VIAGGI E VACANZE

Dove si avventurano i forumisti...

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  1. CarDestroyer
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    Quando uno può rilassarsi sul lavoro :lol ...
    Tre settimane di viaggio ininterrotto sono sempre tante.
     
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  2. Tsam
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    3 settimane in tutto (che non ho come ferie...ma forse raggiungo attaccandoci i permessi )

    cosa che se ti viene un'influenza devi trascinarti a lavoro?...naturalmente in caso..attendiamo un fiero resconoto delle tue gesta....azz..che bello viaggiare....ciao
    tsam

    ps io salterei la parte turca visto il periodo..però....
     
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    Dampyr

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    cosa che se ti viene un'influenza devi trascinarti a lavoro?

    no, beh... non esageriamo, finchè c'è il certificato medico le malattie sono pagate

    CITAZIONE
    ps io salterei la parte turca visto il periodo..però....

    le cose possono sempre migliorare da qui al 31 luglio...

    CITAZIONE
    Tre settimane di viaggio ininterrotto sono sempre tante.

    sto preparando il discorso da fare al responsabile per convincerlo che nelle prime tre settimane di agosto la mia presenza sarebbe praticamente superflua..
     
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  4. Funes
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    Complimenti, bel tragitto! L'unico neo è che non fai neanche in tempo a renderti conto di esserti fermato in un posto che già devi ripartire...
     
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  5. galoran
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    ho qualche resoconto di viaggio da inserire questo è di qualche hanno fa VietNam
    viaggio da Ho Chi Minh City (Saigon)
    ad Hanoi....

    Che cosa ho visto bè: "Ho visto navi da battaglia in fiamme a largo dei Bastioni di Orione e..." no questa è un'altra storia...
    dunque: Ho visto un paese molto bello ed un popolo cordiale...(anche se non mancano i consueti assedi ai turisti appena arrivati)

    Saigon è una classica città orientale governata dal caos stradale ma fortunatamente non sono le macchine a farla da padroni, come ad esempio a Bangkok ma sciami di motorini. Attraversare una strada era un'impresa, l'unico modo : buttarsi nel mezzo e lasciarsi schivare, anche guidare non era male dovevi solo tener conto di uno strano diritto di precedenza basato soprattutto sulla capacità di schivare.
    A Saigon devo dire di essere stato molto bene, soprattutto perché non ho mai avvertito il peso della grande città e da subito mi sono sentito a mio agio.
    Sono stato al museo della Guerra e...bè la parte principale è costituita da una ricca documentazione fotografica che dovrebbe essere mostrata a tutti per vedere cos'è realmente la guerra.
    Ci sono foto che riguardano vietnamiti ma anche americani e c'è la realtà più cruda:
    vittime del napalm fuse insieme, interi villaggi sterminati, soldati con ferite di ogni tipo in trincee colme di fango, c'era una grande foto di un soldato americano a vederla da lontano sembrava che sollevasse da terra una camicia ma avvicinandosi cominciavi a vedere una testa ed un braccio uscire dalla camicia ed un ghigno da foto ricordo sul volto del soldato. C'erano foto di aerei che irroravano sostanze chimiche sulle teste dei nemici come fossero cavallette e le immagini delle mutazioni genetiche da questi provocate nelle generazioni future...espressioni di ragazzi buttati a combattere lontano da casa in un orrore tale da oscurare l'anima e da generare altro orrore.....La sezione finale è dedicata alla pace ed a tutti i movimenti pacifisti...perché il mondo va cmq avanti...e purtroppo gli orrori si ripetono…
    Adesso il paese è in grosso sviluppo si possono vedere lavori in corso per tutto il paese, e almeno nella parte che ho visitato io cioè la parte costiera lungo l'unica ferrovia che da Saigon va ad Ha Noi, è già pronta ad accogliere il turismo in modo confortevole. Per andare nell'interno dove il tempo sembra essersi fermato si deve presentarsi preparato con tanto di vaccinazioni varie e disposti ad un tipo di viaggio diciamo "da battaglia".
    A Nha Thrang, una città sulla costa e mia seconda tappa, sono entrato in contatto più da vicino con le abitudini di un popolo alquanto diverso da noi...alle 5 di mattina sono già tutti in piedi la sera tutti a letto presto le discoteche aprivano alle 20.00 e chiudevano alle 23.30 e solo qualche locale pieno di turisti stava aperto fino a tarda mattinata...una volta percorrevo il lungo mare di ritorno da...quando in una grande piazza che rivolta sul mare vidi in lontananza una grande moltitudine di persone disposte modello parata militare...avvicinandomi poi mi resi conto che erano per lo più anziani impegnati a fare ginnastica al ritmo di una dolce melodia vietnamita proveniente da altoparlanti disposti un po' ovunque. Lo sguardo rivolto verso il mare dove il sole sorgeva tra colori mozzafiato che congiungevano il mare con il cielo. Altre persone in fila indiana lungo tutto il lungo mare erano intente a fare una tranquilla passeggiata mattutina (alle 5 di mattina) così potei beneficiare di questo trenino per tornare barcollante all'albergo.
    I Vietnamiti vanno al mare solo la mattina presto e la sera quando il sole è scomparso il resto del giorno ci sono solo turisti. Le donne giudicano sconveniente l'abbronzatura (pare sia sintomo di povertà) quelle che lavorano sulla spiaggia si presentano con il classico cappello cinese, guanti, calzini(e parlo al plurale), velo sulla faccia ecc. (Comunque le ragazze a differenza degli uomini sono molto, molto carine).
    Una cosa negativa di questo popolo è che come in tanti altri paesi del genere non hanno rispetto per la natura magari vai a vedere delle cascate spettacolo in posti immersi nella natura e li vedi bere una bibita e lanciare la lattina nell'acqua, oppure buttare ogni tipo di rifiuti dalle barche in paesaggi stupendi...ma col tempo come è successo in Thailandia si renderanno conto del valore del loro ambiente. Un ambiente ricchissimo di acqua e quindi di vegetazione e spesso mi chiedevo come pensassero gli americani di affrontare una guerra in un luogo in quel modo.
    Sono stato a Ho Yan delizioso paesino di mare sulla costa dove stavi talmente bene il giorno che la sera eri assalito dallo sconforto perché non c'era niente e dovevi andare a letto presto...qui subivamo quotidianamente il delizioso assalto dei bambini (da piccoli sono belli anche i maschi poi si sciupano col crescere) e ho potuto constatare che tutti vanno a scuola, anche se alcuni studiano solo l'inglese, ma cmq bambini di 4 anni parlano l'inglese meglio di tanti adulti e questa è forse l'unica espressione del governo socialista che ho potuto constatare. A parte i numerosi ritratti di HO Chi Minh e relative bandiere con stella parecchio è in mano a privati.
    Poi siamo stati a Hue antica capitale (ma brutta città moderna) per raggiungerla in pullman ci siamo inerpicati per una strada dall'incantevole paesaggio ma pericolosamente in bilico su un baratro e naturalmente doppio senso con incroci acrobatici di altri pullman. Su questa strada altra esperienza traumatizzante xchè abbiamo notato fermo su una piazzola un camion di animali con gabbie piccole dove c'erano stipati degli animali vivi mentre dall'alto uno li bagnava con una sistola...pensavamo fossero conigli ed invece tra lo sgomento abbiamo visto un monte di cani stipati e...lì qualcuno li mangia ... anche se abbiamo visto anche tanta gente con il cane.
    Poi siamo stati alla splendida Ha Lon Bay con i suoi monumentali pinnacoli di roccia che sorgono dal mare, ed infine Ha Noi che però non ho praticamente vissuto.

    Ho mangiato il Cobra ne ho bevuto il sangue , il cuore ed il fegato secondo una loro tradizione che vuole che il cobra continui a vivere... Mah? cmq non è granchè...ho mangiato cibi tradizionali inginocchiato (fino a che i miei precari legamenti hanno retto) a casa di un'amica dove i loro parenti, nel cerchio solo uomini una decina, ci hanno fatto bere i massimi e poi KARAOKE con obbligo di cantare, al che abbiamo dato spettacolo con tanto di cori sulla nostra amata disastrata Viola (forza, forza, forza). (Questi fanno il Karaoke anche alle otto di mattina). Indianate in mezzo al mare con orrido vino vietnamita abbarbicati ad un salvagente ed agganciati con i talloni ad uno strano battellino tondo dove dispensavano vino e ananas con la nave ad una ventina di metri (e dopo che ci avevano fatto pranzare un'ora prima). Ho naturalmente giocato a calcio ovunque (vincendo sempre eh, eh, eh) ed il bello è che cominciavamo 5 contro 5 e dopo poco ti ritrovavi 5 contro 12. Poi ho fatto altro ma adesso non ricordo ...
     
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  6. Tesla
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    CITAZIONE
    Ho mangiato il Cobra ne ho bevuto il sangue , il cuore ed il fegato secondo una loro tradizione che vuole che il cobra continui a vivere...

    :o: :sick:


    CITAZIONE
    (Questi fanno il Karaoke anche alle otto di mattina)

    :lol:
    che pazzi!
     
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  7. ReiAsaka
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    wow.. un diario di bordo davvero ben curato.. come mai hai scelto di visitare proprio il vietnam? è una meta piuttosto insolita..
     
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  8. galoran
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    be' sono stato in molti altri posti viaggiare è la mia passione ed appena posso parto per questo non ho famiglia ed abito ancora con i miei alla veneranda età di 34...il fatto è che il richiamo del viaggio è troppo forte ed i soldi preferisco spenderli per quello.

    In realltà viste le meraviglie della Thailandia pensavamo di trovare nel Vietnam una Thailandia di una decina di anni fa nel senso che adesso la thai è troppo troppo turistica ma a dire il vero rimane come luoghi molto più bella del Vietnam...

    ma ho visto molti altri



    ad esempio il Venezuela

    Ancora una volta il ventre di ferro di una macchina volante mi conduce lontano, non c'è dubbio
    Come dice Dylan questi cosi stanno in cielo solo per magia. Mi rilasso chiudo gli occhi...già stiamo atterrando
    una distesa verde si apre al di là di un finestrino opaco...affascinante...la Foresta nera,
    antica, millenaria custode di eterni segreti...la pista sembra sorgere dalle sue radici...siamo
    a Francoforte. Una manciata di minuti e sono di nuovo in cielo destinazione Caracas città dal
    non invidiabile record di omicidi...
    Taxi amigo...taxi...change, change dollari, euro...si siamo giunti a destinazione e questo
    assalto ne è la conferma cambiamo i primi soldi serviranno per raggiungere Margarita l'isola che
    ci attende, è troppo presto per avventurarsi in Caracas me lo hanno altamente sconsigliato ed ho
    intenzione di ascoltare questi consigli...
    100 euro 220.000 bolivares pare che Chavez presidente/dittatore venezuelano abbia fissato il
    prezzo del dollaro a 1.600 e dell'euro a 1.700 circa, cambiamo a 2.200 a nero mi appare subito
    chiaro che le nostre carte di credito sono un autogol dovremo trovare altre
    soluzioni...vedremo...intanto penso che forse sto presidente che dopo essere stato eletto con un
    plebiscito variegato (anche con i voti dei ricchi stranieri) nel 1998 e che dal 2000 ha dato una
    svolta autoritaria cerchi realmente un strada socialista...penalizzare così il dollaro a favore
    della moneta interna e quindi della produzione interna non sembra male...ho sentito che stringe
    l'occhio a Castro con tutto quel petrolio dubito che gli americani stiano a guardare
    bah...vedremo.
    Margarita finalmente...abbiamo l'indirizzo di un hotel...la sua hall ci appare troppo
    lussuosa...quattro stelle, piscina, iacuzzi sul tetto ristorante panoramico...ci accoglie una
    deliziosa signorina...ci facciamo chiamare il padrone...un italiano: Adriano uno dei tanti
    italiani che hanno conosciuto il venezuela una trentina di anni fa e che adesso lo vivono da
    ricconi...ci presentiamo come amici di un tale che neanche conosciamo...grandi sorrisi...8 euro
    a notte per uno per una tripla...non male davvero non male...la sera siamo suoi ospiti a cena il
    panorama è spettacolo l'edificio sorge al limite di una spiaggia dall'acqua cristallina ed il
    mar dei caraibi si stende davanti ai nostri occhi...cucina italiana con pesce venezuelano mai
    mangiato così bene il pesce...In genere in sud america non lo sanno cucinare ma questo cuoco ha
    fatto scuola da noi e questi spaghetti alle vongole sono paradisiaci...Così Margarita ci ha
    accolto con le sue spiaggie, le sue lagune, la sua voglia di essere parte del caribe senza
    raggiungerne la bellezza e finendo per assomigliare ad una Rimini tropicale dove i bordelli ed i
    bingo la fanno da padroni...soggiorno per ricchi turisti panciuti che vista la situazione
    politica stentano ad arrivare...non è il posto in cui mi piace restare più di qualche
    giorno...così giriamo le sue spiagge, alcune isole vicine e ci prepariamo alle escursioni quelle
    con la E maiuscola...Tramite il conto corrente di Adriano facciamo giungere moneta contante ce
    la cambia a 2.400 malgrado ci guadagni sopra devo dire che non ho mai trovato un italiano
    all'estero così disponibile forse gli siamo simpatici... la sera ci introduce "nell'alta società
    di Margarita" non ho i vestiti adatti ma qui non conta poi molto...e così sento per la prima
    volta descrizioni di Nassau paradiso per ricconi delle Bahamas e le mirabolanti meraviglie di
    Orlando con la sua DisneyWorld economicamente inarrivabile...sorseggio un rum e guardo il mare
    molta di questa gente mi fa schifo ma allo stesso tempo mi affascina il loro mondo...
    Daniela si occupa delle escursioni da margarita prezzi altissimi ma non abbiamo scelta ci sono
    posti e cose da vedere assolutamente: Delta orinoco/Canaima due giorni una notte combinati
    insieme 300 euro una mazzata rispetto al costo della vita, Los Roques paradiso caraibico 140
    dollari un giorno altra mazzata...decidiamo di fare il primo i caraibi attenderanno...
    Prima disavventura un nubifragio spazza via il villaggio dove avremmo dovuto dormire nella
    "SElva amazzonica" il tour è rimandato alla settimana seguente saltano tutti i piani di
    viaggio...ma non ci diamo per vinti prendiamo un aereo con partenza ad elastico e raggiungiamo
    lo estado de Sucre costa est con i suoi parchi nazionali costieri direzione Rio Caribe e la
    playa Medina di cui abbiamo sentito parlare tanto bene...L'organizzazione di Daniela continua a
    dare i suoi frutti e lo stupefacente è che ci permette di risparmiare (stupefacente perchè in
    genere gli italiani all'estero rifilano sempre dei grossi pacchi) ci vengono a prendere
    all'aeroporto una ragazza con suo marito e ci scortano a Rio caribe...Daniela è più premurosa di
    mia madre vuole che ci teniamo in contatto con lei è preoccupata ci ha più volte descritto un
    paese violento...pericoloso...soprattutto nella sua capitale...ci ha più volte messo in guardia
    da tutto e tutti anche lei sa che come quasi tutti gli italiani in venezuela diverremo parte
    della grande tribù dei nasi forati...ma il mio spagnolo migliora a vista d'occhio "entiendo
    todos e ablo muy bien...un poquito eh,eh"...non siamo sprovveduti... Lei ci parla di Chavez di
    come sia odiato dalla maggioranza, della sua pazzia pare abbia speso cifre assurde in vestiti ed
    acquistato due aerei personali che rivaleggiano col mezzo di Mr. President l'Air force
    one...insomma sto Chavez si è messo contro i ricchi del paese ma è il classico dittatore
    sudamericano Loco come tutti i politici...
    Prima sera a Rio Caribe, costo della vita vicino allo zero, conosciamo Massimiliano un ragazzo
    italiano che divide il suo lavoro tra Caracas e questo paesino, lavora per una associazione
    umanitaria italiana che porta avanti un progetto finanziato dal nostro stato in particolare
    un'azienda per la produzione del cacao che lui gestisce...parliamo molto si è fatto tre mesi in
    Albania e quattro in Kossovo adesso sono sei mesi che è in Venezuela mi parla di questo paese
    delle sue contraddizioni, della sìtuazione politica e sociale, delle sue donne con quello
    sguardo incredibile che abbiamo definito da "cerbiatte...però vogliose", mi parla del DElta
    dell'orinoco dicendomi che non è il momento favorevole per vedere gli animali in quella zona e
    che invece da Mèrida una città sulle ande sospesa a 1800 metri di altezza c'è la possibilità di
    fare una escursione a circa 120 dollari tre notti e quattro giorni scavalcando il "nevado" con
    una jeep fino a raggiungere il livello del mare facendo rafting, dormendo nei villaggi indio (in
    amaca naturalmente) con guide esperte con la possibilità quasi sicura di vedere anaconde e
    caimani da molto vicino...prendo nota... poi abbiamo continuato a ridere ed a bere, ci parla
    di Caracas raccomandandoci di farci un fine settimana così fissiamo di trovarci là ...anche lui
    è laureato in scienze politiche e non ha particolari esperienze di gestione ma i suoi capi sono
    soddisfatti la cosa mi affascina non poco vedremo...
    Così insieme beviamo fino a far notte...Rio Caribe è deserta un unico "locale" presente vi
    entriamo...ci siamo solo noi...tutta la gente è ad una festa paesana a qualche km ci imbarchiamo
    su un taxi improvvisato insieme ad un musicista venezuelano con il suo sassofono parliamo delle
    opere di Puccini e di Verdi da grandi esperti ma ne io ne lui sappiamo granchè e mi viene in
    mente una frase di un mio amico inglese "voi latini siete dei grandi fanfaroni" eh,eh forse
    aveva ragione... facciamo il nostro ingresso trionfale...l'ambiente è in una buia campagna,
    recintato dobbiamo pagare un biglietto...al suo esterno chi non può o non vuole pagare si
    riunisce beve e balla mi guardo intorno siamo gli unici bianchi ed a differenza della
    spettacolare bellezza delle donne gli uomini hanno dei ghigni da mettere i brividi...entriamo
    mentre un complesso suona salsa paesana...non uno straniero presente mi viene in mente un gioco
    della settimana enigmistica "scova l'intruso" lo dico agli altri ridiamo e sciogliamo la
    tensione...dolci sguardi ci incontrano le venezuelane sono veramente spettacolari ma qui non
    siamo in brasile bisogna darsi da fare...nonostante tutto però gli sguardi degli uomini
    continuano a metterci a disagio...Massi ed Emilio vanno a prendere da bere io e MAtteo ci
    avviciniamo al palco e studiamo i balli dovremo imparare a ballare il salsa e il merengue...si
    fa incontro un bassino tarchiatotto dal fare minaccioso completamente ubriaco "ehi gringos!!"
    (gli americani qui non li possono vedere) mi giro "No gringo...nos otros no
    gringo...italiano..." "ah italiano amigo viene viene..." comincia a presentarci gente e
    inondarci di whisky e non solo..."io Chefe" che in pratica sarebbe il boss del posto...ci
    attacca una pezza insostenibile e più tardi vuole accompagnarci alla posada non abbiamo un
    passaggio e taxi non esistono quindi lui chiama due ceffi che ci montano su un furgoncino mentre
    Massimiliano va via con il suo scooterino scassato giustamente lui lì ci lavora e non vuole
    avere guai... ci diamo appuntamento in Piazza Bolivar (ogni città o paese del venezuela ha una
    piazza Bolivar) ci arriveremo, mah???...chiaramente gli diciamo che stiamo ad un'altra posada la
    prudenza non è mai troppa. El Chefe continua a regalarci di tutto e con i suoi racconti in cui
    ogni tre parole dice pistola o fucile...sembra il solito fanfarone briaco che si vuol fare
    grande agli occhi dei turisti...così quando il giorno dopo lo incontriamo nella piazza del paese
    seduto fuori di casa, stavolta lucido, parliamo un po' canzonandolo anche un po’ sulle sue
    condizioni della sera precedente...lui ci presenta la moglie e la bimba beviamo una birra fuori
    di casa sua...lui ci spiega che fa avanti indietro con il motoscafo da Trinidad Tobago è da lì
    che la coca entra in venezuela pare che i confini con la colombia siano ben sorvegliati...penso
    tra me mah!!! sarà un'altra cavolata...ma non è proprio così due individui in motorino si
    fermano davanti a noi...uno scende si avvicina al nostro ospite e gli chiede di fornirgli una
    pistola...sgomento..." adesso non posso torna domattina..." arisgomento "ah adesso andiamo a
    farci una doccia ciao Chefe ci si vede..." Una cosa del Venezuela non molto carina è proprio
    questa molte pistole in giro e un'impunità molto alta ho visto personalmente una ragazza mettere
    in riga dei poliziotti e farli girare al largo dalla piazza de Rio Caribe...in realtà noi non
    abbiamo mai avuto problemi certo è indubbio "che dobbiamo stare all'occhio ".
    Playa Medina in compenso è meravigliosa ci arriviamo in barca e lo spettacolo è stupendo una
    tranquilla insenatura una spiaggia bianchissima in cui le palme la fanno da padrona regalando
    quell'ombra ristoratrice che ti permette di godere di una splendida giornata di mare...il giorno
    dopo ci torniamo io e Matteo in compagnia di due raggazze svizzere che si girano da sole la
    parte est del venezuela in pulman giù giù fino alla Savana mah??? aspetto con ansia loro notizie
    sono un po' troppo appariscenti per girare da sole come non tardai ad averne prova la sera
    successiva quando proprio per la loro compagnia me la vidi brutta...infatti da che mondo e mondo
    se è vero che la donna rischia la violenza sessuale l'uomo prima le prende poi non si sa cmq il
    loro arrivo a Rio Caribe ci fece spostare il Ritorno a Margarita avevamo ancora un giorno prima
    dell'escursione sul Delta dell'Orinoco e valeva la pena di restare...eccome se ne valeva la
    pena...stavolta la barca che ci venne a prendere a Playa Medina ci regalò uno spettacolo
    supplementare: a bordo vi erano due sub + il conducente un vecchio rugoso marinaio... sul fondo
    della barchetta a motore una gigantesca razza di circa 70 chili ed altri strani pesci...Matteo
    non può vedere neanche i gamberoni...così sbianca il viaggio di ritorno sarà una risata continua
    in cui i nostri amici non mancheranno di fare una sosta dopo aver avvistato un'altra razza e
    pescata in diretta...mentre il mio amico faceva l'autostop ad un'altra barca che passava...eh,eh
    impagabile...
    Torniamo a Margarita l'escursione è spostata di un altro giorno rimpiangiamo di non essere
    rimasti ancora a Rio Caribe poi la partenza ore 6 con la SASCA airline composta da due deliziosi
    aerei da 14 posti...Prima tappa un avamposto militare sul delta dell'orinoco poi ci addentriamo
    su un potente motoscafo e per circa un'ora e mezzo risaliamo il secondo fiume più grande
    dell'amazzonia tra una vegetazione lussureggiante e piccoli villaggi indios che sbucano come
    d'incanto dalla selva...prima sorpresa: esistono i delfini di fiume mai saputa sta cosa eppure
    di animali ho una buona cultura tanto da rivaleggiare con la nostra guida (un giovane tedesco)
    sul tipo di fauna presente nella selva...poi giungiamo al villaggio nella foresta il tempo di
    vestirsi adeguatamente poi breve viaggio su canoa della serie se una casca in acqua ci caschiamo
    tutti. I bordi della canoa rasentano la supeficie del fiume mi impossesso di una pagaia e
    scivoliamo dolcemente nell'oscurita costellata da verdi arcate fatte di colonne in legno
    dall'aspetto bizzarro...l'acqua è alta...siamo nella stagione delle pioggie comincio a
    sospettare che non siano le condizioni ideali per vedere i Caimani amanti del sole e delle zone
    più secche...
    Il pomeriggio, forniti di stivali, penetriamo nella Selva ne rispettiamo il silenzio...immergo
    lo sguardo in quel labirinto verde mentre seguo la fila del nostro gruppo guidata da un indio
    Warrao (gli indio che abitano quella parte di selva) capisco che non riuscirei mai ad
    orizzontarmi in quell'ambiente...poi lo spirito prende il sopravvento ci aggrappiamo alle liane
    imitando goffamente tarzan...poi un mio amico rimane imprigionato con uno stivale nella melma,
    solleva il piede ma lo stivale rimane piantato e lui finisce sdraiato e scalzo nella pozza...ho
    avuto le lacrime agli occhi per un'ora....la marcia si fa adesso più dura beviamo da un
    tronco...se penso che poi dovremmo tornare indietro...poi la guida si ferma ma...cavolo siamo
    tornati alla barca...abbiamo girato intorno e neanche me ne sono accorto veramente un'ottima
    prova d'orientamento...eh,eh...Adesso tutti in barca raggiungiamo un villaggio indiocioè
    villaggio diciamo una palafitta sul fiume dove un nucleo di circa 10-15 indio vive insieme a
    maiali ed oche ci cominciano a mostrare prodotti d'artigianato improbabili...ma l'amaca fatta
    con le fibre delle foglie di palma è veramente bella la compro...alcuni si fanno foto con lo
    sfondo degli indio li guardo e mi entra una tristezza infinita ma guarda questi sembra che si
    facciano una foto davanti ad un monumento in pietra ma cavolo...ci intratteniamo con una bimba
    dagli occhi bellissimi...aspetto che tutti siano tornati in barca poi la prendo in collo mi
    siedo mentre gli altri bimbi ci circondano sorrido felice per quello spontaneo abbraccio... ci
    fanno una foto e sorrido ancora pensando che sarà un bel ricordo... Saluto... poi di nuovo in
    barca si va a pesca di piranha...credevo fosse facile prenderne uno una canna di bambu, un
    filaccio, un 'improbabile amo e un pezzo di pollo puzzolente...si smuove la superficie del fiume
    con la canna come per simulare la presenza di un volatile in difficoltà...eccolo lo tiro fuori
    ma mi si slama e ricasca in acqua parte libero un ringraziamento a nostro signore in puro slang
    fiorentino...l'unico a pescarne uno è Matteo che mai ha preso una canna in mano solita fortuna
    dei principianti...una dentatura invidiabile devo dire poi nient'altro...percorriamo alcune
    decine di metri e rientriamo nel braccio principale qui la guida ci dice che chi vuole può fare
    il bagno?????? Ma come abbiamo pescato un piranha 10 metri più in là e qui ci dici di fare il
    bagno?
    Pare che durante la stagione delle pioggie con il fiume così grosso questi pesci abbiano cibo in
    abbondanza e si ritrovano dispersi un po' per tutto il corso del fiume, così non costituiscono
    un pericolo a meno che uno non perda sangue in maniera copiosa da una qualche ferita...invece
    verso marzo la stagione secca le acque del rio si ritirano formando grandi e piccole lagune in
    cui i piranha rimangono imprigionati...in queste lagune si formano branchi che la scarsità del
    cibo rende voracissimi tanto da poter veramente spolpare un pezzo di carne con l'osso in pochi
    secondi...i contadini che devono attraversare questi specchi d'acqua col bestiame sacrificano la
    vacca più grassa e mentre questa viene divorata fanno passare le altre vacche... Cmq nessuno ha
    fatto il bagno...pernottamento ed a letto presto perchè alle cinque di mattina tutti in piedi si
    parte pe Canaima un paradiso così descrittomi successiamente da una mia amica di Caracas:
    "Si percorre per circa un'ora la selva è una faticaccia ma poi si riesce a guadagnare il Salto
    Angell (questo Angell era un pilota che precipitando con l'aereo nel Canyon du diablo ha
    scoperto per primo la cascata più alta del mondo ma non solo perchè è riuscito a sopravvivere
    nella selva ed a salvare la buccia dopo una notevole scarpinata veramente un grande) da lì si
    cammina per un'altra ora ed improvviso ti si apre agli occhi una emozione difficilmente
    descriìvibile...una laguna di acqua limpida circondata da numerose cascate...ti immergi in
    quella meravigliosa freschezza poi con la canoa risali la laguna fino ad un'altro gruppo di
    cascate che puoi percorrere al suo interno..." insomma posto da brividi...(ma la sfortuna o le
    fatture di qualche stregazza) è sempre in agguato...a circa 20 minuti dal nostro obbiettivo dopo
    che avevamo sorvolato l'invaso artificiale più grande del mondo...il nostro aereo compie una
    virata improvvisa ed atterra su una ruota su una pista per me apparsa dal nulla mentre una
    signora spagnola con le mani nei capelli comincia a dire: "...non avete visto...non avete visto"
    ...no, non abbiamo visto...
    l'altro aereo della compagnia si era schiantato al suolo...dopo aver perso i motori a circa
    5.000 metri d'altezza ha planato fino alla pista in questione mancando però l'atterraggio perchè
    arrivati troppo alti così si è schiantato su un albero...
    il nostro aereo viene messo a disposizione per trasportare eventuali feriti...la signora dice di
    aver visto l'aereo in pezzi ma nessun fumo si nota all'orizzonte...l'aereo non è esploso e non è
    morto nessuno...solo i piloti sono gravi ma verranno dichiarati fuori pericolo già il giorno
    successivo... così niente Canaima ed altri giorni a margarita aspettando il rimborso dei
    soldi...tutti i piani saltano definitivamente e due settimane se ne sono andate alla velocità
    del lampo...Dobbiamo guadagnare un po' di tempo niente pulman quindi, niente percorso a tappe
    per visitare l'ovest...prendiamo un 'aereo anzi due e puntiamo diritti verso Mérida e verso le
    Ande...Merida è dolcissima appollaiata a 1800 metri è una città universitaria, cavolo l'avrei
    fatta veramente volentieri l'università qui, l'escursione di quattro giorni non è possibile in
    tempi brevi optiamo per altro: il teleferico , la strada di Paramo verso la Laguna negra che
    raggiungiamo a cavallo...mia prima volta a cavallo ma questi cavallini vanno avanti da soli
    anche per gli impervi sentieri di montagna il mio unico problema sembra essere quello di
    rimanere in sella...altra giornata ricca di risate..., poi il Picco de Aguila qusi 3000 metri
    comincia a fare freschino... qui a farla da padroni sono i Condor simbolo di libertà presente in
    quasi tutti gli stemmi delle nazioni andine...in questa zona erano estinti e solo grazie ad un
    parco americano che diverse coppie di questo superbo mangiatore di carogne sono state rispedite
    e reinserite nel loro habitat naturale (alle volte anche gli americani servono)...qui il condor
    ha una funzione sacra credo di psicopompo cioè di colui che permette il passaggio al mondo dei
    morti ma non ricordo bene...oppure che permette allo spirito di librarsi nel cielo...insomma
    qualcosa del genere...Il giorno dopo passiamo da Rosa nostra nuova simpaticissima organizzatrice
    tra battute e sorrisi intratteniamo mezzo aeroporto di merida è lì che ha la sua piccola
    agenzia...intanto sfoglio un album di foto con le varie escursioni vedo alcuni ragazzi
    imbrigliati in un parapendio la dicitura sotto la foto dice:"Sierra Negra 250 metri di altezza
    uno tra i primi dieci siti al mondo per il parapendio"...pazza idea...lo facciamo...
    Il giorno dopo una possente jeep viene a prenderci alla posada se il tempo regge possiamo
    lanciarci...partiamo con lo stereo altissimo sono tranquillo, Matteo un po' meno nessuno di noi
    a mai fatto niente del genere ma imbracati come passeggeri non dovremmo avere problemi...certo
    visto la sfiga che ci perseguita forse non è una buona idea...poi ci fermiamo a prendere i
    "paracaduti" si avvicina uno in carrozzina capisco che è uno di questi ragazzi...ehm atterraggio
    sbagliato mi sa...gloommm....poi la jeep s'inerpica per una strada, cioè definirla strada forse
    è un po' troppo, fino a raggiungere la vetta non c'è molto vento ma la cosa è fattibile anche se
    minaccia pioggia ma dobbiamo andare subito : casco, imbracatura, sorso di rum, indicazioni: non
    fermarti, non saltare, continua solo a correre e quando te lo dico mettiti a sedere...alla
    faccia della spiegazione...altro sorso di rum e via...la corsa fa alzare il parapendio che
    subito offre una certa resistenza non è proprio un salto nel vuoto come con il paracadute...ma
    wooowwww sono in cielo uuuuuuuuuuuuuu...la discesa è dolce per la scarsita del vento il mio
    accompagnatore disegna traiettorie tranquille e ci spostiamo placidamente fino a che non
    tocchiamo terra dopo credo una ventina di minuti 250 metri più sotto...wow...alzo gli occhi al
    cielo Matteo è già partito ma il suo accompagnatore è loco come mi dice il mio vedrai che gli
    inventa qualcosa: infatti lo vedo disegnare tre cerchi in cielo scendendo così più
    rapidamente....il mio amico a terra è bianco come la maglietta che indossa eh,eh,eh...
    Lasciamo Merida con un autentico comitato di arrivederci(perchè presto ci torno) mai visto una
    cosa così calorosa...è sabato e siamo a Caracas...
    La piazza in cui abbiamo l'albergo ospita un dibattito dell'opposizione tutte le sere da quel
    palco udiremo un discorso, il fermento politico è palpabile mercoledì ci sarà una raccolta di
    firme per attivare il referendum sulla deposizione di Chavez qualcuno dice che ci sarà molta
    tensione altri dicono che sarà una festa, noi Martedì andiamo via e non avremo
    sorprese...Massimiliano viene a prenderci in Hotel e riuscito a sbarazzarsi dell'ambasciatore
    italiano la cosa non mi fa altro che piacere...
    Rapida lezione di salsa e poi a ballare va bè un salsa italiano quasi una "pomarola" però la
    buona volontà è sempre apprezzata..."El mio corpo serca el mar in Venezuela.." una voce
    dolcissima mi giro...ne sono ancora dolcemente rapito...sono quasi le cinque di mattina torno da
    solo in albergo gli altri saranno già la'...bo'... non sembra la città violenta che mi hanno
    descritto ma il taxi non si è fermato a nessun semaforo rosso ne chiedo ingenuamente il perchè:
    "Nessuno qui si ferma col rosso la notte perchè ti puntano una pistola e ti rubano la
    macchina"...ah bene...come già mi aveva spiegato Massimiliano ci sono due quartieri sicuri la
    sera che sono La Mercedes e La Castillana, altri in cui puoi girare tranquillamente ma solo di
    giorno e comunque sempre con pochi soldi che all'occorrenza puoi dare senza alcun rimpianto...
    Quelli con le macchine rischiano di essere prelevati e lasciati a piedi in una favellas e da li
    uscirne interi o vergini poi è roba dura...Le giornate a Caracas passano splendidamente poi
    altra sorpresa dietro l'angolo è Lunedì domani avremo il volo di ritorno, oggi di prima mattina
    ci attende il paradiso caraibico di Los Roques stavolta vista l'inaffidabilità
    dell'organizzazione venezuelana non abbiamo fissato niente per non rimanere legati come era
    stato per l'altra escursione...è andata bene da Caracas un full day tutto incluso compreso la
    barca per la barriera corallina 80 dollari che col cambio favorevole scendono quasi a 60...è
    andata male il babbeo del portiere ha fatto casino con le date...anche Los Roques sfuma...Me ne
    vado con l'amarezza in bocca per non aver potuto fare quello che avrei voluto...Ho speso un po'
    di più degli altri anni 5 milioni per 22 giorni però non sono poi molti considerando che 2
    milioni costava il viaggio, che la prima volta che visiti un paese pagando solo il biglietto
    dell'aereo hai sempre imprevisti ed esperienze da fare, che abbiamo preso circa una decina di
    aerei interni,visto il costo delle escursioni, e che naturalmente non ci siamo fatti mancare
    niente...ma mi rimane negli occhi un paese meraviglioso e la voglia di tornare per vedere ciò
    che non ho visto e fare ciò che non ho fatto...e presto farò.
    "El mi cuerpo serca el mar en venezuela..."
     
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  9. Tesla
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    sei stato in America Latina... mitico! :lol: :wub:
     
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  10. galoran
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    Sulle strade della Spagna

    Giovedì 5 agosto 2004 ore...be' non credo che le ore abbiano importanza, l'importante è che la
    strada si è messa in movimento ed io ci viaggio sopra...alla fine sono partito.
    Come previsto nessuno mi ha potuto seguire...ma io non potevo proprio stare fermo quindi sono
    partito ugualmente solitario come forse ultimamente capita un po' troppo spesso...ma credo sia
    nella logica degli anni che passano e dei problemi che crescono ed allontanano sempre di più le
    persone vicine...Quindi senza alcun pensiero via rombante con la mia Honda CBF 500 nuova nuova, un giocattolino a dire di molti ma sulla strada la piccola si comporta più che bene ed io ne sono veramente fiero.
    Dotazione: due borsoni laterali rigidi + borsa contenente tenda ben fissata da tiranti...e
    ievvaiiiii...
    Sensazioni subito positive per essere un neofita della moto mi sento a mio agio poi l'avventura
    chiama e per ora questo è ancora la cosa più importante per me quello che riesce a placare
    l'urlo indigesto delle mie insoddisfazioni...sarebbe bello riuscire a registrare i pensieri e le
    sensazioni nel momento stesso in cui le provi...ora mentre la strada passa sotto le mie ruote
    sono un vulcano di idee le parole fluiscono nitide e scorrevoli nei miei pensieri... già spesso
    siamo dei grandi scrittori quando non abbiamo la penna in mano.
    La meta è ancora lontana l'Andalucia mi aspetta:Cordoba, Siviglia e sopratutto Granada ai piedi
    della mitica Sierra Nevada.
    Indispensabile acquazzone sulla costa azzurra...prima o poi ogni buon motociclista deve beccarne
    uno ma sarà meglio fermarsi...

    il battesimo dell'acqua è avvenuto ora devo battezzare la moto...già non dovrebbe essere così
    difficile: è nera e splendida...sicuramente femmina...mumble...mumble...la mia perla...si! sarà
    la perla nera come la nave pirata di John Sparrow...ricordo che il pirata dondolante affermava
    con occhi scintillanti che in fondo "... quello che la Perla Nera è in reltà.. è LIBERTA'" ed in
    qualche modo le parole di John possono valere anche per me.... alla faccia di chi ha smesso di sognare.

    6 agosto...venerdì
    Riparto scavalcando di getto Marsiglia e scappo verso la Spagna.
    Va tutto liscio come l'olio...ma sull'olio si scivola anche...
    Passo la frontiera inneggiando inspiegabilmente al "Che" il suo volto
    appare da sotto il mio giubbotto ed io intono canzoni a lui dedicate...finalmente potrò fare un
    pieno di benzina a risparmio...ma l'olio rimane in agguato...entro nel primo autogrill alzo la
    visiera al casco e vedo un oggetto non identificato farmisi incontro a grande velocità...la
    bastarda centra gli occhiali rimane incastrata e punge sotto l'occhio destro...ahio …
    dolores...cominciano una serie di inni a nostro signore che non c'entra nulla ma che è comunque
    responsabile della creazione...ehm...cmq...dolores...riesco a controllare la moto ma frizza
    dannatamente lancio gli occhiali da sole...sento bruciare e spero non sia l'occhio
    intanto...CRACk...un tir riduce gli occhiali ad una scultura moderna. AMEN.
    La via del bushido è irta di ostacoli...mantengo la calma ma gli inni a nostro signore
    riecheggiano nell'autogrill...poi scatta l'istinto McGiver o come si scrive ed un'applicazione
    di Lipton Ice tea congelato riesce a limitare il gonfiore. Riparto dopo quasi un'ora raggiungo
    Gerona e la Costa Brava a Tossa de Mar. Sauna per montare la tenda e mi tuffo e tutto svanisce
    in un gaio e lieto bagno in uno splendido mare....Morale delle truppe sempre alto signore...dopo
    tutto al posto degli occhiali potevo esserci io...Cornoni doverosi...

    7 Agosto sabato

    Il sole rischiara presto il sonno del campeggiatore. Sento un netto gonfiore all'occhio destro
    il ritrovo McGiver fa meno riuscita al mattino...la piazzola arde...ma
    cazz..formica...formiche...migliaia di formiche, la tenda è invasa sembra che gli insetti
    spagnoli si siano coalizzati contro di me...poi ricordo la busta con prosciutto e sottilette
    l'errore della dimenticanza...va be' come ho già detto la via del bushido è irta di
    ostacoli...smantello il tutto e riparto destinazione Valencia...
    Mi hanno detto degli amici che Valencia la sera è una vera tristezza, tranne il periodo della
    fiesta s'intende ma qui credo che sia fiesta la settimana di pasqua. Vedremo. Intanto constato
    come la lingua ufficiale nel centro di Valencia sia ancora un volta l'italiano...ma quanti cazzo
    siamo...anche se non è la prima volta che vengo da queste parti (fortunatamente non sempre
    d'agosto) mi stupisce sempre vedere come la spagna d'agosto sia una vera e propria colonia
    italiana...spunta la Tristessa ma il morale delle truppe rimane alto...

    8-9 agosto
    Benidorm, costa blanca, mare, sole,...molto sole, un po' di sana vita notturna, relax...

    10 agosto
    partenza di buon ora cioè le 10.30 non sono mai stato un mattiniero.
    Sosta ad Alicante per visitare la fortezza di Santa Barbara...arrivo ad un'ora improponibile per
    visitare una fortezza che domina una città dal clima africano...ma è proprio in quest'ora tra
    nel tremore della calura che l'atmosfera appare più vera .
    Bocadiglio jamon serrano y queso e partenza per la Sierra....
    Ancora una volta l'atmosfera ristora il viaggiatore...il panorama uniforme è spezzato da brulle
    collinette di roccia antica corrose e violentate in ardite forme da millenni di forti venti.
    Gli autogrill hanno un sapore africano, scarni, essenziali, polverosi...poi la strada comincia a
    salire si raggiungono i 1300 metri e le brulle vallate lasciano posto ad un clima montano. In
    queste zone sono stati girati alcuni capolavori di Sergio Leone sento riecheggiare nella mente
    le mitiche note: aaaaah uauaua, aaaaah uauaua,aaaaah uauauauah...mi sento un po' CLint Eastwood
    ma vado un po' più veloce e poi..e poi...Granada.
    Il centro di Granada la notte è un incrocio di viuzze scivolose per le pietre levigate
    dall'usura del tempo non manco di deliziare il pubblico con un paio di sgummate fantozziane
    dalla pronta ripresa ma dal comico effetto...Strette botteghe dal sapore orientale mi fanno da
    contorno...
    Granada di giorno è invece soprattutto l'Al-Hambra cittadella fortificata di provenienza moresca
    perfettamente arrivata a noi dai secoli passati con i suoi giardini ricchi di fiori ed acqua
    zampillante, scrosciante o semplicemente stagnante...con i suoi palazzi riccamente ornati nella
    classica architettura moresca fatta di arabeschi colorati e oro, molto oro...splendida e
    affollata...dai suoi percorsi vedo la città, i monti vicini... un po' ricordano Mèrida in
    venezuela solo che li si parla di altre altezze...
    Passo alcune notti in questa deliziosa città naturalmente in campeggio...viaggiare da soli è
    molto dispendioso...Ricevo un messaggio dalle Canarie mi invitano a passare ferragosto a Gran
    Canaria potrei andare a Cordoba e da lì raggiungere Cadice per l'imbarco...ma saputo che ci
    vogliono quasi 48 ore di traghetto rinuncio all'idea...
    Questo però mi invoglia a rivedere i miei piani in fondo Madrid non l'ho mai vista e si trova a
    "soli 500 km da qui" poi vicino a Madrid c'è Toledo...si ho deciso Castilla arrivo!
    In fondo è proprio questo il bello del viaggio puoi cambiare destinazione quando vuoi senza
    rendere conto a nessuno se non a te stesso.

    13 agosto Madrid
    La capitale mi accoglie con i suoi enormi viali ben alberati molto verde e molta pulizia e
    soprattutto con la sua vita sorprendentemente economica per una capitale europea. A dir la
    verità l'impressione di massima è di una città nel complesso piuttosto moderna devo dire che
    Parigi e Praga mi sono piaciute di più ma credo che in fondo ci siano pochi posti al mondo con
    l'atmosfera di queste due città che uniscono alla grandezza la sensazione di essere sospesi nel
    tempo...o almeno a me fanno questo effetto. Visito il Prado e mi perdo tra le opere e
    soprattutto tra gli innumerevoli saloni un labirinto mostruoso fatto di Goya, El Greco,
    Velazquez, da un enorme numero di opere di nostri conterranei tra cui soprattutto Tiziano e
    qualche Caravaggio un quantitativo di immagini immenso ed alla fine asfissiante e non mi vergogno a dire di
    aver avuto un vero sussulto quando ho trovato il bagno...Poi il palazzo reale di cui non mi
    attraevano particolarmente gli agi e le magnificenze della casata reale quanto l'armeria, una
    delle più complete e curate al mondo. Era infatti uso nelle casate reali che i voluminosi costi
    delle cerimonie funebri dei re fossero finanziate dalla vendita delle proprie armi e armature
    varie...ma fu un re di cui non ricordo il nome credo il padre di Carlo V a stabilire che la
    collezione di armi dovesse passare al figlio senza essere smembrata per testamento questa
    collezione giunge fino a noi e contiene naturalmente anche gli armamenti regalati dai sovrani di
    ogni parte del mondo...purtroppo alcuni dei pezzi migliori come le armature dei Samurai andarono
    distrutte in un incendio e solo pochi brandelli se ne sono salvati...cmq veramente valida.
    Nonostante tutto Madrid la sera non sembra offrire un granchè di vita...ma svoltato l'angolo mi rendo conto che non è così, e musica quella che odono le mie orecchie ed è indiscutibilmente odore di salsicce quello che sniffo nell’aria...c'è la festa dei patroni i santi Cayetano, Lorenzo e la
    santissima nostra signora de Paloma...è fiesta.


    16 agosto dopo aver visitato Toledo
    riparto sulla via del ritorno per l'ultima tappa spagnola. Una città che mi accingo a visitare
    per la quinta volta...una città moderna il cui stesso simbolo la Sagrada famiglia appare tanto
    moderna da sembrare quasi fatta di plastica...ma Barcellona ha qualcosa d'altro un'atmosfera
    gioiosa pulsante di vita e di movimento...qualcosa che ti coinvolge e ti trasporta su altri
    continenti altri ritmi di vita...E' un po' il sunto di quello che invidio alla Spagna ed agli
    spagnoli...voglio dire non è certo la terra visto che l'Italia è bellissima...è in parte il
    fatto che ancora la Spagna per noi italiani rimane una meta meno dispendiosa...ma la differenza
    la fa la mentalità della gente. Gli spagnoli danno ancora un gran valore al tempo libero lo
    sanno apprezzare si fanno meno inguaiare dalla tensione lavorativa che invece ci stritola nella
    nostra frenesia...c'è più tolleranza per il divertimento e questo a portato al verificarsi di
    feste spettacolari...e quando in spagna è fiesta è fiesta per tutti dai 10 anni fino agli 80
    nessuno si lamenta del casino sa che in quei giorni c'è la festa e se alle sei di mattina le
    casse continuano a buttare musica a tutto volume è normale perchè è fiesta...la gente si alza
    più tardi fa una pausa più lunga por el calor a pranzo e la sera cena tardissimo in modo da
    godersi per intero la giornata...insomma sono rimasti ancora dei veri e propri latini
    mediterranei cosa che noi stiamo perdendo a forza di voler rincorrere l'america ed i suoi ritmi
    nordici in tutti i modi...e soprattutto le feste trasudano divertimento e gioia e nonostante
    l'alcool e la droga scorrano a fiumi la cosa rimane sempre ben incanalata nei binari del
    divertimento cosa che in Italia purtroppo spesso non è... Ecco, a Barcellona è come se questa
    sensazione di festa non sia limitata solo a pochi giorni come in altre città ma permanga sempre.
    Rimane chiaro che queste sono le mie sensazioni probabilmente non sarà per tutti così ed il tempo sicuramente è destinato a mutare le cose, certo la Spagna è ben diversa da come l’avevo incontrata più di dieci anni fa, ma per ora il mio giudizio è ancora positivo e
    passando dalla Ramblas al Porto Olimpico...è movida caballeros. Mi stabilisco in un campeggio
    sul mare a 10 km da Barcellona...non mi manca proprio niente...

    Qui finisco ripartendo il 20 agosto alle 11.00 del mattino mi sento in forma e faccio tutto il
    percorso di un fiato maledicendo la maledetta autostrada oscena da ventimiglia fino ad un
    centinaio di km dopo Genova...dodici ore dopo entro a Firenze
    sono passati 16 gg, 5000 km, e quasi 1400 euro da quando sono partito e per quanto ci si possa
    divertire a viaggiare da soli sono molto contento...quindi viva la Spagna e le spagnole
    naturalmente anzi anche le francesi...un pernacchione alle italiane soprattutto le
    fiorentine...anche se tutti sanno che la saggezza popolare recita :
    “Donne e buoi dei paesi tuoi” e “Chi disprezza compra.”
    eh, eh
    prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
     
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  11. Tesla
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    CITAZIONE (galoran @ 22/5/2006, 16:18)
    La meta è ancora lontana l'Andalucia mi aspetta:Cordoba, Siviglia e sopratutto Granada

    le ho viste tutte e tre l'estate scorsa! uno dei viaggi più belli che ho fatto! SPETTACOLO! :woot: :wub: :respect:

    CITAZIONE
    Granada di giorno è invece soprattutto l'Al-Hambra cittadella fortificata di provenienza moresca
    perfettamente arrivata a noi dai secoli passati con i suoi giardini ricchi di fiori ed acqua
    zampillante, scrosciante o semplicemente stagnante...con i suoi palazzi riccamente ornati nella
    classica architettura moresca fatta di arabeschi colorati e oro, molto oro...splendida e
    affollata...dai suoi percorsi vedo la città, i monti vicini...

    sono senza parole... mi è venuta nostalgia della spagna... :cry:

    ma alla fine siviglia l'hai vista?
     
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  12. jk1479
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    @galoran: mi piace un sacco il tuo modo di scrivere,attendo impaziente i resoconti delle altre tue avventure.
     
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  13. galoran
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    no Tes a Siviglia poi n on sono andato per motivi di tempo ho cambiato itinerario e sono andato
    a Madrid anche perchè dovevo essere a Barcellona per una certa data.

    CITAZIONE (jk1479 @ 22/5/2006, 20:24)
    @galoran: mi piace un sacco il tuo modo di scrivere,attendo impaziente i resoconti delle altre tue avventure.

    grazie jk avrei molti altri viaggi da raccontare alcuni però sono su carta e non so se trovo il tempo di trascriverli
    Scozia, Galles, Brazil por el Carneval, la splendida Thai, il grande Tour che ho fatto anno scorso...spero di accontentarti
    un beso
     
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  14. jk1479
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    aspetterò, ne vale la pena.
     
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  15. ReiAsaka
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    galoran.. mi porti in viaggio con te? :P
     
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474 replies since 16/4/2004, 13:16   4660 views
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