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Questo l'ho scritto adesso...così...diciamo che....bho? Sentite, se vi piace bene, altrimenti pace....per me ha un significato legato ad un mio stato d'animo...ma non deve averlo, per forza, anche per voi! 
La levata del guerriero
Mi guardo attorno e vedo solo buio, una tenebra fitta e densa, impenetrabile tanto allo sguardo quanto al corpo. La battaglia mi ha stremato, ogni fibra del mio essere desidera la pace, il riposo che arriverà solo con la morte. Lentamente si abbassa il braccio e cade pesantemente a terra lo scudo che tante volte mi ha salvato la vita, ammaccato, scolorito, sporco, ma ancora intero. Un gesto di rabbia e disperazione e la spada che tanti nemici ha falciato guidata dalla mia mano ferma e sicura, ancora lorda di sangue e paura, giace inerme e scheggiata, conficcata nel suolo. Cedono le gambe e crolla il mio corpo sulle ginocchia, le mani spremono il fango e si incurvano le spalle vinte dal peso della sconfitta che mi spinge giù la testa. L’apatia e la morte si tengono per mano danzandomi attorno e più volte mi invitano ad unirmi al loro ballo. L’idea non mi spaventa, ma anzi, mi tranquillizza ed invece di scacciarla la accarezzo e mi lascio cullare dalla dolcezza di tale pensiero. Non si perde la lotta quando il nemico è più forte, ma quando ci abbandona anche la speranza e ci arrendiamo all’inganno che ciò che accadrà sarà inevitabile. Dunque mi arrendo e mi preparo all’ultimo gesto, sconsiderato forse, che mi donerà la pace tanto agognata, niente più fatica, niente più dolore, niente più lotta. Ancora una volta, l’ultima, percorro l’oscurità con lo sguardo, lentamente il mio braccio si allunga ad impugnare la spada. Lunghi istanti scorrono sul mio viso assieme al sudore e alle lacrime rigando il sangue rappreso e la polvere incrostata. Rialzo la testa, gli occhi fissi su un punto lontano, raddrizzo la schiena, allargo le spalle. Per un attimo trema la mia mano, poi afferro anche lo scudo e con un leggero sforzo mi rimetto in piedi, lontano nella tenebra brilla una luce, fioca, tremula, ma viva. Sarà soltanto un’altra illusione? Lo scoprirò quando l’avrò raggiunta.
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lennysnipes.
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Complimenti, Eindh! E' un brano piuttosto breve, ma denota un'ottima dimestichezza con la lingua di padre Dante (non posso commentare la trama, visto che è risicatissima). A questo punto, a voler essere sincero, sarei molto curioso di leggere qualcosa di più articolato e lungo, magari dotato di dialoghi. E se te lo dico io, che amo parecchio scribacchiare (vedi il mio topic in questa sezione), probabilmente è vero. . -
CarDestroyer.
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Criptico 
. Io l'ho intesa che il guerriero è morto e adesso vede "la luce in fondo al tunnel".
Ci sono un po' troppi aggettivi per un brano così breveCITAZIONEammaccato, scolorito, sporco, ma ancora interoCITAZIONEUn gesto di rabbia e disperazione e la spada che tanti nemici ha falciato guidata dalla mia mano ferma e sicura, ancora lorda di sangue e paura, giace inerme e scheggiata
Così dici senza mostrare
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Si sente che è scritto di getto, una immagine come un dejà-vù che ti congela imponendoti di ricordare qualcosa che non dovrebbe ancora esistere. Se ci lavori sopra potrebbe venir fuori qualcosa di meno estemporaneo .
P.S.
Pensa a me come a un novello Sgarbi, così ti puoi sfogare meglio
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Grazie ad entrambi per l'attenzione ed i commenti!
Come ha giustamente detto Car ho scritto di getto, tra quel che mi passava per la mente e quel che la mano ha scritto ci saranno più o meno tre o quattro parole di differenza.
In realtà è partito per essere una poesia, ma poi l'ho sviluppato in prosa mantenedo però il suo scopo iniziale.
Non avevo intenzione di raccontare un fatto, ma di trasmettere un'emozione e questo spiega l'assenza di trama e di dialoghi ed anche, in parte, l'esuberanza di aggettivi.
Diciamo che ho scritto una poesia in prosa!
Nella mia interpretazione il guerriero prima di compiere il gesto fatale ha scorto una luce in lontananza che gli ha riacceso la speranza donandogli ancora un po' di forza per proseguire.CITAZIONELunghi istanti scorrono sul mio viso assieme al sudore e alle lacrime rigando il sangue rappreso e la polvere incrostata.
è qui che c'è il passaggio tra la disperazione e la nuova speranza.
Purtroppo o per fortuna ci sono un sacco di cose che mi piace fare e scrivere non è mai nei primi posti, questo è il primo "brano" in prosa che ho scritto ed oltre a questo ho solo qualche poesia, scritte allo stesso modo: di getto.
Non ho la pazienza necessaria ad elaborare un testo più articolato oltre a non avere la minima idea di come fare non avendolo mai fatto.
In oltre non riesco a scrivere su commissione, infatti nei temi a scuola son sempre stato una frana!
Grazie ancora, farò tesoro dei consigli in un'eventuale "opera" futura!
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Jake_the_Angel.
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ciao grande guerriero, leggo solo oggi cqs tuo scritto... che nel complesso mi è piaciuto ed ha il pregio di essere breve!
JtA. -
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Grazie JtA!
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Jake_the_Angel.
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ecccolo! prego! .
La levata del guerriero |
