Come si fa...?

E' un buon lavoro?

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  1. Dave Evans
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    Come si fa a capire se un determinato prodotto è valido prima di presentarlo al pubblico? :bravo:
    Io ho scritto diverse poesie in questi ultimi tempi ma, francamente, non so a chi chiedere se avessi intenzione di pubblicarle.
    E poi, magari, chi legge non apprezza :sick: perchè la Poesia è talmente soggettiva nella maggior parte dei casi, che dovrebbe essere valutata veramente in maniera consapevole...
    Ditemi...
     
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  2. CarDestroyer
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    Parlando di poesie, per prima cosa bisogna dire che di poesie è pieno il mondo, e soprattutto l'Italia. Di solito chi si butta sulla scrittura lo fa con la poesia, ma sfortunatamente, quasi nessuno la legge. Basta andare in libreria: quante raccolte di poesie non classiche ci sono? Un numero tendente a zero, credo. Il 90% delle volte i volumi sono pubblicati a spese dell'autore, pubblicità e distribuzione comprese. Francamente ti sconsiglio di provarci (a pubblicare a tue spese), a meno che non trovi un critico famoso che ne tesse le lodi.

    Questione soggettività: se scrivi per il pubblico, giocoforza non devi essere ermetico come un caveu di banca. Un amico che ha pubblicato un romanzo (a spese dell'editore) e scrive poesie, cita spesso un aneddoto: aveva scritto una poesia su sua madre, poesia che lui ritiene tutt'ora piena di significati e la più bella, sfortunatamente, è così legata alla sua esperienza personale che il 99% delle persone, compresi altri scrittori di poesie, gliela cassa come insipida. Anche qui, se ci pensate bene, prima di leggere e spiegare (orrore!) le poesie a scuola, ti fanno imparare a memoria la vita del poeta compresi i pettegolezzi.

    In definitiva, se vuoi tentare la via della pubblicazione hai quattro possibilità:
    1. a tue spese (di solito intorno ai €3.000 per un paio di centinaia di volumi);
    2. a spese dell'editore se questo ritiene abbiano una nicchia di mercato promettente;
    3. tramite concorso letterario, spesso danno come premio la pubblicazione dei vincitori (senza riconoscere i diritti, cioè senza pagare l'autore);
    4. tramite Comunità Montana o altri enti pubblici, se le poesie hanno una certa rilevanza in ambito locale, trattano temi sociali cari all'ente ecc.

    In ogni caso, avere uno o più pareri favorevoli di persone famose aiuta considerevolmente.

    That's it!
     
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  3. _Hellequin_
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    Ti dirò che conosco un poeta. Questo signore è stato fatto persino Cavaliere per meriti letterari (insomma, per le sue poesie).

    Tuttora se le pubblica da solo.


    Purtroppo è così.
     
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  4. CarDestroyer
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    A ragione o a torto, la persona media considera la poesie, forse per la brevità, più semplice e immediata del racconto, e ci si butta. In realtà, sono due cose altrettanto difficili e completamente diverse. Per di più, come ho già detto, c'è pochissima gente che legge poesie, molta meno di quella che legge romanzi (già pochi di per sé. Anche i racconti sono poco considerati dai lettori, che preferiscono le saghe o i tomi all'americana da 800-1000 pagine.
     
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  5. Dave Evans
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    Per quanto mi riguarda è un po' che ho voglia di scrivere qualcosa, anche se sto buttando giù delle cose scollegate, l'ispirazione è dietro l'angolo...Al di là di questo vorrei sapere se vi siete già cimentati, su come si fa per iniziare un racconto: si lascia tutto al caso o si fa una sorta di menù prima?o ancora...
     
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  6. _Hellequin_
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    Conosco persone che iniziano senza sapere dove vanno a finire. Molto di getto.
    Altri scrivono diversi "pezzi" che poi cuciono insieme.

    Altri ancora si fanno un'idea di trama e personaggi e partono da lì.

    Un buon trucco in generale è cominciare a scrivere senza preoccuparsi dell'ìncipit (una vera tortura). Sporcare un po' il foglio insomma.

    Tuttavia ognuno ha il suo stile, non saprei dirti. Io spesso ho già quasi tutta la vicenda in mente, ma non ho mai scritto racconti di molte pagine.
     
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  7. Tesla
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    save, non sapevo nemmeno che scrivessi racconti! se ti va passamene qualcuno. :)

    @dave: la poesia non è e non deve essere solo soggettiva, come qualsiasi altra produzione scritta. se no si scade nel melenso, tipo le poesiole che i tredicenni scrivono sul diario, non so se mi spiego. a tale proposito, guardate che bella qsta maglietta: http://www.threadless.com/product/548/Shak..._Your_Emo_Poems :D
    (@save: indovina chi mi ha passato il link?)
     
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  8. _Hellequin_
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    VOGLIO QUELLA MAGLIETTA
    (ringraziamo la nostra anglista preferita)
     
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    Maestro della Notte

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    Ma, in questo caso:
    CITAZIONE (CarDestroyer @ 20/7/2007, 12:33)
    3. tramite concorso letterario, spesso danno come premio la pubblicazione dei vincitori (senza riconoscere i diritti, cioè senza pagare l'autore);

    cosa succede se poi il libro ha successo? L'autore continua a non vedere un centesimo? Ed i soldi continuano ad andare tutti all'editore? :unsure:
    Non credo, mi sembra un po' assurdo! :blink:

    :bye:
     
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  10. Tesla
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    CITAZIONE (_Hellequin_ @ 23/7/2007, 16:06)
    VOGLIO QUELLA MAGLIETTA
    (ringraziamo la nostra anglista preferita)

    :wub: :lol:

    sempre sia lodata! e che dio ce la preservi! :D
     
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  11. CarDestroyer
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    CITAZIONE (Eindh @ 23/7/2007, 19:54)
    Ma, in questo caso:
    CITAZIONE (CarDestroyer @ 20/7/2007, 12:33)
    3. tramite concorso letterario, spesso danno come premio la pubblicazione dei vincitori (senza riconoscere i diritti, cioè senza pagare l'autore);

    cosa succede se poi il libro ha successo? L'autore continua a non vedere un centesimo? Ed i soldi continuano ad andare tutti all'editore? :unsure:
    Non credo, mi sembra un po' assurdo! :blink:

    :bye:

    Più o meno è così, ma di solito si tratta solo di una pubblicazione, limitatamente al lavoro inviato per il concorso. Ti assicuro che non è poca cosa poter toccare un libro stampato in tipografia, e magari venduto a livello nazionale (Urania, ad esempio) sapendo che lì dentro c'è qualcosa di tuo! :)

    CITAZIONE (_Hellequin_ @ 23/7/2007, 16:06)
    VOGLIO QUELLA MAGLIETTA
    (ringraziamo la nostra anglista preferita)

    Io voglio la tipa nelle foto, altro che! :beer:

    CITAZIONE (_Hellequin_ @ 23/7/2007, 01:48)
    Conosco persone che iniziano senza sapere dove vanno a finire. Molto di getto.
    Altri scrivono diversi "pezzi" che poi cuciono insieme.

    Altri ancora si fanno un'idea di trama e personaggi e partono da lì.

    Un buon trucco in generale è cominciare a scrivere senza preoccuparsi dell'ìncipit (una vera tortura). Sporcare un po' il foglio insomma.

    Tuttavia ognuno ha il suo stile, non saprei dirti. Io spesso ho già quasi tutta la vicenda in mente, ma non ho mai scritto racconti di molte pagine.

    Ognuno ha il suo metodo, però quello che usano la gran parte degli scrittori è
    CITAZIONE
    Altri ancora si fanno un'idea di trama e personaggi e partono da lì.

    Soprattutto i personaggi devono essere perfettamente tratteggiati, al livello che se "ricevono" una domanda, "rispondono" immediatamente esattamente come farebbe una persona vera col loro carattere, le loro esperienze, le loro aspettative... Devi farli vivere nella tua testa, una sorta di schizofrenia, e la storia andrà avanti senza vicoli ciechi. Chiaramente, NON puoi decidere una trama precisa fin dall'inizio, e se uno o più personaggi si "rifiutano" di fare qualcosa che hai preventivato, o cambi il personaggio (cioè riscrivi tutto dall'inizio) o lo lasci fare quello che "sente" più giusto.
    Philip K. Dick affermava di parlare con i suoi personaggi ancora molto tempo dopo aver finito i romanzi.

    Se invece vuoi fare un giallo o un poliziesco, c'è poco da fare, devi pianificare tutto fin dall'inizio e usare personaggi molto rigidi.
    In ogni modo
    CITAZIONE
    n buon trucco in generale è cominciare a scrivere senza preoccuparsi dell'ìncipit (una vera tortura). Sporcare un po' il foglio insomma.

    è la regola aurea ;) . Anche se sull'incipit non sono d'accordo :P
     
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  12. Dave Evans
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    Come si fa a diventare sceneggiatore per fumetti? Esiste qualche scuola?
     
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  13. D-Kai
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    si a milano c'è quella del castello...
    cmq non è facile neanche quella come strada eheheh ma fondamentalmente tutte le carriere "artistiche" sono dure!
     
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  14. iv_criino
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    nessuno ti potrà mai dire se le tue poesie valgono o meno la pena e lo sforzo(quantomeno economico) di essere pubblicate.

    devo pure ammettere che è da tenere in benevola considerazione la franchezza con cui tutti hanno risposto.

    a parte ciò l'unica cosa che ti posso dire è che se tu hai la possibilità e senti il desiderio di pubblicarle...
    se non ti vergogni di far intravedere ad un numero imprecisato di estranei l'animo del tuo cuore...

    se non hai pena nel pensare che delle tenere ed indifese tue creature possano essere ghermite da artigli frastagliati, da ricurve falangi rinsecchite e grinzose come una tarantola arraffa una farfalla ndifesa nell'oscura immota ragnatela delle sue critiche...

    se non tremi all'idea che occhi sardonici, acuiti da una vita di sondaggi e vagli possano socchiudersi in una smorfia di maligno compiacimento mentre denudano e spezzettano e sfilacciano le tue parole strappandone le carni...

    o, peggio, se ripensando all' impassibilità ed alla serafica noncuranza - ancor più crudele di qualsiasi critica o derisione - con cui labbra sottili e smorte potrebbero archiviare il tuo flebile alito di poesia...

    se tutto ciò non ti fa ribrezzo e non ti smuove e non ti abbatte...sicuramente devi pubblicarle^^
     
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13 replies since 20/7/2007, 10:16   332 views
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