ALBO 200 LA LEGIONE DI HARLAN DRAKA

Era il 6 aprile del 2000, avevo 14 anni stavo per essere bocciato nel mio primo anno alle superiori perchè pensavo più a bigiare e divertirmi in centro anzichè entrare a scuola. Da 2 mesi almeno aspettavo l'uscita di questo fuetto che sin dalle prime pagine pubblicitarie mi aveva incuriosito, ero sicuro che sarebbe stato amore a prima vista, e che sarebbe diventata la prima serie che avrei raccolto con costanza. Tornai da scuola e mio padre che purtroppo non c'è più rientrò da lavoro con l'albo in mano, (certo lo assillai nel ricordarglielo di prenderlo per giorni), lo lessi subito credo il pomeriggio stesso e ne fui folgorato, Dampyr era tutto quello che cercavo in una serie a fumetti, si l'attesa non era andata delusa anzi fu oltre le mie aspettative migliori. Passavano i mesi e gli albi erano sempre più avvincenti, incredibili, una continuity straordinaria che andava a formarsi, comprimari caratterizzati alla grande così come nemici epici (VateK! per fare un nome), disegni stupefacenti. Il mondo di Dampyr che altro non è che il nostro era qualcosa di maestoso raccontato così epicamente nelle storie di Boselli e Colombo, che tra l'altro mantenevano le tante promesse dell'attesa. I vari generi narrativi toccati dalla serie dall'horror, al thriller, al folklore, allo storico etc, il giro del mondo a scovare i Mastri della notte... Dampyr mi ha emozionato, appassionato, sconvolto, sorpreso, eccitato, insegnato (perchè ho anche imparato tanto con questa serie) commosso e deluso forse 2 o 3 volte, 200 numeri, 12 speciali, 8 maxi e 16 anni dopo sono ancora qua non ho perso un numero che sia uno, fino alla fine di questo percorso che spero sia ancora lunghissimo. Era il 6 aprile di 16 anni fa, le torri gemelle non erano ancora cadute, la grande crisi economica era lontana, la super-tecnologia di massa di oggi era utopia futuristica pura, i ragazzini giocavano ancora a calcio per le strade, gli adolescenti (io ero uno di quelli) si innamoravano e facevano amicizia senza il filtro opaco e freddo dei social network, il Grande Fratello e tutti i reality suoi figli sarebbe comparso qualche mese più tardi... Dampyr è nato in questa cornice socio-culturale, era una vita fa e che una serie a fumetti abbia attraversato quasi 2 decenni, lasciando quasi immutata sua eccelsa qualità è quasi un miracolo editoriale. Grazie a Boselli, grazie alla Bonelli per avermi regalato in tutti questi anni un "compagno" d'avventura così eccezionale, essere cresciuti leggendo Dampyr è un privilegio per me. Auguri e lunga vita a Dampyr.

Era il 6 aprile del 2000, avevo 14 anni... Grazie a Boselli, grazie alla Bonelli per avermi regalato in tutti questi anni un "compagno" d'avventura così eccezionale, essere cresciuti leggendo Dampyr è un privilegio per me. Auguri e lunga vita a Dampyr.