Dampyr il forum

Posts written by Gallowmere

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    Alla wishlist aggiungo Ivan Calcaterra, non so come se la caverebbe con l'aspetto horror, vero e proprio però almeno su un albo più action/adventure oppure su una delle storie di Taliesin ce lo vedrei bene.
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    Comunque una cosa che NON mi piace della serie è che ha dato vita a schiera di testate satellite in cui possono accadere fatti importanti per la testata regolare.

    A me già non piace che in Dampyr certi Speciali siano importanti per la continuity, ma almeno si tratta di casi mooolto isolati e l'importanza è comunque limitata ("La scuola nera", che ancora non ho letto, è uno dei pochi che abbia davvero un minimo di peso sulla serie regolare).

    Nel Neverse invece non solo ci sono una marea di testate collaterali, ma capita più volte che personaggi importanti per la serie principale vengano introdotti o eliminati in queste testate, oppure che eventi fondamentali si svolgano lì.

    Per cui si può beccare un volume a caso di Agenzia Alfa in cui un certo personaggio introdotto nella serie regolare come avversario diventa parte integrante del team e il lettore che non ha letto quell'altro volume collaterale si ritrova il personaggio nella serie regolare che fa parte dell'Agenzia senza un perché.

    Ancora peggio quando personaggi fondamentali e regolari della serie vengono "eliminati" (non uccisi, più che altro spostati verso nuovi lidi narrativi) in queste testate, per cui uno che segue solo la regolare si vede di colpo sparire nel nulla personaggi che fino al mese prima erano sempre presenti e da lì in poi nessuno ne parla quasi più.

    Capisco le strategia di marketing, ma non lo trovo un sistema molto rispettoso del lettore della serie madre, che non è quasi più messo nella posizione di scegliere se comprare o meno certi volumi delle altre testate perché la loro importanza narrativa è pari a quella della serie regolare (ovviamente parlo per chi a suo tempo seguiva e comprava il cartaceo, a me che leggo in digitale non cambia troppo a parte la scocciatura di sapere quali albi collaterali leggere e quando).

    Edited by Gallowmere - 1/5/2024, 17:25
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    Io non ci sono ancora arrivato, se qualcuno non ti risponde nel frattempo, quando mi metto in pari te lo faccio sapere.
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    Prova a leggere dalla doppia 7-8, che come ho scritto, per me è una storia di svolta (anche se già il 5 è decisamente superiore ai primi 4 e al 6°).

    Dal 7 al 13 sono tuti numeri importanti, poi il 16 e poi la doppia 17-19.

    L'alternativa è recuperare le saghe, che però, lette da sole senza i vari numeri preparatori per conoscere contesto e personaggi, perdono di senso ed efficacia.
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    Sostanzialmente a te piace il NN di Vietti, lui è bravo ad articolare saghe complesse spalmate su tanti numeri, da questo punto di vista, per quello che sto leggendo, non ha nulla da invidiare a Boselli. Ed è sempre lui che si occupa di gestire Mr. Alfa.
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    CITAZIONE (^Ned^ @ 26/4/2024, 22:00) 
    Ma è un problema mio o i primi numeri sono pesanti? Io sono incagliato praticamente li

    Non so cosa tu intenda per "primi numeri" (i primi 3? i primi 5? 10?), a differenza dei due commenti precedenti ti direi però che è un "problema tuo", nel senso che dipende dai gusti. Se chiedi a un fan di NN ti dirà l'opposto, cioè che quelli erano "bei tempi".
    D'altronde sono sicuro che per tanti lettori occasionali, molti dei numeri di Dampyr che i fan considerano tra i migliori potrebbero risultare noiosi, verbosi e imbottiti di riferimenti da documentario a non finire.

    Da canto mio, per quanto concerne i primi 20 volumi, ti posso dire che i primi 4 numeri non sono dei migliori; come inizio (paragonandolo a Dampyr, ad esempio) è abbastanza sottotono, specialmente la doppia 3-4 di Vigna ispirata a "I 3 dell'operazione drago" l'ho trovata mediocre.

    Col numero 5 di Medda già inizia ad emergere il potenziale della serie (almeno di un certo tipo di storie della serie). Poi c'è un altro volume di Vigna molto modesto.
    La svolta qualitativa arriva con la doppia di Serra dei volume 7-8 (ispirata vagamente a "Fuga da New York"), seguita dall'ottimo 9 di Medda (che setta quelli che saranno i toni di tante altre storie della serie) e dal 10 di Vigna (in cui ci sono i semi di un arco narrativo importante che si dipanerà nel corso degli anni).
    Questi ultimi sono considerati tutt'ora tra i numeri migliori della serie.

    Poi c'è un'altra ottima doppia di Serra dei volumi 11-12, che getta le basi per un altro filone narrativo importante (quello della guerra contro le stazioni orbitanti).
    Poi il numero 13 è un altro capitolo fondamentale della continuity, il più importante fino a quel momento e il germe di uno degli archi narrativi fondamentali della serie (arco narrativo che per me è andato allegramente a donne di facili costumi, ma sono in una ristrettissima minoranza a pensarlo).
    Poi c'è una modesta, ma divertente doppia di Medda ispirata alle storie alla Mad Max.
    Poi il volume 16, una gradevole storia che sembra di quelle a se stanti e invece si rivela importante per la continuity.
    Il 17 l'ho saltato perché ne parlavano male.

    E poi c'è la doppia di Medda del 18-19, che molti (me incluso) considerano uno dei capolavori della serie e che chiude una sorta di primo ciclo narrativo in cui scopriamo finalmente qual è la tragedia nel passato di NN che lo tormenta.

    Ti direi che se non ti piacciono manco questi forse NN non fa per te, però vedo che Frame96 addirittura considera noiosi i primi 25 volumi ma ha continuato comunque a leggere e poi la serie ha iniziato a piacergli, quindi evidentemente la cosa varia da lettore a lettore.
    Per me, per esempio, la saga di Atlantide rappresenta il lato più, diciamo, adolescenziale della serie, con i cattivi che si riuniscono mascherati in una stanza a parlare di come conquistare il mondo, preferisco altri filoni narrativi.

    Comunque, se ricordo bene i tuoi commenti in questo forum, mi sembri uno che tiene molto alla continuity, al punto da rivalutare in positivo albi che si sono rivelati importanti a posteriori, da quel punto di vista NN è piuttosto consistente, c'è parecchia continuity, svariati filoni narrativi che s'intrecciano e si dipanano nel corso di tanti numeri e a istanza di anni, quindi magari, nel tuo caso, devi leggere finché non percepisci che sta emergendo un progetto di trama/e orizzontale/i che ti acchiappi abbastanza da continuare a seguirlo.
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    Qualche giorno fa stavo ripensando a quando leggevo Tex da bambino e ha come, le poche storie che mi siano rimaste impresse a distanza di 3 decenni siano quelle più fuori dagli schemi, con nel mezzo elementi horror o fantascientifici.

    Ebbene, mi ricordavo di una storia in particolare che mi piaceva molto in cui c'era parassita/muffa alieno piovuto sulla terra con un meteorite (che mi pare finisse in un pozzo) e cominciava a contaminare le persone trasformandole in mostri.

    Stavo pensando "ma chissà a chi cavolo era venuto in mente di fare una storia del genere in Tex?" ed ecco che oggi scopro che si trattava di Boselli :XD:

    Che comunque non se n'era uscito così dal nulla perché ricordo che c'era un'altra storia, più vecchia e sicuramente prima del suo tempo, in cui c'erano delle specie di piante/riccio/aliene semoventi che sparavano dei dardi che mummificavano le persone. Anzi, credo che Boselli stesso citasse quella storia nella sua perché fu tramite quella citazione che poi potei risalire nella collezione di mio padre al volume con i ricci killer.
    Inutile dire che pure questa era tra le mie storie preferite :lol:

    Comunque all'epoca ho letto di sicuro una marea di storie Boselli di Tex senza sapere che fossero sue, anche rivedendo le copertine non ricordo le storie ma sono sicuro di averle lette. Anzi, se mi ricordo le copertine è perché li ho ripresi in mano più volte, quindi di certo mi erano piaciute.

    C'era un'altra storia che mi ricordo ancora in cui Tex doveva affrontare un'anaconda a cui venivano dati in pasto dei sacrifici umani in un vecchio tempio Inca/Maya/Azteco, però ho controllato e quella non è di Boselli, "purtroppo" :XD:
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    Per me gli albi "normali" sono dei gioielli (quelli riusciti), molto densi, ben cesellati, con quasi sempre i giusti colpi di coda e con spesso dei risvolti personali sul protagonista (che poi è uno degli aspetti che preferisco rispetto a Dampyr).

    Per quanto riguarda le saghe, per dove sono arrivato (vol. 138) mi è piaciuta la saga Alfa, e, se i numeri di preparazione che ho letto sono indicativi, penso che mi piacerà anche quella della guerra con le stazioni orbitanti.

    Sono molto meno fan dell'osannatissimo ciclo dei tecnodroidi, della Fratellanza Ombra, Ann ecc. All'inizio (ma proprio all'inizio) mi stava anche piacendo, ma poi ha prevalso il lato supereroistico/nippominkia di Serra ed è sconfinata in territori che non apprezzo per niente, tra gente varia che trasferisce la coscienza da un corpo all'altro, villain di altre testate (Martin Mystere) usati come personaggi principali, paradossi/loop temporali che vengono usati per spiegare ogni cosa, bambine che diventano adulte in 30 secondi e altre robe che potrei accettare in un fumetto "magico" come Dampyr, meno in NN.
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    Ti ho risposto qua: https://dampyr.forumfree.it/?t=392140&st=630#lastpost
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    CITAZIONE (^Ned^ @ 24/4/2024, 19:37) 
    Te l'ho chiesto perché ci ho provato anche io a iniziare e ho fatto una fatica tremenda, tanto da abbandonare quasi subito.

    Nel senso che non ti piace la serie o non ti piace il Bonelli Digital?

    Dove ti sei fermato?

    Edited by Gallowmere - 24/4/2024, 23:15
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    CITAZIONE (^Ned^ @ 24/4/2024, 11:26) 
    Hai iniziato fa 1 con la Digital Classic?

    Sì, ma a differenza di Dampyr che ho letto più o meno per intero e a scatola chiusa (e su carta), per NN sto facendo una cernita usando il forum "cugino" di questo come riferimento.
    Però mi sto segnando tutti i volumi che mi piacciono di più per recuperarli in cartaceo.
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    Per metà OT, ma adesso che ho letto svariate storie di Nathan Never e ho constatato che Medda è un autentico fuoriclasse (all'interno di una testata che già di per sé ha un notevole team di sceneggiatori), devo dire che per uno Speciale scritto da lui e magari disegnato da Mari ci metterei la firma col sangue.
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    Recuperato il primo Speciale di quelli che mi mancano. Che dire? Sebbene non sia risultato troppo nelle mie corde posso capire perché sia piaciuto tanto e di sicuro è una storia ambiziosa, di quelle che effettivamente meritano un volume speciale.

    Parto dal presupposto che purtroppo leggerlo ora, dopo essermi messo in pari, mi ha fatto perdere un po' d'impatto ad alcuni degli episodi; ad esempio quello con Nergal letto dopo che ormai il Maestro nella serie è cenere da tempo, o quello di Hanneke, che forse quando l'albo fu pubblicato era ancora fresca ma che ormai non si sa che fine abbia fatto, o il saluto ai Maestri che partono per l'altro mondo con Elrik ancora vivo.

    Per quanto mi riguarda l'intera vicenda va interpretata più che come una visione di un potenziale futuro come la proiezione delle paure che Harlan nutre per l'avvenire (consciamente o meno), è tutto così programmaticamente tragico e pessimistico che non posso immaginare altrimenti. E d'altronde avrebbe pure senso visto che si tratta pur sempre di un attacco magico che si nutre del contenuto della mente di Harlan.
    Che sia o meno così nelle intenzioni di Falco, la trovo una storia più interessante da questo punto di vista, per far salire a galla sotto forma di fatti immaginari i pensieri reconditi di Harlan piuttosto che immaginandomi che esista davvero un futuro in cui la Legge di Murphy la fa da padrone e ci manca solo che il protagonista sia perseguitato dalla nuvola di Fantozzi (e questo vale soprattutto per certi episodi estremi tipo quello di Ljuba morta di OD e quello di Tesla che molla Harlan per stare con Samael).

    Alla fine la forza dell'albo per me sta nel mostrare come, sotto sotto, Harlan tema davvero di restare solo al mondo, mentre il tempo e la morte e le decisioni altrui erodono tutti i suoi affetti e le sue relazioni. Da questo punto di vista è una storia che interpreta bene i meccanismi della mente, che tende (erroneamente) a immaginare il futuro aggrappandosi solo a quello che conosce. Non ci sono nuove amicizie e conoscenze nel futuro di Harlan, il suo orizzonte è limitato al presente e alla paura di perdere ciò che si ha (l'unica, vera eccezione a quest'impostazione è la scena in cui Charles affronta un Maestro nuovo di zecca).

    A questo proposito, ho trovato azzeccato ambientare le scene del futuro in una Praga indefinita, che sembra fuori dal tempo, come un sogno o una di quelle palle di vetro magiche viste nella serie principale (e utilizzate pure da Falco).
    Io non so quanti anni debba avere Harlan per arrivare alla vecchiaia, si può calcolare che Taliesin è vissuto intorno ai 300 anni, ma mi pare che non si sappia se sia morto di vecchiaia; in più, in questo stesso volume, vediamo un'Hanneke avvizzita che non può avere meno di 90 anni, mentre Harlan è ancora uguale.
    Per cui presumo che nelle scene con lui da vecchio saremmo come minimo 150 anni nel futuro.
    Ora, io non so come sarà Praga tra 100 o 200 o 300 anni, probabilmente non come viene mostrata qua, ma ai fini della storia secondo me funziona meglio così, come se non fosse cambiato nulla, come se per le strade non ci fosse anima viva e con Harlan che ancora tiene aperta la libreria.

    Tornando alle storie vere e proprie, di tutti gli episodi, quello che è arrivato più vicino a concretizzarsi è quello di Kurjak, la cui vicenda venne rielaborata dallo stesso Falco in un volume uscito a distanza ravvicinata da questo, senza poi contare tutta la parte del cancro venuta in seguito e gestita da Boselli.

    La scena con Hanneke, per quanto lei come personaggio non mi piaccia più di tanto, funziona in quanto è l'unica "femmina umana" con cui sembrava che potesse nascere una relazione più seria (Lisa non la considero), e ha senso immaginarsi che, andati Kurjak e Tesla, Harlan sia finito per tornare tra le sue braccia e rafforzare il loro legame. La scena mi ha ricordato un po' quella di Arkhar Nun, anche se Harlan non può fare la grazia alla sua amata di "invecchiare" con lei.

    Tutta la parte con Charles e Nergal è una delle più interessanti perché è da ancora prima che nascesse che, come nel caso di Harlan, c'è il timore che Charles possa fare una scelta opposta a quella di Harlan, tutta la sua vita ruoterà intorno a persone che cercheranno di spingerlo verso una parte o l'altra, quindi vederlo cadere ed essere responsabile della morte di Harlan (per poi essere ucciso di Draka) fa una certa impressione.

    Comunque, di tutti gli episodi, quello che mi è piaciuto di più è anche quello meno spettacolare, ovvero l'addio di Nik a Praga, con lui che si allontana malinconicamente nella nebbia, assumendo alla fine il suo aspetto diavolesco.
    A tal proposito, per quanto forse avrebbe cozzato con il contenuto pessimista degli altri episodi, mi sarebbe piaciuto se, prima di tornare alla realtà presente, ci fosse stato un altro segmento in cui, dopo la morte, il lettore avesse seguito Harlan nell'esperienza di essere evocato come spok da Nikolaus, chissà quando, in un futuro ulteriormente imprecisato; mi sarebbe piaciuto vedere una cosa del genere, in continuità di coscienza con il momento della morte.

    Lode a Bartolini che mi piacerebbe vedere un po' più spesso sulla testata e fa il suo solito lavoro super calibrato dove sembra che ogni singola linea sia stata ponderata fino al punto di trovare sempre una composizione bilanciata tra essenzialità ed espressività.
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    Non essendo un lettore Bonelli ad ampio spettro non potrei rispondere, però proprio l'altro ieri ho letto la doppia di NN dei numeri 7-8 (Zona proibita / Uomini ombra), disegnata da Nicola Mari, e ho pensato che mi piacerebbe vedere una sua storia su Dampyr (non come regular ma per una storia singola), ha un modo di usare le ombre che mi ricorda Rossi.

    E' anche quello le cui tavole orrorifiche mi erano rimaste più impresse nella memoria a distanza di oltre 20 anni (quando scroccavo i NN a mio padre).

    Mentre di de Angelis sto leggendo proprio ora un'altra doppia (Fanteria dello spazio / L'ultima battaglia) e per ora è il disegnatore della testate che mi piace di più assieme a Mari.
    Nel suo caso non ho pensato a Dampyr però, almeno per quel poco che ho visto, credo che potrebbe stare bene su una delle storie più orientate all'azione.
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    Visto che mi sono abituato a leggere le doppie in una volta sola, sono tentato di aspettare direttamente l'uscita della seconda parte e leggere tutto assieme.
244 replies since 25/9/2023
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