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Sbù!.
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Se sono diversissimi loro, baggi rossi majo genzianella cropera fortunato ambu dotti russo andreucci bacilieri bocci celoni freghieri lozzi maroto e roi cosa sono? Universi opposti che non si sono mai incontrati?. . -
borden53.
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Se sono diversissimi loro, baggi rossi majo genzianella cropera fortunato ambu dotti russo andreucci bacilieri bocci celoni freghieri lozzi maroto e roi cosa sono? Universi opposti che non si sono mai incontrati?.
Scusa, ma mi sfugge il senso del tuo intervento. Quel che ora scrivi semmai apparentemente contraddice le tue intenzioni: come sono diversi tra loro questi, pure quegli altri lo sono.
Accetta piuttosto che qualcuno possa incredibilmente avere un'opinione divergente dalla tua 
e datti pace.
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Sbù!.
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Evvabbè mi arrendo. . -
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La copertina è pessima.La storia pare essere interessante. . -
eintirol.
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In parte la penso come te.
Non metto in dubbio la professionalità e l'impegno di nessuno, ma, in un campo come il fumetto, che è sia arte che intrattenimento, vi possono essere alcuni veri e propri fuoriclasse, seguono poi dei buoni e gradevoli disegnatori e alla fine, molto raramente grazie a Dio, ci sono tiralinee che non si capisce come abbiano fatto ad entrare nel business.
Per anni Dampyr ha avuto un parco di disegnatori di un livello altissimo, non solo in ambito nazionale, ma direi anche internazionale.
Non conosco le politiche della Bonelli, ma ho sempre pensato che, dopo Tex, a livello grafico, la testata su cui venivano dirottati alcuni dei migliori disegnatori fosse proprio Dampyr.
Ovviamente ogni disegnatore ha un suo stile, ma a me sembra che alcuni dei nuovi arrivi non abbia raggiunto una maturità narrativa e completezza nell'arte sequenziale.
Anche Piccininno, seppur disegnatore di fumetti ben prima di arrivare su Dampyr, all'inizio aveva un tratto che anno dopo anno si è arricchito.
In fondo concordo con Sbù: seppur nella loro diversità trovo i tratti un po' anonimi, e raramente rimango a mirare le tavole come invece mi capita di fare per Dragonero.. -
jedimaster.
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quando si deve quotare si quota.
detto questo la copertina nun me piace. per le tavole ho sempre trovato sterile vederle in anteprima su pc. devo avere l'albo in mano.. -
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per tranquillizzare...sullo stile e l'atmosfera ci sto lavorando parecchio negli ultimi due numeri eh! 
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joedampyr1.
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Complimenti, Del Campo! . -
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soggetto interessante, ma difficile... scrivere una storia non banale sui 'demoni primigeni' è difficile.
Ho adorato HPL e respirarne l'atmosfere aliene e orrorifiche di nuovo in un albo di dampyr mi farebbe notevolmente piacere... vedremo.. -
Sbù!.
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i primi due terzi di storia sono noiosi e pesanti da leggere ed infatti ho abbandonato la lettura poco dopo la metà. La parte finale si riprende ma non si raggiunge la sufficienza. Da segnalare i soliti inutili e irritanti dialoghi di spiegazione dei disegni. sui disegni mantengo il mio giudizio negativo espresso con le anteprime. . -
Akhar Nun.
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Venanzetti a mio parere fa un esordio sufficiente, la trama non è emozionantissima, ma si difende bene.
I disegniSPOILER (clicca per visualizzare)sono complessivamente banali nel tratto, ma prendono vita nelle scene horror sopratutto l'ultima. -
eintirol.
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Ho iniziato la lettura. Al momento non mi fa impazzire, e la lettura prosegue scoraggiata. Dialoghi pesantini, disegni senza infamia e senza lode, ma per il mio gusto non sufficienti. . -
eintirol.
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Personalmente l'ho trovato un albo particolarmente noioso, per me uno dei peggiori di tutta la produzione Dampyriana.
In fondo l'albo è una gran chiacchierata, con qualche passaggio di dubbia logica, personaggi spenti, spiegazioni stiracchiate, elementi di continuty che più che altro mi hanno lasciato perplesso, dialoghi scialbi e banalità sparpagliata con grandissima generosità.
Ho letto, sul sito Bonelli, l'intervista a Venanzetti, e, da quello che leggo, il peso del controllo di Borden in questa storia è ben presente.
Mi auguro che Venanzetti, che a quanto pare sta preparando un altra avventura dei nostri eroi, sappia pulire il suo stile, alleggerirlo, che sappia battere strade nuove, senza aver paura di scontentare papà "Boselli".
Molti grandi autori non hanno la capacità di insegnare, perchè tendono a piegare alla propria visione artistica gli allievi.
Concordo con Sbù! Nell'ultima parte c'è un gradevole miglioramento nel disegno, che s'incupisce e presenta più varietà nello spessore del tratto, peccato che Andrea del Campo abbia questa idea: "Quanto alla personalità del tratto, non credo di avere uno stile derivativo da quello di qualcun'altro. Preferisco un tratto autenticamente più anonimo, che scimmiottare qualche altro autore". Invece credo proprio che dovrebbe partire da qualche autore che gli piace, per studiarne soprattutto le inquadrature, che trovo il suo punto debole.
L'ispirazione non è scimmiottare, ed è ampiamente e chiaramente usata da molti suo colleghi, anche famosi.
Copertina pessima per disegno, appeal, colori.. -
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spoilerate un po', per favore 
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intervengo solo per dire che l'ispirazione c'è. Quest'albo è pieno di Andreucci e Genzianella (e molte altre suggestioni). C'è ma non si vede perchè filtrata attraverso il mio stile, che anche se lo trovate anonimo, è mio. E i toni si incupiscono alla fine dell'albo , perchè è giusto che si incupiscano lì e non altrove. E se mettete in fila i miei albi dalla papessa, alla bestia del gevaudan, potete vedere come la ricerca stilistica è continua.
Se poi non vi piace, me ne farò una ragione
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ALBO 176 OLTRE LA SOGLIAnovembre 2014 |
