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Mi spiace di non avere l'abilità di Car e Marp (posso chiamarti Marp come tu stesso ti abbrevi alla fine dei tuoi post? 
) nel valutare un racconto dal punto di vista tecnico ed in maniera così meticolosa. Posso solo limitarmi a dire se mi è piaciuto o no!
Dunque: mi è piaciuto, inizialmente devo ammettere che mi hai incuriosito molto, aiutato dal dividere il racconto a puntate, ma la terza ed ultima parte scorre via troppo rapidamente rispetto alle altre due. A me sembra che le tre parti vadano aumentando di scorrevolezza, non dovuta ad una più semplice lettura, ma ad un minor contenuto...sembra quasi che tu avessi fretta di finire. Il finale, poi, è sbrigativo, troppo sbrigativo.
Di tutto il racconto la parte che mi ha coinvolto di più è questa:CITAZIONE"Stanno arrivando...sono dappertutto!"
"Sono attratti da lui, capitano...lasciamolo qui! E' spacciato comunque..."
"Portatelo a bordo, idioti! E' fondamentale tenerlo in vita fino a quando ci avrà detto tutto. E' l'unico sopravvissuto, l'unico ad aver visto cosa è accaduto fin dall'inizio..."
"Capitano, il guardiamarina Ferri sta male. Sta bollendo dalla febbre..."
"Abbattilo, per l'amor di Dio, abbattilo..."
Perchè?
Perchè ci sono dei dialoghi. Sicuramente l'assenza di dialogo rende più l'idea di solitudine del protagonista, come mi hai spiegato tu, ma mi da l'impressione di stare a guardare un film muto, senza neanche l'aiuto delle immagini, dato che quelle le devo mettere io leggendo il racconto. L'assenza di dialoghi mi impedisce di calarmi nel personaggio, di immedesimarmi, di capirlo e di assaporare le sue emozioni. A volte un dialogo, una sola frase, trasmette più di dieci pagine di descrizione. Avrei voluto sentire, attraverso un dialogo, le parole del vecchio...certo, me le posso immaginare come meglio preferisco, ma così facendo il personaggio da me creato potrebbe non corrispondere con il tuo per il quale hai scritto la storia e dunque non incastrarsi bene con il racconto circostante. Pur essendo raccontata al presente, l'assenza di dialoghi fa sembrare il tutto come la lettura di un diario, che narra cose già accadute e così distanti nel tempo da non suscitare nessuna emozione.
Tutto questo naturalmente è solo la mia opinione!
Comunque è un bel racconto!
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CarDestroyer.
User deleted
CITAZIONEnè angoscia, nè senso di morte
Nè lo dicono Eindh e la Littizzetto
: è corretto "né... né".
Qui mi limito a commentare il colpo di scena, interessante perché dà una speranza, fa immaginare qualcosa (che tu giustamente non dici, tipo se è un esperimento fallito, un'invasione aliena, un attacco ultraterreno...), e poi si conclude tutto sommato con un quasi lieto fine. Non mi pare tirato via, come dice Eindh , anzi!
Complessivamente, escluso l'incipit poco "realistico" (io bestemmio per un graffietto sul paraurti, figurati se mi metto a saltare sul tettuccio
), mi è piaciuta la progressione dell'insanità mentale, la figura del pescatore, e il ritorno alla realtà con i militari 
. Somiglia molto a "L'ombra su Innsmouth" di Lovecraft, però va bene così .
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A parte il fatto che nè lo dice anche Il Marp: CITAZIONEnon mi piace formulare nè esprimere
e quindi siamo già quattro contro uno, poi comunque io quando scrivo, gli accenti li tiro sul testo un po' come fa il contadino con i semi quando semina il campo!
...poi se tu mi consideri un lieto fine il fatto che tutta l'umanità è stata inghiottita dal mare e trasformata in una strana forma di vita che non ha più niente di umano...bhe, allora si capiscono molte cose!
Io non dico che il finale è tirato via nel senso che è brutto, ma nel senso che, a mio parere, è molto rapido rispetto all'introduzione iniziale, mi da l'idea che non ci fosse più spazio per scrivere sul foglio e l'autore abbia fatto parecchi tagli per accorciare il tutto e restare nello spazio! Ma è solo una mia impressione!
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DOM_the_BLACK.
User deleted
Sono contento che il mio racconto abbia fatto tanto discutere, e ringrazio tutti per i consigli e le considerazioni. Quello che posso dire è che il racconto è stato revisionato una decina di volte (parlo del taglio narrativo) e questo era quello che alla fine mi soddisfaceva di più. Anche se so che l'incipit mantiene molte incongruenze, ma mi piaceva che le cose andassero così, senza troppo raziocinio, mi piace anche che il protagonista dia un'impressione di gran confusione mentale, che forse neanche lui ricordi bene fin dall'inizio cosa è successo di preciso.
Questa settimana, in edicola, la rivista pulp italiana per eccellenza, "Cronaca vera", riporta un mio racconto estremamente violento e ributtante. Si intitola "Sa' Leppa". Se avete un euro da buttar via, credo che non ve ne pentirete ...
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Mare Monstrum (Fantasia ionica) |
