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CarDestroyer.
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Quando uno può rilassarsi sul lavoro :lol ...
Tre settimane di viaggio ininterrotto sono sempre tante.. -
Tsam.
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CITAZIONE 3 settimane in tutto (che non ho come ferie...ma forse raggiungo attaccandoci i permessi )
cosa che se ti viene un'influenza devi trascinarti a lavoro?...naturalmente in caso..attendiamo un fiero resconoto delle tue gesta....azz..che bello viaggiare....ciao
tsam
ps io salterei la parte turca visto il periodo..però..... -
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CITAZIONE cosa che se ti viene un'influenza devi trascinarti a lavoro?
no, beh... non esageriamo, finchè c'è il certificato medico le malattie sono pagateCITAZIONE ps io salterei la parte turca visto il periodo..però....
le cose possono sempre migliorare da qui al 31 luglio...CITAZIONE Tre settimane di viaggio ininterrotto sono sempre tante.
sto preparando il discorso da fare al responsabile per convincerlo che nelle prime tre settimane di agosto la mia presenza sarebbe praticamente superflua... -
Funes.
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Complimenti, bel tragitto! L'unico neo è che non fai neanche in tempo a renderti conto di esserti fermato in un posto che già devi ripartire... . -
galoran.
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ho qualche resoconto di viaggio da inserire questo è di qualche hanno fa VietNam
viaggio da Ho Chi Minh City (Saigon)
ad Hanoi....
Che cosa ho visto bè: "Ho visto navi da battaglia in fiamme a largo dei Bastioni di Orione e..." no questa è un'altra storia...
dunque: Ho visto un paese molto bello ed un popolo cordiale...(anche se non mancano i consueti assedi ai turisti appena arrivati)
Saigon è una classica città orientale governata dal caos stradale ma fortunatamente non sono le macchine a farla da padroni, come ad esempio a Bangkok ma sciami di motorini. Attraversare una strada era un'impresa, l'unico modo : buttarsi nel mezzo e lasciarsi schivare, anche guidare non era male dovevi solo tener conto di uno strano diritto di precedenza basato soprattutto sulla capacità di schivare.
A Saigon devo dire di essere stato molto bene, soprattutto perché non ho mai avvertito il peso della grande città e da subito mi sono sentito a mio agio.
Sono stato al museo della Guerra e...bè la parte principale è costituita da una ricca documentazione fotografica che dovrebbe essere mostrata a tutti per vedere cos'è realmente la guerra.
Ci sono foto che riguardano vietnamiti ma anche americani e c'è la realtà più cruda:
vittime del napalm fuse insieme, interi villaggi sterminati, soldati con ferite di ogni tipo in trincee colme di fango, c'era una grande foto di un soldato americano a vederla da lontano sembrava che sollevasse da terra una camicia ma avvicinandosi cominciavi a vedere una testa ed un braccio uscire dalla camicia ed un ghigno da foto ricordo sul volto del soldato. C'erano foto di aerei che irroravano sostanze chimiche sulle teste dei nemici come fossero cavallette e le immagini delle mutazioni genetiche da questi provocate nelle generazioni future...espressioni di ragazzi buttati a combattere lontano da casa in un orrore tale da oscurare l'anima e da generare altro orrore.....La sezione finale è dedicata alla pace ed a tutti i movimenti pacifisti...perché il mondo va cmq avanti...e purtroppo gli orrori si ripetono…
Adesso il paese è in grosso sviluppo si possono vedere lavori in corso per tutto il paese, e almeno nella parte che ho visitato io cioè la parte costiera lungo l'unica ferrovia che da Saigon va ad Ha Noi, è già pronta ad accogliere il turismo in modo confortevole. Per andare nell'interno dove il tempo sembra essersi fermato si deve presentarsi preparato con tanto di vaccinazioni varie e disposti ad un tipo di viaggio diciamo "da battaglia".
A Nha Thrang, una città sulla costa e mia seconda tappa, sono entrato in contatto più da vicino con le abitudini di un popolo alquanto diverso da noi...alle 5 di mattina sono già tutti in piedi la sera tutti a letto presto le discoteche aprivano alle 20.00 e chiudevano alle 23.30 e solo qualche locale pieno di turisti stava aperto fino a tarda mattinata...una volta percorrevo il lungo mare di ritorno da...quando in una grande piazza che rivolta sul mare vidi in lontananza una grande moltitudine di persone disposte modello parata militare...avvicinandomi poi mi resi conto che erano per lo più anziani impegnati a fare ginnastica al ritmo di una dolce melodia vietnamita proveniente da altoparlanti disposti un po' ovunque. Lo sguardo rivolto verso il mare dove il sole sorgeva tra colori mozzafiato che congiungevano il mare con il cielo. Altre persone in fila indiana lungo tutto il lungo mare erano intente a fare una tranquilla passeggiata mattutina (alle 5 di mattina) così potei beneficiare di questo trenino per tornare barcollante all'albergo.
I Vietnamiti vanno al mare solo la mattina presto e la sera quando il sole è scomparso il resto del giorno ci sono solo turisti. Le donne giudicano sconveniente l'abbronzatura (pare sia sintomo di povertà) quelle che lavorano sulla spiaggia si presentano con il classico cappello cinese, guanti, calzini(e parlo al plurale), velo sulla faccia ecc. (Comunque le ragazze a differenza degli uomini sono molto, molto carine).
Una cosa negativa di questo popolo è che come in tanti altri paesi del genere non hanno rispetto per la natura magari vai a vedere delle cascate spettacolo in posti immersi nella natura e li vedi bere una bibita e lanciare la lattina nell'acqua, oppure buttare ogni tipo di rifiuti dalle barche in paesaggi stupendi...ma col tempo come è successo in Thailandia si renderanno conto del valore del loro ambiente. Un ambiente ricchissimo di acqua e quindi di vegetazione e spesso mi chiedevo come pensassero gli americani di affrontare una guerra in un luogo in quel modo.
Sono stato a Ho Yan delizioso paesino di mare sulla costa dove stavi talmente bene il giorno che la sera eri assalito dallo sconforto perché non c'era niente e dovevi andare a letto presto...qui subivamo quotidianamente il delizioso assalto dei bambini (da piccoli sono belli anche i maschi poi si sciupano col crescere) e ho potuto constatare che tutti vanno a scuola, anche se alcuni studiano solo l'inglese, ma cmq bambini di 4 anni parlano l'inglese meglio di tanti adulti e questa è forse l'unica espressione del governo socialista che ho potuto constatare. A parte i numerosi ritratti di HO Chi Minh e relative bandiere con stella parecchio è in mano a privati.
Poi siamo stati a Hue antica capitale (ma brutta città moderna) per raggiungerla in pullman ci siamo inerpicati per una strada dall'incantevole paesaggio ma pericolosamente in bilico su un baratro e naturalmente doppio senso con incroci acrobatici di altri pullman. Su questa strada altra esperienza traumatizzante xchè abbiamo notato fermo su una piazzola un camion di animali con gabbie piccole dove c'erano stipati degli animali vivi mentre dall'alto uno li bagnava con una sistola...pensavamo fossero conigli ed invece tra lo sgomento abbiamo visto un monte di cani stipati e...lì qualcuno li mangia ... anche se abbiamo visto anche tanta gente con il cane.
Poi siamo stati alla splendida Ha Lon Bay con i suoi monumentali pinnacoli di roccia che sorgono dal mare, ed infine Ha Noi che però non ho praticamente vissuto.
Ho mangiato il Cobra ne ho bevuto il sangue , il cuore ed il fegato secondo una loro tradizione che vuole che il cobra continui a vivere... Mah? cmq non è granchè...ho mangiato cibi tradizionali inginocchiato (fino a che i miei precari legamenti hanno retto) a casa di un'amica dove i loro parenti, nel cerchio solo uomini una decina, ci hanno fatto bere i massimi e poi KARAOKE con obbligo di cantare, al che abbiamo dato spettacolo con tanto di cori sulla nostra amata disastrata Viola (forza, forza, forza). (Questi fanno il Karaoke anche alle otto di mattina). Indianate in mezzo al mare con orrido vino vietnamita abbarbicati ad un salvagente ed agganciati con i talloni ad uno strano battellino tondo dove dispensavano vino e ananas con la nave ad una ventina di metri (e dopo che ci avevano fatto pranzare un'ora prima). Ho naturalmente giocato a calcio ovunque (vincendo sempre eh, eh, eh) ed il bello è che cominciavamo 5 contro 5 e dopo poco ti ritrovavi 5 contro 12. Poi ho fatto altro ma adesso non ricordo ...
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Tesla.
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CITAZIONEHo mangiato il Cobra ne ho bevuto il sangue , il cuore ed il fegato secondo una loro tradizione che vuole che il cobra continui a vivere...
CITAZIONE(Questi fanno il Karaoke anche alle otto di mattina)
che pazzi!. -
ReiAsaka.
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wow.. un diario di bordo davvero ben curato.. come mai hai scelto di visitare proprio il vietnam? è una meta piuttosto insolita.. . -
galoran.
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be' sono stato in molti altri posti viaggiare è la mia passione ed appena posso parto per questo non ho famiglia ed abito ancora con i miei alla veneranda età di 34...il fatto è che il richiamo del viaggio è troppo forte ed i soldi preferisco spenderli per quello.
In realltà viste le meraviglie della Thailandia pensavamo di trovare nel Vietnam una Thailandia di una decina di anni fa nel senso che adesso la thai è troppo troppo turistica ma a dire il vero rimane come luoghi molto più bella del Vietnam...
ma ho visto molti altri
ad esempio il Venezuela
Ancora una volta il ventre di ferro di una macchina volante mi conduce lontano, non c'è dubbio
Come dice Dylan questi cosi stanno in cielo solo per magia. Mi rilasso chiudo gli occhi...già stiamo atterrando
una distesa verde si apre al di là di un finestrino opaco...affascinante...la Foresta nera,
antica, millenaria custode di eterni segreti...la pista sembra sorgere dalle sue radici...siamo
a Francoforte. Una manciata di minuti e sono di nuovo in cielo destinazione Caracas città dal
non invidiabile record di omicidi...
Taxi amigo...taxi...change, change dollari, euro...si siamo giunti a destinazione e questo
assalto ne è la conferma cambiamo i primi soldi serviranno per raggiungere Margarita l'isola che
ci attende, è troppo presto per avventurarsi in Caracas me lo hanno altamente sconsigliato ed ho
intenzione di ascoltare questi consigli...
100 euro 220.000 bolivares pare che Chavez presidente/dittatore venezuelano abbia fissato il
prezzo del dollaro a 1.600 e dell'euro a 1.700 circa, cambiamo a 2.200 a nero mi appare subito
chiaro che le nostre carte di credito sono un autogol dovremo trovare altre
soluzioni...vedremo...intanto penso che forse sto presidente che dopo essere stato eletto con un
plebiscito variegato (anche con i voti dei ricchi stranieri) nel 1998 e che dal 2000 ha dato una
svolta autoritaria cerchi realmente un strada socialista...penalizzare così il dollaro a favore
della moneta interna e quindi della produzione interna non sembra male...ho sentito che stringe
l'occhio a Castro con tutto quel petrolio dubito che gli americani stiano a guardare
bah...vedremo.
Margarita finalmente...abbiamo l'indirizzo di un hotel...la sua hall ci appare troppo
lussuosa...quattro stelle, piscina, iacuzzi sul tetto ristorante panoramico...ci accoglie una
deliziosa signorina...ci facciamo chiamare il padrone...un italiano: Adriano uno dei tanti
italiani che hanno conosciuto il venezuela una trentina di anni fa e che adesso lo vivono da
ricconi...ci presentiamo come amici di un tale che neanche conosciamo...grandi sorrisi...8 euro
a notte per uno per una tripla...non male davvero non male...la sera siamo suoi ospiti a cena il
panorama è spettacolo l'edificio sorge al limite di una spiaggia dall'acqua cristallina ed il
mar dei caraibi si stende davanti ai nostri occhi...cucina italiana con pesce venezuelano mai
mangiato così bene il pesce...In genere in sud america non lo sanno cucinare ma questo cuoco ha
fatto scuola da noi e questi spaghetti alle vongole sono paradisiaci...Così Margarita ci ha
accolto con le sue spiaggie, le sue lagune, la sua voglia di essere parte del caribe senza
raggiungerne la bellezza e finendo per assomigliare ad una Rimini tropicale dove i bordelli ed i
bingo la fanno da padroni...soggiorno per ricchi turisti panciuti che vista la situazione
politica stentano ad arrivare...non è il posto in cui mi piace restare più di qualche
giorno...così giriamo le sue spiagge, alcune isole vicine e ci prepariamo alle escursioni quelle
con la E maiuscola...Tramite il conto corrente di Adriano facciamo giungere moneta contante ce
la cambia a 2.400 malgrado ci guadagni sopra devo dire che non ho mai trovato un italiano
all'estero così disponibile forse gli siamo simpatici... la sera ci introduce "nell'alta società
di Margarita" non ho i vestiti adatti ma qui non conta poi molto...e così sento per la prima
volta descrizioni di Nassau paradiso per ricconi delle Bahamas e le mirabolanti meraviglie di
Orlando con la sua DisneyWorld economicamente inarrivabile...sorseggio un rum e guardo il mare
molta di questa gente mi fa schifo ma allo stesso tempo mi affascina il loro mondo...
Daniela si occupa delle escursioni da margarita prezzi altissimi ma non abbiamo scelta ci sono
posti e cose da vedere assolutamente: Delta orinoco/Canaima due giorni una notte combinati
insieme 300 euro una mazzata rispetto al costo della vita, Los Roques paradiso caraibico 140
dollari un giorno altra mazzata...decidiamo di fare il primo i caraibi attenderanno...
Prima disavventura un nubifragio spazza via il villaggio dove avremmo dovuto dormire nella
"SElva amazzonica" il tour è rimandato alla settimana seguente saltano tutti i piani di
viaggio...ma non ci diamo per vinti prendiamo un aereo con partenza ad elastico e raggiungiamo
lo estado de Sucre costa est con i suoi parchi nazionali costieri direzione Rio Caribe e la
playa Medina di cui abbiamo sentito parlare tanto bene...L'organizzazione di Daniela continua a
dare i suoi frutti e lo stupefacente è che ci permette di risparmiare (stupefacente perchè in
genere gli italiani all'estero rifilano sempre dei grossi pacchi) ci vengono a prendere
all'aeroporto una ragazza con suo marito e ci scortano a Rio caribe...Daniela è più premurosa di
mia madre vuole che ci teniamo in contatto con lei è preoccupata ci ha più volte descritto un
paese violento...pericoloso...soprattutto nella sua capitale...ci ha più volte messo in guardia
da tutto e tutti anche lei sa che come quasi tutti gli italiani in venezuela diverremo parte
della grande tribù dei nasi forati...ma il mio spagnolo migliora a vista d'occhio "entiendo
todos e ablo muy bien...un poquito eh,eh"...non siamo sprovveduti... Lei ci parla di Chavez di
come sia odiato dalla maggioranza, della sua pazzia pare abbia speso cifre assurde in vestiti ed
acquistato due aerei personali che rivaleggiano col mezzo di Mr. President l'Air force
one...insomma sto Chavez si è messo contro i ricchi del paese ma è il classico dittatore
sudamericano Loco come tutti i politici...
Prima sera a Rio Caribe, costo della vita vicino allo zero, conosciamo Massimiliano un ragazzo
italiano che divide il suo lavoro tra Caracas e questo paesino, lavora per una associazione
umanitaria italiana che porta avanti un progetto finanziato dal nostro stato in particolare
un'azienda per la produzione del cacao che lui gestisce...parliamo molto si è fatto tre mesi in
Albania e quattro in Kossovo adesso sono sei mesi che è in Venezuela mi parla di questo paese
delle sue contraddizioni, della sìtuazione politica e sociale, delle sue donne con quello
sguardo incredibile che abbiamo definito da "cerbiatte...però vogliose", mi parla del DElta
dell'orinoco dicendomi che non è il momento favorevole per vedere gli animali in quella zona e
che invece da Mèrida una città sulle ande sospesa a 1800 metri di altezza c'è la possibilità di
fare una escursione a circa 120 dollari tre notti e quattro giorni scavalcando il "nevado" con
una jeep fino a raggiungere il livello del mare facendo rafting, dormendo nei villaggi indio (in
amaca naturalmente) con guide esperte con la possibilità quasi sicura di vedere anaconde e
caimani da molto vicino...prendo nota... poi abbiamo continuato a ridere ed a bere, ci parla
di Caracas raccomandandoci di farci un fine settimana così fissiamo di trovarci là ...anche lui
è laureato in scienze politiche e non ha particolari esperienze di gestione ma i suoi capi sono
soddisfatti la cosa mi affascina non poco vedremo...
Così insieme beviamo fino a far notte...Rio Caribe è deserta un unico "locale" presente vi
entriamo...ci siamo solo noi...tutta la gente è ad una festa paesana a qualche km ci imbarchiamo
su un taxi improvvisato insieme ad un musicista venezuelano con il suo sassofono parliamo delle
opere di Puccini e di Verdi da grandi esperti ma ne io ne lui sappiamo granchè e mi viene in
mente una frase di un mio amico inglese "voi latini siete dei grandi fanfaroni" eh,eh forse
aveva ragione... facciamo il nostro ingresso trionfale...l'ambiente è in una buia campagna,
recintato dobbiamo pagare un biglietto...al suo esterno chi non può o non vuole pagare si
riunisce beve e balla mi guardo intorno siamo gli unici bianchi ed a differenza della
spettacolare bellezza delle donne gli uomini hanno dei ghigni da mettere i brividi...entriamo
mentre un complesso suona salsa paesana...non uno straniero presente mi viene in mente un gioco
della settimana enigmistica "scova l'intruso" lo dico agli altri ridiamo e sciogliamo la
tensione...dolci sguardi ci incontrano le venezuelane sono veramente spettacolari ma qui non
siamo in brasile bisogna darsi da fare...nonostante tutto però gli sguardi degli uomini
continuano a metterci a disagio...Massi ed Emilio vanno a prendere da bere io e MAtteo ci
avviciniamo al palco e studiamo i balli dovremo imparare a ballare il salsa e il merengue...si
fa incontro un bassino tarchiatotto dal fare minaccioso completamente ubriaco "ehi gringos!!"
(gli americani qui non li possono vedere) mi giro "No gringo...nos otros no
gringo...italiano..." "ah italiano amigo viene viene..." comincia a presentarci gente e
inondarci di whisky e non solo..."io Chefe" che in pratica sarebbe il boss del posto...ci
attacca una pezza insostenibile e più tardi vuole accompagnarci alla posada non abbiamo un
passaggio e taxi non esistono quindi lui chiama due ceffi che ci montano su un furgoncino mentre
Massimiliano va via con il suo scooterino scassato giustamente lui lì ci lavora e non vuole
avere guai... ci diamo appuntamento in Piazza Bolivar (ogni città o paese del venezuela ha una
piazza Bolivar) ci arriveremo, mah???...chiaramente gli diciamo che stiamo ad un'altra posada la
prudenza non è mai troppa. El Chefe continua a regalarci di tutto e con i suoi racconti in cui
ogni tre parole dice pistola o fucile...sembra il solito fanfarone briaco che si vuol fare
grande agli occhi dei turisti...così quando il giorno dopo lo incontriamo nella piazza del paese
seduto fuori di casa, stavolta lucido, parliamo un po' canzonandolo anche un po’ sulle sue
condizioni della sera precedente...lui ci presenta la moglie e la bimba beviamo una birra fuori
di casa sua...lui ci spiega che fa avanti indietro con il motoscafo da Trinidad Tobago è da lì
che la coca entra in venezuela pare che i confini con la colombia siano ben sorvegliati...penso
tra me mah!!! sarà un'altra cavolata...ma non è proprio così due individui in motorino si
fermano davanti a noi...uno scende si avvicina al nostro ospite e gli chiede di fornirgli una
pistola...sgomento..." adesso non posso torna domattina..." arisgomento "ah adesso andiamo a
farci una doccia ciao Chefe ci si vede..." Una cosa del Venezuela non molto carina è proprio
questa molte pistole in giro e un'impunità molto alta ho visto personalmente una ragazza mettere
in riga dei poliziotti e farli girare al largo dalla piazza de Rio Caribe...in realtà noi non
abbiamo mai avuto problemi certo è indubbio "che dobbiamo stare all'occhio ".
Playa Medina in compenso è meravigliosa ci arriviamo in barca e lo spettacolo è stupendo una
tranquilla insenatura una spiaggia bianchissima in cui le palme la fanno da padrona regalando
quell'ombra ristoratrice che ti permette di godere di una splendida giornata di mare...il giorno
dopo ci torniamo io e Matteo in compagnia di due raggazze svizzere che si girano da sole la
parte est del venezuela in pulman giù giù fino alla Savana mah??? aspetto con ansia loro notizie
sono un po' troppo appariscenti per girare da sole come non tardai ad averne prova la sera
successiva quando proprio per la loro compagnia me la vidi brutta...infatti da che mondo e mondo
se è vero che la donna rischia la violenza sessuale l'uomo prima le prende poi non si sa cmq il
loro arrivo a Rio Caribe ci fece spostare il Ritorno a Margarita avevamo ancora un giorno prima
dell'escursione sul Delta dell'Orinoco e valeva la pena di restare...eccome se ne valeva la
pena...stavolta la barca che ci venne a prendere a Playa Medina ci regalò uno spettacolo
supplementare: a bordo vi erano due sub + il conducente un vecchio rugoso marinaio... sul fondo
della barchetta a motore una gigantesca razza di circa 70 chili ed altri strani pesci...Matteo
non può vedere neanche i gamberoni...così sbianca il viaggio di ritorno sarà una risata continua
in cui i nostri amici non mancheranno di fare una sosta dopo aver avvistato un'altra razza e
pescata in diretta...mentre il mio amico faceva l'autostop ad un'altra barca che passava...eh,eh
impagabile...
Torniamo a Margarita l'escursione è spostata di un altro giorno rimpiangiamo di non essere
rimasti ancora a Rio Caribe poi la partenza ore 6 con la SASCA airline composta da due deliziosi
aerei da 14 posti...Prima tappa un avamposto militare sul delta dell'orinoco poi ci addentriamo
su un potente motoscafo e per circa un'ora e mezzo risaliamo il secondo fiume più grande
dell'amazzonia tra una vegetazione lussureggiante e piccoli villaggi indios che sbucano come
d'incanto dalla selva...prima sorpresa: esistono i delfini di fiume mai saputa sta cosa eppure
di animali ho una buona cultura tanto da rivaleggiare con la nostra guida (un giovane tedesco)
sul tipo di fauna presente nella selva...poi giungiamo al villaggio nella foresta il tempo di
vestirsi adeguatamente poi breve viaggio su canoa della serie se una casca in acqua ci caschiamo
tutti. I bordi della canoa rasentano la supeficie del fiume mi impossesso di una pagaia e
scivoliamo dolcemente nell'oscurita costellata da verdi arcate fatte di colonne in legno
dall'aspetto bizzarro...l'acqua è alta...siamo nella stagione delle pioggie comincio a
sospettare che non siano le condizioni ideali per vedere i Caimani amanti del sole e delle zone
più secche...
Il pomeriggio, forniti di stivali, penetriamo nella Selva ne rispettiamo il silenzio...immergo
lo sguardo in quel labirinto verde mentre seguo la fila del nostro gruppo guidata da un indio
Warrao (gli indio che abitano quella parte di selva) capisco che non riuscirei mai ad
orizzontarmi in quell'ambiente...poi lo spirito prende il sopravvento ci aggrappiamo alle liane
imitando goffamente tarzan...poi un mio amico rimane imprigionato con uno stivale nella melma,
solleva il piede ma lo stivale rimane piantato e lui finisce sdraiato e scalzo nella pozza...ho
avuto le lacrime agli occhi per un'ora....la marcia si fa adesso più dura beviamo da un
tronco...se penso che poi dovremmo tornare indietro...poi la guida si ferma ma...cavolo siamo
tornati alla barca...abbiamo girato intorno e neanche me ne sono accorto veramente un'ottima
prova d'orientamento...eh,eh...Adesso tutti in barca raggiungiamo un villaggio indiocioè
villaggio diciamo una palafitta sul fiume dove un nucleo di circa 10-15 indio vive insieme a
maiali ed oche ci cominciano a mostrare prodotti d'artigianato improbabili...ma l'amaca fatta
con le fibre delle foglie di palma è veramente bella la compro...alcuni si fanno foto con lo
sfondo degli indio li guardo e mi entra una tristezza infinita ma guarda questi sembra che si
facciano una foto davanti ad un monumento in pietra ma cavolo...ci intratteniamo con una bimba
dagli occhi bellissimi...aspetto che tutti siano tornati in barca poi la prendo in collo mi
siedo mentre gli altri bimbi ci circondano sorrido felice per quello spontaneo abbraccio... ci
fanno una foto e sorrido ancora pensando che sarà un bel ricordo... Saluto... poi di nuovo in
barca si va a pesca di piranha...credevo fosse facile prenderne uno una canna di bambu, un
filaccio, un 'improbabile amo e un pezzo di pollo puzzolente...si smuove la superficie del fiume
con la canna come per simulare la presenza di un volatile in difficoltà...eccolo lo tiro fuori
ma mi si slama e ricasca in acqua parte libero un ringraziamento a nostro signore in puro slang
fiorentino...l'unico a pescarne uno è Matteo che mai ha preso una canna in mano solita fortuna
dei principianti...una dentatura invidiabile devo dire poi nient'altro...percorriamo alcune
decine di metri e rientriamo nel braccio principale qui la guida ci dice che chi vuole può fare
il bagno?????? Ma come abbiamo pescato un piranha 10 metri più in là e qui ci dici di fare il
bagno?
Pare che durante la stagione delle pioggie con il fiume così grosso questi pesci abbiano cibo in
abbondanza e si ritrovano dispersi un po' per tutto il corso del fiume, così non costituiscono
un pericolo a meno che uno non perda sangue in maniera copiosa da una qualche ferita...invece
verso marzo la stagione secca le acque del rio si ritirano formando grandi e piccole lagune in
cui i piranha rimangono imprigionati...in queste lagune si formano branchi che la scarsità del
cibo rende voracissimi tanto da poter veramente spolpare un pezzo di carne con l'osso in pochi
secondi...i contadini che devono attraversare questi specchi d'acqua col bestiame sacrificano la
vacca più grassa e mentre questa viene divorata fanno passare le altre vacche... Cmq nessuno ha
fatto il bagno...pernottamento ed a letto presto perchè alle cinque di mattina tutti in piedi si
parte pe Canaima un paradiso così descrittomi successiamente da una mia amica di Caracas:
"Si percorre per circa un'ora la selva è una faticaccia ma poi si riesce a guadagnare il Salto
Angell (questo Angell era un pilota che precipitando con l'aereo nel Canyon du diablo ha
scoperto per primo la cascata più alta del mondo ma non solo perchè è riuscito a sopravvivere
nella selva ed a salvare la buccia dopo una notevole scarpinata veramente un grande) da lì si
cammina per un'altra ora ed improvviso ti si apre agli occhi una emozione difficilmente
descriìvibile...una laguna di acqua limpida circondata da numerose cascate...ti immergi in
quella meravigliosa freschezza poi con la canoa risali la laguna fino ad un'altro gruppo di
cascate che puoi percorrere al suo interno..." insomma posto da brividi...(ma la sfortuna o le
fatture di qualche stregazza) è sempre in agguato...a circa 20 minuti dal nostro obbiettivo dopo
che avevamo sorvolato l'invaso artificiale più grande del mondo...il nostro aereo compie una
virata improvvisa ed atterra su una ruota su una pista per me apparsa dal nulla mentre una
signora spagnola con le mani nei capelli comincia a dire: "...non avete visto...non avete visto"
...no, non abbiamo visto...
l'altro aereo della compagnia si era schiantato al suolo...dopo aver perso i motori a circa
5.000 metri d'altezza ha planato fino alla pista in questione mancando però l'atterraggio perchè
arrivati troppo alti così si è schiantato su un albero...
il nostro aereo viene messo a disposizione per trasportare eventuali feriti...la signora dice di
aver visto l'aereo in pezzi ma nessun fumo si nota all'orizzonte...l'aereo non è esploso e non è
morto nessuno...solo i piloti sono gravi ma verranno dichiarati fuori pericolo già il giorno
successivo... così niente Canaima ed altri giorni a margarita aspettando il rimborso dei
soldi...tutti i piani saltano definitivamente e due settimane se ne sono andate alla velocità
del lampo...Dobbiamo guadagnare un po' di tempo niente pulman quindi, niente percorso a tappe
per visitare l'ovest...prendiamo un 'aereo anzi due e puntiamo diritti verso Mérida e verso le
Ande...Merida è dolcissima appollaiata a 1800 metri è una città universitaria, cavolo l'avrei
fatta veramente volentieri l'università qui, l'escursione di quattro giorni non è possibile in
tempi brevi optiamo per altro: il teleferico , la strada di Paramo verso la Laguna negra che
raggiungiamo a cavallo...mia prima volta a cavallo ma questi cavallini vanno avanti da soli
anche per gli impervi sentieri di montagna il mio unico problema sembra essere quello di
rimanere in sella...altra giornata ricca di risate..., poi il Picco de Aguila qusi 3000 metri
comincia a fare freschino... qui a farla da padroni sono i Condor simbolo di libertà presente in
quasi tutti gli stemmi delle nazioni andine...in questa zona erano estinti e solo grazie ad un
parco americano che diverse coppie di questo superbo mangiatore di carogne sono state rispedite
e reinserite nel loro habitat naturale (alle volte anche gli americani servono)...qui il condor
ha una funzione sacra credo di psicopompo cioè di colui che permette il passaggio al mondo dei
morti ma non ricordo bene...oppure che permette allo spirito di librarsi nel cielo...insomma
qualcosa del genere...Il giorno dopo passiamo da Rosa nostra nuova simpaticissima organizzatrice
tra battute e sorrisi intratteniamo mezzo aeroporto di merida è lì che ha la sua piccola
agenzia...intanto sfoglio un album di foto con le varie escursioni vedo alcuni ragazzi
imbrigliati in un parapendio la dicitura sotto la foto dice:"Sierra Negra 250 metri di altezza
uno tra i primi dieci siti al mondo per il parapendio"...pazza idea...lo facciamo...
Il giorno dopo una possente jeep viene a prenderci alla posada se il tempo regge possiamo
lanciarci...partiamo con lo stereo altissimo sono tranquillo, Matteo un po' meno nessuno di noi
a mai fatto niente del genere ma imbracati come passeggeri non dovremmo avere problemi...certo
visto la sfiga che ci perseguita forse non è una buona idea...poi ci fermiamo a prendere i
"paracaduti" si avvicina uno in carrozzina capisco che è uno di questi ragazzi...ehm atterraggio
sbagliato mi sa...gloommm....poi la jeep s'inerpica per una strada, cioè definirla strada forse
è un po' troppo, fino a raggiungere la vetta non c'è molto vento ma la cosa è fattibile anche se
minaccia pioggia ma dobbiamo andare subito : casco, imbracatura, sorso di rum, indicazioni: non
fermarti, non saltare, continua solo a correre e quando te lo dico mettiti a sedere...alla
faccia della spiegazione...altro sorso di rum e via...la corsa fa alzare il parapendio che
subito offre una certa resistenza non è proprio un salto nel vuoto come con il paracadute...ma
wooowwww sono in cielo uuuuuuuuuuuuuu...la discesa è dolce per la scarsita del vento il mio
accompagnatore disegna traiettorie tranquille e ci spostiamo placidamente fino a che non
tocchiamo terra dopo credo una ventina di minuti 250 metri più sotto...wow...alzo gli occhi al
cielo Matteo è già partito ma il suo accompagnatore è loco come mi dice il mio vedrai che gli
inventa qualcosa: infatti lo vedo disegnare tre cerchi in cielo scendendo così più
rapidamente....il mio amico a terra è bianco come la maglietta che indossa eh,eh,eh...
Lasciamo Merida con un autentico comitato di arrivederci(perchè presto ci torno) mai visto una
cosa così calorosa...è sabato e siamo a Caracas...
La piazza in cui abbiamo l'albergo ospita un dibattito dell'opposizione tutte le sere da quel
palco udiremo un discorso, il fermento politico è palpabile mercoledì ci sarà una raccolta di
firme per attivare il referendum sulla deposizione di Chavez qualcuno dice che ci sarà molta
tensione altri dicono che sarà una festa, noi Martedì andiamo via e non avremo
sorprese...Massimiliano viene a prenderci in Hotel e riuscito a sbarazzarsi dell'ambasciatore
italiano la cosa non mi fa altro che piacere...
Rapida lezione di salsa e poi a ballare va bè un salsa italiano quasi una "pomarola" però la
buona volontà è sempre apprezzata..."El mio corpo serca el mar in Venezuela.." una voce
dolcissima mi giro...ne sono ancora dolcemente rapito...sono quasi le cinque di mattina torno da
solo in albergo gli altri saranno già la'...bo'... non sembra la città violenta che mi hanno
descritto ma il taxi non si è fermato a nessun semaforo rosso ne chiedo ingenuamente il perchè:
"Nessuno qui si ferma col rosso la notte perchè ti puntano una pistola e ti rubano la
macchina"...ah bene...come già mi aveva spiegato Massimiliano ci sono due quartieri sicuri la
sera che sono La Mercedes e La Castillana, altri in cui puoi girare tranquillamente ma solo di
giorno e comunque sempre con pochi soldi che all'occorrenza puoi dare senza alcun rimpianto...
Quelli con le macchine rischiano di essere prelevati e lasciati a piedi in una favellas e da li
uscirne interi o vergini poi è roba dura...Le giornate a Caracas passano splendidamente poi
altra sorpresa dietro l'angolo è Lunedì domani avremo il volo di ritorno, oggi di prima mattina
ci attende il paradiso caraibico di Los Roques stavolta vista l'inaffidabilità
dell'organizzazione venezuelana non abbiamo fissato niente per non rimanere legati come era
stato per l'altra escursione...è andata bene da Caracas un full day tutto incluso compreso la
barca per la barriera corallina 80 dollari che col cambio favorevole scendono quasi a 60...è
andata male il babbeo del portiere ha fatto casino con le date...anche Los Roques sfuma...Me ne
vado con l'amarezza in bocca per non aver potuto fare quello che avrei voluto...Ho speso un po'
di più degli altri anni 5 milioni per 22 giorni però non sono poi molti considerando che 2
milioni costava il viaggio, che la prima volta che visiti un paese pagando solo il biglietto
dell'aereo hai sempre imprevisti ed esperienze da fare, che abbiamo preso circa una decina di
aerei interni,visto il costo delle escursioni, e che naturalmente non ci siamo fatti mancare
niente...ma mi rimane negli occhi un paese meraviglioso e la voglia di tornare per vedere ciò
che non ho visto e fare ciò che non ho fatto...e presto farò.
"El mi cuerpo serca el mar en venezuela..."
. -
Tesla.
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sei stato in America Latina... mitico! . -
galoran.
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Sulle strade della Spagna
Giovedì 5 agosto 2004 ore...be' non credo che le ore abbiano importanza, l'importante è che la
strada si è messa in movimento ed io ci viaggio sopra...alla fine sono partito.
Come previsto nessuno mi ha potuto seguire...ma io non potevo proprio stare fermo quindi sono
partito ugualmente solitario come forse ultimamente capita un po' troppo spesso...ma credo sia
nella logica degli anni che passano e dei problemi che crescono ed allontanano sempre di più le
persone vicine...Quindi senza alcun pensiero via rombante con la mia Honda CBF 500 nuova nuova, un giocattolino a dire di molti ma sulla strada la piccola si comporta più che bene ed io ne sono veramente fiero.
Dotazione: due borsoni laterali rigidi + borsa contenente tenda ben fissata da tiranti...e
ievvaiiiii...
Sensazioni subito positive per essere un neofita della moto mi sento a mio agio poi l'avventura
chiama e per ora questo è ancora la cosa più importante per me quello che riesce a placare
l'urlo indigesto delle mie insoddisfazioni...sarebbe bello riuscire a registrare i pensieri e le
sensazioni nel momento stesso in cui le provi...ora mentre la strada passa sotto le mie ruote
sono un vulcano di idee le parole fluiscono nitide e scorrevoli nei miei pensieri... già spesso
siamo dei grandi scrittori quando non abbiamo la penna in mano.
La meta è ancora lontana l'Andalucia mi aspetta:Cordoba, Siviglia e sopratutto Granada ai piedi
della mitica Sierra Nevada.
Indispensabile acquazzone sulla costa azzurra...prima o poi ogni buon motociclista deve beccarne
uno ma sarà meglio fermarsi...
il battesimo dell'acqua è avvenuto ora devo battezzare la moto...già non dovrebbe essere così
difficile: è nera e splendida...sicuramente femmina...mumble...mumble...la mia perla...si! sarà
la perla nera come la nave pirata di John Sparrow...ricordo che il pirata dondolante affermava
con occhi scintillanti che in fondo "... quello che la Perla Nera è in reltà.. è LIBERTA'" ed in
qualche modo le parole di John possono valere anche per me.... alla faccia di chi ha smesso di sognare.
6 agosto...venerdì
Riparto scavalcando di getto Marsiglia e scappo verso la Spagna.
Va tutto liscio come l'olio...ma sull'olio si scivola anche...
Passo la frontiera inneggiando inspiegabilmente al "Che" il suo volto
appare da sotto il mio giubbotto ed io intono canzoni a lui dedicate...finalmente potrò fare un
pieno di benzina a risparmio...ma l'olio rimane in agguato...entro nel primo autogrill alzo la
visiera al casco e vedo un oggetto non identificato farmisi incontro a grande velocità...la
bastarda centra gli occhiali rimane incastrata e punge sotto l'occhio destro...ahio …
dolores...cominciano una serie di inni a nostro signore che non c'entra nulla ma che è comunque
responsabile della creazione...ehm...cmq...dolores...riesco a controllare la moto ma frizza
dannatamente lancio gli occhiali da sole...sento bruciare e spero non sia l'occhio
intanto...CRACk...un tir riduce gli occhiali ad una scultura moderna. AMEN.
La via del bushido è irta di ostacoli...mantengo la calma ma gli inni a nostro signore
riecheggiano nell'autogrill...poi scatta l'istinto McGiver o come si scrive ed un'applicazione
di Lipton Ice tea congelato riesce a limitare il gonfiore. Riparto dopo quasi un'ora raggiungo
Gerona e la Costa Brava a Tossa de Mar. Sauna per montare la tenda e mi tuffo e tutto svanisce
in un gaio e lieto bagno in uno splendido mare....Morale delle truppe sempre alto signore...dopo
tutto al posto degli occhiali potevo esserci io...Cornoni doverosi...
7 Agosto sabato
Il sole rischiara presto il sonno del campeggiatore. Sento un netto gonfiore all'occhio destro
il ritrovo McGiver fa meno riuscita al mattino...la piazzola arde...ma
cazz..formica...formiche...migliaia di formiche, la tenda è invasa sembra che gli insetti
spagnoli si siano coalizzati contro di me...poi ricordo la busta con prosciutto e sottilette
l'errore della dimenticanza...va be' come ho già detto la via del bushido è irta di
ostacoli...smantello il tutto e riparto destinazione Valencia...
Mi hanno detto degli amici che Valencia la sera è una vera tristezza, tranne il periodo della
fiesta s'intende ma qui credo che sia fiesta la settimana di pasqua. Vedremo. Intanto constato
come la lingua ufficiale nel centro di Valencia sia ancora un volta l'italiano...ma quanti cazzo
siamo...anche se non è la prima volta che vengo da queste parti (fortunatamente non sempre
d'agosto) mi stupisce sempre vedere come la spagna d'agosto sia una vera e propria colonia
italiana...spunta la Tristessa ma il morale delle truppe rimane alto...
8-9 agosto
Benidorm, costa blanca, mare, sole,...molto sole, un po' di sana vita notturna, relax...
10 agosto
partenza di buon ora cioè le 10.30 non sono mai stato un mattiniero.
Sosta ad Alicante per visitare la fortezza di Santa Barbara...arrivo ad un'ora improponibile per
visitare una fortezza che domina una città dal clima africano...ma è proprio in quest'ora tra
nel tremore della calura che l'atmosfera appare più vera .
Bocadiglio jamon serrano y queso e partenza per la Sierra....
Ancora una volta l'atmosfera ristora il viaggiatore...il panorama uniforme è spezzato da brulle
collinette di roccia antica corrose e violentate in ardite forme da millenni di forti venti.
Gli autogrill hanno un sapore africano, scarni, essenziali, polverosi...poi la strada comincia a
salire si raggiungono i 1300 metri e le brulle vallate lasciano posto ad un clima montano. In
queste zone sono stati girati alcuni capolavori di Sergio Leone sento riecheggiare nella mente
le mitiche note: aaaaah uauaua, aaaaah uauaua,aaaaah uauauauah...mi sento un po' CLint Eastwood
ma vado un po' più veloce e poi..e poi...Granada.
Il centro di Granada la notte è un incrocio di viuzze scivolose per le pietre levigate
dall'usura del tempo non manco di deliziare il pubblico con un paio di sgummate fantozziane
dalla pronta ripresa ma dal comico effetto...Strette botteghe dal sapore orientale mi fanno da
contorno...
Granada di giorno è invece soprattutto l'Al-Hambra cittadella fortificata di provenienza moresca
perfettamente arrivata a noi dai secoli passati con i suoi giardini ricchi di fiori ed acqua
zampillante, scrosciante o semplicemente stagnante...con i suoi palazzi riccamente ornati nella
classica architettura moresca fatta di arabeschi colorati e oro, molto oro...splendida e
affollata...dai suoi percorsi vedo la città, i monti vicini... un po' ricordano Mèrida in
venezuela solo che li si parla di altre altezze...
Passo alcune notti in questa deliziosa città naturalmente in campeggio...viaggiare da soli è
molto dispendioso...Ricevo un messaggio dalle Canarie mi invitano a passare ferragosto a Gran
Canaria potrei andare a Cordoba e da lì raggiungere Cadice per l'imbarco...ma saputo che ci
vogliono quasi 48 ore di traghetto rinuncio all'idea...
Questo però mi invoglia a rivedere i miei piani in fondo Madrid non l'ho mai vista e si trova a
"soli 500 km da qui" poi vicino a Madrid c'è Toledo...si ho deciso Castilla arrivo!
In fondo è proprio questo il bello del viaggio puoi cambiare destinazione quando vuoi senza
rendere conto a nessuno se non a te stesso.
13 agosto Madrid
La capitale mi accoglie con i suoi enormi viali ben alberati molto verde e molta pulizia e
soprattutto con la sua vita sorprendentemente economica per una capitale europea. A dir la
verità l'impressione di massima è di una città nel complesso piuttosto moderna devo dire che
Parigi e Praga mi sono piaciute di più ma credo che in fondo ci siano pochi posti al mondo con
l'atmosfera di queste due città che uniscono alla grandezza la sensazione di essere sospesi nel
tempo...o almeno a me fanno questo effetto. Visito il Prado e mi perdo tra le opere e
soprattutto tra gli innumerevoli saloni un labirinto mostruoso fatto di Goya, El Greco,
Velazquez, da un enorme numero di opere di nostri conterranei tra cui soprattutto Tiziano e
qualche Caravaggio un quantitativo di immagini immenso ed alla fine asfissiante e non mi vergogno a dire di
aver avuto un vero sussulto quando ho trovato il bagno...Poi il palazzo reale di cui non mi
attraevano particolarmente gli agi e le magnificenze della casata reale quanto l'armeria, una
delle più complete e curate al mondo. Era infatti uso nelle casate reali che i voluminosi costi
delle cerimonie funebri dei re fossero finanziate dalla vendita delle proprie armi e armature
varie...ma fu un re di cui non ricordo il nome credo il padre di Carlo V a stabilire che la
collezione di armi dovesse passare al figlio senza essere smembrata per testamento questa
collezione giunge fino a noi e contiene naturalmente anche gli armamenti regalati dai sovrani di
ogni parte del mondo...purtroppo alcuni dei pezzi migliori come le armature dei Samurai andarono
distrutte in un incendio e solo pochi brandelli se ne sono salvati...cmq veramente valida.
Nonostante tutto Madrid la sera non sembra offrire un granchè di vita...ma svoltato l'angolo mi rendo conto che non è così, e musica quella che odono le mie orecchie ed è indiscutibilmente odore di salsicce quello che sniffo nell’aria...c'è la festa dei patroni i santi Cayetano, Lorenzo e la
santissima nostra signora de Paloma...è fiesta.
16 agosto dopo aver visitato Toledo
riparto sulla via del ritorno per l'ultima tappa spagnola. Una città che mi accingo a visitare
per la quinta volta...una città moderna il cui stesso simbolo la Sagrada famiglia appare tanto
moderna da sembrare quasi fatta di plastica...ma Barcellona ha qualcosa d'altro un'atmosfera
gioiosa pulsante di vita e di movimento...qualcosa che ti coinvolge e ti trasporta su altri
continenti altri ritmi di vita...E' un po' il sunto di quello che invidio alla Spagna ed agli
spagnoli...voglio dire non è certo la terra visto che l'Italia è bellissima...è in parte il
fatto che ancora la Spagna per noi italiani rimane una meta meno dispendiosa...ma la differenza
la fa la mentalità della gente. Gli spagnoli danno ancora un gran valore al tempo libero lo
sanno apprezzare si fanno meno inguaiare dalla tensione lavorativa che invece ci stritola nella
nostra frenesia...c'è più tolleranza per il divertimento e questo a portato al verificarsi di
feste spettacolari...e quando in spagna è fiesta è fiesta per tutti dai 10 anni fino agli 80
nessuno si lamenta del casino sa che in quei giorni c'è la festa e se alle sei di mattina le
casse continuano a buttare musica a tutto volume è normale perchè è fiesta...la gente si alza
più tardi fa una pausa più lunga por el calor a pranzo e la sera cena tardissimo in modo da
godersi per intero la giornata...insomma sono rimasti ancora dei veri e propri latini
mediterranei cosa che noi stiamo perdendo a forza di voler rincorrere l'america ed i suoi ritmi
nordici in tutti i modi...e soprattutto le feste trasudano divertimento e gioia e nonostante
l'alcool e la droga scorrano a fiumi la cosa rimane sempre ben incanalata nei binari del
divertimento cosa che in Italia purtroppo spesso non è... Ecco, a Barcellona è come se questa
sensazione di festa non sia limitata solo a pochi giorni come in altre città ma permanga sempre.
Rimane chiaro che queste sono le mie sensazioni probabilmente non sarà per tutti così ed il tempo sicuramente è destinato a mutare le cose, certo la Spagna è ben diversa da come l’avevo incontrata più di dieci anni fa, ma per ora il mio giudizio è ancora positivo e
passando dalla Ramblas al Porto Olimpico...è movida caballeros. Mi stabilisco in un campeggio
sul mare a 10 km da Barcellona...non mi manca proprio niente...
Qui finisco ripartendo il 20 agosto alle 11.00 del mattino mi sento in forma e faccio tutto il
percorso di un fiato maledicendo la maledetta autostrada oscena da ventimiglia fino ad un
centinaio di km dopo Genova...dodici ore dopo entro a Firenze
sono passati 16 gg, 5000 km, e quasi 1400 euro da quando sono partito e per quanto ci si possa
divertire a viaggiare da soli sono molto contento...quindi viva la Spagna e le spagnole
naturalmente anzi anche le francesi...un pernacchione alle italiane soprattutto le
fiorentine...anche se tutti sanno che la saggezza popolare recita :
“Donne e buoi dei paesi tuoi” e “Chi disprezza compra.”
eh, eh
prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
. -
Tesla.
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CITAZIONE (galoran @ 22/5/2006, 16:18)La meta è ancora lontana l'Andalucia mi aspetta:Cordoba, Siviglia e sopratutto Granada
le ho viste tutte e tre l'estate scorsa! uno dei viaggi più belli che ho fatto! SPETTACOLO!CITAZIONEGranada di giorno è invece soprattutto l'Al-Hambra cittadella fortificata di provenienza moresca
perfettamente arrivata a noi dai secoli passati con i suoi giardini ricchi di fiori ed acqua
zampillante, scrosciante o semplicemente stagnante...con i suoi palazzi riccamente ornati nella
classica architettura moresca fatta di arabeschi colorati e oro, molto oro...splendida e
affollata...dai suoi percorsi vedo la città, i monti vicini...
sono senza parole... mi è venuta nostalgia della spagna...
ma alla fine siviglia l'hai vista?. -
jk1479.
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@galoran: mi piace un sacco il tuo modo di scrivere,attendo impaziente i resoconti delle altre tue avventure. . -
galoran.
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no Tes a Siviglia poi n on sono andato per motivi di tempo ho cambiato itinerario e sono andato
a Madrid anche perchè dovevo essere a Barcellona per una certa data.CITAZIONE (jk1479 @ 22/5/2006, 20:24)@galoran: mi piace un sacco il tuo modo di scrivere,attendo impaziente i resoconti delle altre tue avventure.
grazie jk avrei molti altri viaggi da raccontare alcuni però sono su carta e non so se trovo il tempo di trascriverli
Scozia, Galles, Brazil por el Carneval, la splendida Thai, il grande Tour che ho fatto anno scorso...spero di accontentarti
un beso. -
jk1479.
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aspetterò, ne vale la pena. . -
ReiAsaka.
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galoran.. mi porti in viaggio con te? .