di Barcellona. Un nemico abbastanza interessante ed un epilogo abbastanza a sorpresa. Personaggi secondari (Jordi e Arnau) molto ben costruiti. Ottimo Di Gregorio!
    Unico difetto IMHO, un eccesso di "Bosellismo" soprattutto nella prima parte.
    (Ove, spero il sommo borden non si offenda, per "Bosellismo" intendo il tendere talvolta a strafare con un eccesso un po' troppo enciclopedico di sfoggio di cultura e tradizioni e folklore e storia. ;) ).
    Nella prima parte, per l'appunto, sembra quasi che Di Gregorio voglia raccontare di TUTTE le leggende e tradizioni oscure di Barcellona che conosce, e mi pare metta un po' troppa carne al fuoco.
    Disegni che all'inizio non mi convincevano, ma alla fine ho apprezzato. "Sporchi", dinamici, molto adatti al racconto e all'atmosfera.

    IMHO: Storia: 7/8, Disegni: 7/8.

    Invece mi offendo eccome! ;) ;) ;)

    Trovo infatti che all'inizio il buon Giovanni abbia peccato di didascalismo eccessivo e gliel'ho permesso a mailncuore perchè è tanto entusiasta della sua città adottiva. Poi, però, leggendo l'albo pubblicato. quell'inizio ha fatto rabbrividire anche me e avrei voluto stralciare qualche dialogo di troppo. Per questo sinceramente mi infastidisce (sempre nei limiti ;) ) che tu non colga la differenza tra l'approfondimento legato alla storia e all'atmosfera, come accade in mie storie tipo "Le Terminatrici", e ahimè il didascalismo fime a se stesso, che, lo so, avrei dovuto attenuare , come nell'inizio del Boia Nero, Questo tipo di informazioni è semmai più martinmysteriano che boselliano o dampyriano e io lo trovo sbagliato anche quano lo usa il BVZM- :rolleyes:
     
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  4. Sbù!
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    L'ambientazione è suggestiva ma leggendo sembra di avere fra le mani una guida turistica. Queste cose le trovo esagerate anche su Martin mystere, dove le reghelerei nelle ultime pagine di approfondimento.
    Prima leggo una storia e poi, se ho voglia mi leggo (a parte) tutte le spiegazioni storico culturali del caso.
    Passandoci sopra la storia non mi ha entusiasmato. Sui disegni ho già detto. Copertina pessima ma ormai è routine.
     
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  5. Varkendal
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    albo che mi ha un po' deluso, come già detto all'inizio mette troppa carne al fuoco, vengono citati fatti e leggende senza un'effettiva connessione con la storia. Ho trovato un po' debole la trama, i nostri tre eroi vanno a Barcellona solo perché c'è qualche omicidio misterioso? E gli omicidi che scopo avevano? Se erano solo una scusa per attirare il dampyr a mio parere era meglio fingere che ci fosse qualche vampiro.Il finale forse è un po' troppo semplice, e poi comincia a darmi fastidio questa ambiguità di Nik .Il complessivo comunque è godibile, anche grazie ai disegni che in alcune scene rendono davvero bene
     
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    L'albo mi è piaciuto, ma con qualche limite.
    L'approfondimento storico e la capacità di partire da leggende reali per inserirle nel folklore dampyriano è uno degli aspetti che mi piacciono di questa serie.
    Ho trovato anche molto interessante:
    - il demone che vive a Barcellona. Sono sicuro che tornerà;
    - il fatto che il demone venga ingannato da una menzogna di Nicolaus che ho l'impressione che tanto menzogna non sia;
    - il terzetto è diventato altamente letale coi maestri della notte e relativi branchi di non morti, ma con altri tipi di creature ha la vita molto più difficile.


    Gli elementi che mi sono piaciuti meno sono:
    - un po' troppa carne al fuoco. Molti personaggi, molte leggende e molte spiegazioni. Tutto questo in un solo albo fa un po' perdere il lettore;
    - come mai il demone si fa convincere così facilmente dalla "menzogna" di Nicolaus? Stiamo parlando di creature propense alla menzogna e all'inganno;
    - il demone evocava dei personaggi morti e forniva loro dei poteri con quelle candele. Ma esattamente cosa stava facendo? L'obiettivo era attirare Harlan? Se sì, il piano, seppur pittoresco, era un po' debole;
    - i disegni non mi hanno entusiasmato. Soprattutto i volti a volte mi sono parsi eccessivamente diversi. D'accordo, ogni disegnatore ha il suo stile e il suo modo di rendere i personaggi, è il bello di questa serie, che non chiede un'omologazione come avviene per altre, ma in questo caso mi è parso che in certe vignette i personaggi, soprattutto Harlan, Tesla e Kurjak, avessero proprio delle facce diverse!
     
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    Spettacolare! Una trama molto classica ma molto bella, che solleva un paio di questioni interessanti relative alle storyline aperte nella serie, mentre i disegni di Stassi sono, per quanto ancora acerbi, decisamente pregevoli, ci vedo un miscuglio di Ambu, Rossi, Genzianella e Majo.
    Perché nella copertina Tesla è un maschio ed è ignifuga?
     
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    devo dire che a me invece le pagine da "guida turistica" mi piacciono
    trovo che uno dei punti di forza di dampyr sia il fornire al lettore informazioni curiose sui luoghi visitati.
    La storia non mi ha detto molto non ho ben capito la questione delle candele mi pare un pò na strunzata.
    Mi è piaciuto molto come è stata disegnata Barcellona e i primi piani delle facce
    invece nelle azioni zero proprio non ho capito né il fuoco che spruzzano i demoni né lo schizzare del sangue boh magari è un mio limite neurologico :disp:
    comunque conosco un pò il lavoro di Stassi nel "fumetto di impegno civile" e bisogna fargli solo i complimenti
     
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  9. Sbù!
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    Anche a me piace sapere dei luoghi, critico il come di questo albo.
    Senza i tanto criticati da me spiegoni non avrei capito nemmeno io sangue e fuoco.
     
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  10. eintirol
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    Albo verso cui avevo aspettative abbastanza basse.
    Trama: un classico del genere, succede qualche atto efferato nel posto X, il contatto Y avvisa Caleb, elementi da quida turistica per caratterizzare e via verso il finale. A me non dispiacerebbe se il nemico rimanesse nell'ombra per molte e molte pagine, seguendo le indagini di Harlan e compagni, dando più spazio a come la gente, i media e le forze dell'ordine del luogo stanno vivendo gli eventi.
    Come spesso avviene ci sono delle belle figure di vecchi che interagiscono con Dampyr: personaggi abbastanza interessati; le nuove generazioni? La Barcellona di oggi? Non pervenuti.
    Qualcuno ha parlato di colpo di scena finale: preferirei assistere a colpi di scena un po' più entusiasmanti.
    L'albo alla fine non è male, si lascia leggere bene, ma si può e si deve fare di meglio.
    I disegni mi sono piaciuti, il tratto è un po' pesante e ne risente nelle scene d'azione, mentre mi è piaciuto quando deve dare il senso del mistero e dell'orrore, in alcuni punti della seconda metà dell'albo alcune vignette sembrano un po' tirate via.

    Belle le notizie del ritorno di Bocci e dei progetti futuri per il nostro eroe.

    Edited by eintirol - 7/10/2014, 20:40
     
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  11. jedimaster
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    storia nella media, con un bel finale.
    cordialmente dissento con chi si è lamentato dell'ambiguità di nik. cavolo, quello è il pane suo! :D forse è vero che si chiacchiera un po' troppo, ma non è mai stato quello il problema di dampyr, anzi.
     
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    Dampyr

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    stavolta devo concedere un plauso, se la precedente storia doppia mi aveva parzialmente deluso sotto alcuni aspetti, quest albo su cui nutrivo molte meno aspettative mi ha positivamente fatto ricredere, sia come trama che come disegni.

    L'eccessivo didascalismo iniziale, che ho notato e sopportato stoicamente pure io, è una pena che dura poche battute ed in un momento in cui la storia vive ancora dello slancio della presentazione iniziale del boia nero...e non mi è risultato troppo indigesto.

    Ho apprezzato i disegni crudi, sanguinosi e l'atmosfera che lo sceneggiatore è riuscito a creare attorno a dei cattivi di tutto rispetto coem caratterizzazione, sebbene estemporanei nella continuity.

    L'epilogo rimane la parte migliore, con i dialoghi di Nik perfetti per come ho imparato ad apprezzare il personaggio, ambiguo, ironico e misterioso, uno dei meglio riusciti della serie.

    Nel complesso quindi una lettura assolutamente piacevole, senza troppe pippe mentali su multiverso e artefatti dal potere ecessivamente 'epico' che dopo poche pagine finiscono per stufarmi, ma una trama ababstanza realistica ed una conclusione allusiva e variamente interpretabile, col nostro demonietto di quartiere assoluto protagonista.
     
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  13. kuang shi
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    Storia molto piacevole

    Partenza lenta e piena di dialoghi, ma la storia decolla sempre di più nascondendo un nuovo interessante avversario per Harlan, dove il nostro eroe ha saputo affrontarlo con l'intelligenza e l'inganno per respingerlo e se non sbaglio è il primo sopravvissuto da una storia di Di Gregorio.Bella l'introduzione del boia nero e molto belli i disegni di Stassi


    Testi 7
    Disegni 7,5
    Copertina 6
     
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  14. Varkendal
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    CITAZIONE (jedimaster @ 8/10/2014, 12:20) 
    storia nella media, con un bel finale.
    cordialmente dissento con chi si è lamentato dell'ambiguità di nik. cavolo, quello è il pane suo! :D forse è vero che si chiacchiera un po' troppo, ma non è mai stato quello il problema di dampyr, anzi.

    Da 170 numeri in qua però sono più i numeri in cui Nik fa squadra con Harlan che quelli in cui parteggia con i suoi simili (cioè nessuna). Continua a dire che Caleb gli sta sulle scatole ma poi lo aiuta.
     
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  15. jedimaster
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    infatti questo è praticamente il primo numero, eccettuati i primissimi albi, in cui nik fa quello che deve fare.
     
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36 replies since 29/8/2014, 09:49   1786 views
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