ALBO 253 - I FIGLI DI PONTEMORTO

Aprile 2021

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    Maestro della Notte

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    Mi pare di ricordare che le zone d'ombra funzionino così.
    Catalizzano il male puro che spesso riesce a prendere forma vera e propria.
     
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    Adepto

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    Albo passabile con 2 grossi MAH
    Trasferta in solitario di Harlan, di ritorno in Italia, che si diverte anche con Bianca Bandinetti. La vicenda che fornisce lo spunto alla Storia è sicuramente toccante e molto particolare. certo si prova a mischiare un pò le carte con tutti i vari personaggi comprimari che ci vengono presentati e tutto sommato l'autore riesce abbastanza bene a coprire fino alla fine chi sono i veri responsabili umani degli omicidi, spargendo il sospetto un pò ovunque, partendo dalle stesse parole di Harlan che giustamente dice che in una zona d'ombra non ti puoi fidare di nessuno, soprattutto dei più insospettabili. Ne viene fuori un albo comunque, come detto già da altri, più sui canoni di Dylan Dog che Dampyr.
    Il primo dei MAH:
    Harlan ha ormai esperienza ventennale delle più disparate vicissitudini e si fa fregare come un pollo dalla proprietaria del B&B.....MAH
    Secondo MAH: siamo sicuri che il protagonista sia proprio Harlan? in questo senso, sarà magari solo un mio problema, ma il volto di Harlan in questo albo l'ho trovato quanto di più lontanto dal prototipo replicato/interpretato e rivisto in quasi 300 albi (tutto compreso), mi è quasi sembrato come se si vedesse per sbaglio il volto dello StuntMan invece dell'attore nel corso di un film.
    Ecco se devo trovare il punto debole più evidente di questo albo esso riguarda Harlan nell'aspetto e nell'azione , considerando che pure nel parapiglia finale se non fosse per i fantasmi bambini che gli sfondano la finestra poteva anche lasciarci le penne.....
     
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    La storia non mi è piaciuta per niente. I disegni sono discreti.
     
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    Maestro della Notte

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    Non mi è piaciuta particolarmente. Interessante la storia del Santa Farailde, ma alla fine la storia è poca cosa. Lineare, prevedibile e un pelino noiosa.
    Ma Bianca Bandinetti è comparsa solo per pomiciare con Harlan. Non so, mi aspettavo un minimo di caratterizzazione.

    Molto bravo Raffaelli.
     
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    Iniziato

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    Buona storia dall'argomento forte, molto horror classico, sulla falsariga di altri albi tipo "Occhi di gelo" e, forse (perché l'ho completamente rimosso), "L'ospedale stregato".

    Una vicenda che si potrebbe riassumere con "la via per l'inferno è lastricata di buone intenzioni", che funziona nel rendere la solitudine di una donna bambina corrosa dal senso di colpa che non ha mai saputo andare avanti, prigioniera dell'infanzia come i fantasmi a cui fa visita.
    Azzeccata anche suor demonia come figura materna di facciata che la cui (prima) morte ne mette a nudo la vera natura.

    Qualche riserva sui farraginosi dialoghi finali per spiegare la vicenda (come anche quelli in punto di morte della donna quando realizza la propria follia e si pente), senza contare che, parla parla, Harlan, che a quel punto aveva capito tutto, si fa prendere lo stesso come un pollo alle spalle dalla suora.

    Raffaelli mi piace come disegnatore, ha un tratto molto distintivo, anche se, per quello che ho visto qua e in Red Hook, il suo stile lo limita sostanzialmente a questo tipo di storia e trovo i suoi volti meno espressivi di altri disegnatori.
    Comunque mi piace il contrasto tra la pulizia delle scene normali e la cupa ruvidezza di quelle a tinte horror.
    Peccato che, vedo, non ha disegnato altro per la serie (sono andato a vedermi la bibliografia, convinto che uno così avesse lavorato per Dyd, ma invece no).

    Peccato anche per Perniola, che probabilmente non sarebbe stato adatto come sceneggiatore regolare ma di cui sarei stato curioso di leggere qualche altra storia e che invece vedo che ha solo quest'albo all'attivo.
     
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34 replies since 6/3/2021, 17:29   1739 views
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