ALBO 258 - DOTTOR DOLORE

Settembre 2021

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    Buona (a tratti ottima) doppia e miglior prova di Giusfredi a mani basse.

    Delle due parti ho preferito la prima, quella dove i tempi della narrazione sono più equilibrati, con l'accento sulla storia tragica di Bobby e la nascita del particolare rapporto di amicizia con Joe Dern. Buona anche la loro parabola nel presente, col sacrificio finale di Dern.

    Invece, sarò ripetitivo, ma nella seconda mi è tornata quella tipica sensazione di albo "alla Giusfredi" dove man mano che leggo trovo vari segmenti che occupano "spazio vitale" rispetto al cuore della storia (con la parte finale a risentirne di più).
    In questo caso abbiamo il prologo di 10 pagine che ripete quanto già visto in Nemesis ma con il twist finale; l'incontro di wrestling di varie pagine per presentare un personaggio che poi è abbastanza anonimo e non serve quasi a nulla; il flashback sull'indiano di Ixtlan, che di per sé era pure figo ma poi vedo il ruolo microscopico che ha il personaggio nell'economia della storia prima di morire e mi chiedo se quel flashback non stia lì solo per fare un po' di fanservice su Ixtlan (mentre era molto più organica l'inclusione di Busgy nel primo volume, essendo legata al personaggio di Dern).
    A proposito del fb, la scena in cui i vampiri sbucano dalla terra per sbranare gli indiani è proprio figa, se i vampiri di Dampyr mi hanno sempre dato delle vibrazioni simili a quelle dei Vampires di Carpenter, in quella scena le vibrazioni sono aumentate del 200%. Peccato che poi anche quei pistoleri facciano poco o niente.
    Ho poi trovato anche piuttosto inutile il giochetto di Dern che sembrava non fosse stato trasformato da Ixtlan salvo poi scoprire che si trattava solo di un cambio di nome, vero che nella serie di misteri basati sul nulla ce ne sono stati diversi, ma questo raggiunge nuove vette di trollaggio fine a se stesso.

    Devo dire, poi, che stavolta mi aspettavo davvero che uno tra Bobby o Fajella ci lasciasse le penne, soprattutto quando Jim è stato posseduto da Mardsen l'ago della bilancia è oscillato prepotentemente nella sua direzione. Invece nada. Se invece ci fosse rimasto secco Bobby, chissà come avrebbe reagito Ann.

    Ed è stato strano che proprio in questa storia Kurjak e Tes siano rimasti fuori dai giochi, specie visto il rapporto specifico tra il soldatino e Dottor Dolore. Certo la storia è già affollata così com'è quindi forse è meglio così.

    Detto questo, la scena del ritorno di Mardsen è sicuramente efficace, persino per uno come me a cui come main villain non ha mai detto granché. Non vorrei sbagliare ma credo anche che sia la prima volta che mostra una forma dragonesca, mi sembra che neanche contro Erlik l'avesse tirata fuori.
    Sono curioso di vedere dove vogliono andare a parare stavolta con questo ritorno del Maestro, visto che la volta precedente è andata che, dopo essere stato sconfitto e forzato fuori dalla storia per decine di volumi, era tornato solo per farsi sconfiggere di nuovo ed essere nuovamente spinto fuori dalla storia per altre decine di volumi ancora.

    Che altro? Giusfredi si conferma anche come uno degli sceneggiatori più macabri della serie, vorrei proprio leggere quanto sono dettagliate in sceneggiatura le sue descrizioni dei vari corpi martoriati perché, quale che sia il disegnatore, c'è sempre una precisione inquietante nel modo in cui vengono rappresentati. In questa doppia risalta la scena con le donne sgozzate per la piscina di Mardsen, o il corpo smembrato di Bernal, ma anche il modo in cui vengono uccisi i non-morti tende a essere più vario ed "accurato" rispetto ad altri sceneggiatori.

    Ottimo del Campo che qua per me raggiunge il culmine del suo percorso di crescita, magari non come stile, ma come effetto finale e qualità mi è sembrato una perfetta via di mezzo tra Bocci e il Genzianella più action.

    Comunque, ora che vedo che mi manca solo una storia di Giusfredi posso dire due cose.
    La prima è che trovo curioso quanto sia poco prolifico rispetto a un Cajelli o a un Falco, più che altro perché in breve tempo si è guadagnato un posto di assoluto rilievo nella serie (a quanti sceneggiatori Boselli avrebbe affidato il ritorno in grande stile di Mardsen?). Forse è perché scrive di più su altre testate, non so.

    La seconda è che, almeno finora, mi verrebbe da definirlo un "legacy writer", termine che quasi sicuramente non esiste ma con cui identifico quei giovani sceneggiatori che sono cresciuti con una determinata serie e che, quando arrivano a lavorarci, tendono a scrivere soprattutto storie fortemente basate sul materiale pre-esistente, spesso vecchio (ma non solo).
    Nel suo caso per adesso ha esordito con un Maestro che è Musuraka 2.0 (riesumando anche il branco di Musuraka stesso), ha raccontato dell'ultimo figlio di Elrik, ha ripreso la storia originale di Ann tirando fuori a sorpresa un figlio di Helena Morkov, e ora ha fatto tornare Mardsen approfittandone per far rivedere Ixtlan e Bugsy e retconnando la morte di Nemech. Chissà se ha in programma qualcosa anche su Thorke...

    Ps: non mi ero accorto che Bobby fosse Benicio del Toro, me ne sono reso conto solo grazie alla copertina di Riboldi (:
     
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15 replies since 6/8/2021, 17:18   761 views
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