Dampyr incontra Dylan Dog

scoprite cosa è successo

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  1. ####storie
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    Salve a tutti, sono il ####storie! non so se vi ricordate di me. mi ero registrato un po' di tempo fa, mi ero registrato, e poi sono sparito per unpo'. Beh, mi sa che sono sparito per parecchio, perchè la mia registrazione è scomparsa. Cmq, ricordo bene che, in un apposito Topic sui Team Up, avevo detto che mi sarebbe piaciuto veder l'investigatore dell'incubo e il nostro Dampyrello parlare in un pub di Londra. Recentemente sono tornato sull'idea, e dall'idea è nata un'intera storia, che ora sto scrivendo. vi propongo l'inizio. è scritta in una strana maniera, quasi in una sceneggiatura più teatrale che da fumetto, cmq, spero che vi piaccia. Attendo commenti.Ciao!

    Il pub era semivuoto. Il sole era andato sotto l’orizzonte già da un po’. Un vecchio stanco al bancone, un ragazzo capellone che si pettina la chioma, Harlan Draka seduto ad un tavolino che guarda il menu.
    DYLAN “Posso sedermi?”
    HARLAN “Prego ragazzo.”
    DYLAN: (sedendosi) “Ragazzo? Non sembra così vecchio, signor…”
    HARLAN “Draka. Ma a volte le apparenze ingannano. Signor…”
    DYLAN “Il mio nome è Dog, Dylan Dog.”
    HARLAN “Mmh. Due cognomi curiosi.”
    Arriva la cameriera, esile, con una nuvola di capelli biondi al seguito, con una bitta e un thè su un vassoio.
    HARLAN “Un the?”
    DYLAN “Sembra stupito, signor Draka.”
    HARLAN “Beh, non frequento molti astemi: il mio migliore amico beve molto forte, e la mia migliore amica” beve un sorso “ancora di più.”
    DYLAN “Perché è qui, signor Draka?”
    “HARLAN Cercavo lei, signor Dog.”

    “Arggh!”
    Groucho aprì la porta. Davanti a lui c’era una bella ragazza bionda e un omaccione massiccio.
    TESLA: “Carino il campanello”
    GROUCHO: “Grazie per il complimento, ma come facevi a sapere che mi chiamo Ilcampanello?”
    TESLA “Come hai detto, scusa?”
    GROUCHO: (stringendole le mani) “Sei bellissima! Vuoi diventare la signora Ilcampanello? So di avere uno strano nome, ma che cos’è un nome? Una rosa con un altro nome non ha forse lo stesso profumo, a meno che non la chiami puzzofiore?”
    KURJAC: “Ma questo è matto e poi questa battuta l’hai copiata dai Simpsons!”
    GROUCHO: “Protesto! prendere da uno è copiare, prendere da molti è ricerca. Io infatti sono un ricercatore”
    KURJAC (lanciando un’occhiataccia a Tesla): “Qui non si arriva a niente.”
    TESLA “Senti omino, tu sei molto simpatico e carino, ma noi stiamo cercando un nostro amico, si chiama Harlan, che dovrebbe essere venuto a cercare un certo Dylan Dog che abita qui.”
    GROUCHO:“Ah, quel ragazzo nervoso.Se cercate qualcuno avete fatto bene a venire qui. Vi ho già detto che sono un ricercatore? Ma entrate, entrate! Mettetevi comodi! Vorreste un tè? A me piacerebbe molto avere te”
    E baciò la mano.di Tesla. Kurjack alzò gli occhi al cielo.
    Mentre Groucho li faceva accomodare, Kurjac e Tesla lanciavano occhiate ai mostri. Kurjac puntò il dito contro un vampiro.
    KURJAC: “Quello lì ha una faccia familiare”
    GROUCHO “Ah” si, che maleducato, non ho fatto le presentazioni. Quella è mia zia Rita, tutti dicono che è uguale a me ma senza i baffi. A lei è sempre piaciuto il pizzetto. Comunque io sono Groucho Marx, ma non è il mio vero nome: in realtà mi chiamo Karl.”
    TESLA “Piacere, io sono Tesla e il mio accompagnatore si chiama Kurjac”
    GROUCHO (mettendosi a sedere sulla sedia di Dylan ed assumendone la posizione) “Bah,io ho gli stessi gusti in fatto di tende e di donne: le preferisco da sole. Ma ditemi, in cosa vi posso essere utile?”
    KURJAC: “Te l’abbiamo già detto. stiamo cercando Harlan, dovrebbe essere venuto qui”
    “Sì uno alto, che sembra avere trent’anni al massimo, capelli un po’ lunghetti, belloccio.”
    GROUCHO (scuotendo la testa): “Lo sapevo, c’è già un altro uomo nella tua vita! Lascialo! Essere la signora Belloccio non ti renderà mai felice come essere la signora Ilcampanello. Comunque, me lo ricordo il tuo amante. È diventato nervoso perché cercava il mio capo, e io gli risposto di provare a vedere sopra al mio collo. È diventato così nervoso che mi sono arrabbiato e l’ho mandato a quel pub.”
    KURJAC “Quale pub?”
    GROUCHO “Il pub dove il capo va a bere. E sì, il capo ha il vizio del bere. Per fortuna che beve solo tè”

    DYLAN: “La prego signor Draka, diamoci del tu. Odio essere chiamato ‘signor Dog’”
    HARLAN: “Molto bene. Anche a me essere chiamato con il mio cognome non piace molto. Allora Dylan, dimmi tutto.”
    DYLAN “Veramente, caro Harlan sei tu che mi dovete delle spiegazioni. Ho ricevuto una telefonata da Praga da un certo ‘signor Lost’ (anche lui sicuramente parte del ‘Club dello strano cognome’) dicendo che mi pagava 10000 sterline se nel caso che sto seguendo accettavo l’aiuto di alcuni suoi ‘collaboratori’. Immagino si riferisca a te.”
    HARLAN “Sì, a me e ai miei amici.”
    DYLAN “Ma come ha fatto questo Lost di Praga a sapere del caso di Igrus?”
    HARLAN “Diciamo che il mio amico ha conoscenze in alto. Comunque, puoi fidarti di noi, vogliamo veramente aiutarti, specie se il tuo caso investe il nostro campo d’azione.”
    DYLAN “Che sarebbe?”
    HARLAN “Te lo dico dopo. Nonostante il lavoro che fai, penso che faticheresti a crederci. ”
    DYLAN “Pensi bene. Un sacco di gente viene da me, e crede che solo perchè la targa d’ottone sulla mia porta dice ‘Investigatore dell’Incubo’ io sia disposto a credere a qualsiasi mostro nel frigorifero la gente mi venga a raccontare.”
    Harlan rise.
    Dylan lo guardò da sopra le sue mani incrociate.
    DYLAN “Sai Harlan, mi sei simpatico, creedo di potermi fidare, anche se il mio quinto senso e mezzo mi dice che c’è qualcosa di strano, in te.”
    “Complimenti al tuo quinto senso e mezzo allora. Caleb dice che a te posso spiegare tutto, ma più tardi. Ora vorrei sapere del caso di Igrus.”
    “Non demordi, eh. D’accordo.” Beve un sorso di tè “Allora, un bel giorno questa anziana signora bussa alla mia porta, riesce a superare il mio assistente (cosa non da poco, te lo assicuro) e riesce a sedersi sul mio divano e raccontarmi la sua storia. Dice di essere la perpetua della parrocchia di Igrus, un paesino del Nord Inghilterra, e che si è fatta mezza Gran Bretagna in pullman perché il suo parroco ha ospitato un altro prete, probabilmente un suo amico. Il problema è che l’anziana signora è convinta che questo prete sia il diavolo in persona. Dice che è bianco in faccia, con dei denti appuntiti e aguzzi, che si aggira di notte per il paese mentre di giorno rimane in camera degli ospiti tutto il giorno con le tende abbassate, e che è un po’ di tempo che ad Igrus c’è una grande moria delle vacche, cosa sicuramente da mettere in relazione con la comparsa del prete. Ah, e poi secondo lei anche il parroco si è accorto che c’è qualcosa di strano, perché è sempre agitato, ma non lo vuole ammettere.
    Stavo per mandare a casa la deliziosa nonnina, pagandogli il biglietto di ritorno di tasca mia per non infierire sulla sua paga di Perpetua, quando mi telefona il signor Lost con la sua generosa offerta. La cosa mi ha ovviamente incuriosito, e siccome sono un uomo estremamente curioso ed estremamente povero, ho deciso di accettare il caso.”
    HARLAN (sorridendo): “Bene, allora si parte per Igrus.”


    Il Maggiolino di Dylan filava che è un piacere (si fa per dire) nella campagna del nord Inghilterra. È notte. Al suo interno, l’allegra combriccola è impegnata nelle spiegazioni.
    DYLAN: “Allora tu sei un mezzo vampiro, lei è una vampiressa, e lui è un soldato, e lottate contro una schiera di supervampiri, tra cui c’è anche tuo padre. Ho capito bene?’”
    GROUCHO: “Che sciocchezze! Lo sanno tutti che i soldati non esistono!”
    KURJAC: “Posso sparargli?”
    DYLAN (assorto nella guida) “Non puoi uccidere il mio assistente. Devi almeno darmi il tempo di licenziarlo.”
    GROUCHO:“Ah, dopo tutto quello che ho fatto per te, è così che mi ripaghi? Preferisco quando mi paghi. A proposito, quando mi paghi?”
    TESLA: (indicando un cartello con la scritta) Guardate siamo arrivati.”
    GROUCHO :“Comunque, io non temo nè i vampiri ne superman: ho con me la mia croce di cryptonite”
    DYLAN: “Kurjac, sparagli.”

    Non fu difficile trovare la Chiesa: era nell’unica piazza del paese, davanti ad un croce gigantesca e al comune. Scesero dalla macchina ,tutti indolenziti per il lungo viaggio, ma non ebbero neanche il tempo di stirarsi che
    “AAAAHHHHHH!”
    Sentirono un urlo fortissimo provenire dall’interno della chiesa.
    Si precipitarono tutti verso le porte della chiesa.
    GROUCHO: non male come inizio, eh?
     
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  2. AChangeOfSeasons
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    Molto carino, a parte che Kurjak si scrive con la K finale.. ma devo dire che soprattutto con le battute di Groucho te la cavi a meraviglia!
    Aspetto il seguito!!!
     
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    Dampyr

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  4. ####storie
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    Grazie a tutti, sia per i complimentiche per i bentornato. Mi dispiace di essere sparito così, ma è stato un anno un po' strano.
    Cmq, ecco a voi la


    II PARTE

    Seguirono le urla fin quando non si scontrarono con la loro fonte: furono quasi travolti da una vecchia signora con i capelli a crocchia che isterica stava correndo fuori dalla chiesa.
    “Signorina Granger” isse Dylan, afferrandola per le braccia “Signorina Granger, si calmi, non mi riconosce? Sono Dylan Dog.”
    “Aiutatemi” implorò lei “Aiutatemi! Il reverendo Weasley è... è... È stato il prete! L’ho visto scappare dalla finestra! Non è umano! È il diavolo!”
    “Groucho” disse Dylan “prenditi cura di lei. E niente battute!” aggiunse “la poverina è già abbastanza scossa.”
    “Venga signorina, le faccio una camomilla. Certo che ai miei tempi le signorine le facevano più giovani.”
    “GROUCHO!”
    “Va bene, capo, va bene.” disse Gruocho, scomparendo con la perpetua.
    “E ora” fece Dylan “scopriamo cosa è successo al Reverendo Weasley.
    Non era successo niente di buono, al Reverendo Weasley: giaceva morto al centro della Chiesa, sgozzato e parzialmente divorato.
    “Opera di un vampiro?” chiese Dylan.
    “Probabile.” rispose Harlan, esaminando il corpo “non che i vampiri abbiano l’esclusiva sulla crudeltà, ma questi mi sembrano proprio segni di denti e artigli.”
    “Certo che il nostro vampiro è proprio uno sprecone” disse Dylan, indicando la chiazza di sangue sul pavimento. “Bene, vediamo se gli anni passati a Scotland Yard sono serviti a qualcosa.” E cominciò ad aggirarsi per la chiesa.
    Harlan nel frattempo, aveva tirato fuori la pistola. “Tesla” disse “tu rimani qui con Dylan. Io e Kurjak andiamo a dare un occhiata qui intorno.”
    “Andiamo” disse Kurjak, e uscirono dalla chiesa.
    Dylan stava inginocchiato a guardare il pavimento.
    “Così eri nella polizia?” gli chiese Tesla
    “Già, ma me ne sono andato un sacco di tempo fa.”
    “E come mai?”
    “Odiavo essere chiamato ‘Agente Dog’. Mi sembrava di essere un cane poliziotto.”
    Tesla rise. “No, scherzi ha parte. Come mai hai lasciato perdere?”
    “Lillie.”
    “Come?”
    “No, niente. Guarda, Tesla, c’è una sottile traccia di goccie di sangue che si allontana dal cadavere per arrivare davanti a questo affresco, che è proprio sotto questa finestra infranta. Qua ci sono molte gocce di sangue. Quindi, se non mi sbaglio, il ‘vampiro’ ha ucciso il parroco, probabilmente sgozzandolo per impedirgli di urlare, e poi ci si è divertimento un po’. Poi è venuto qua, davanti all’affresco, e ci è rimasto un po’.”
    “A fare cosa” chiese Tesla.
    “Non lo so. Sono un ex-poliziotto, non una ex-cartomante. Qualsiasi cosa stesse facendo, è stato interrotto, probabilmente dalla signorina Granger, ed è scappato da quella finestra là in alto, non chiederti come.”
    “Te lo dico io” disse Tesla “ per un vampiro non è difficile. Però, sei in gamba, ci servirebbe uno come te nel nostro gruppo. Kurjak dice sempre che come detective siamo ancora dei pivelli, e che...”
    “Fermi tutti” gridò il poliziotto, entrando nella chiesa con la pistola puntata. “Avete ucciso padre Weasley!”
    “Hey calma” disse Dylan alzando le mani “noi siamo i buoni”
    “Dov’è Miss Granger?”
    “Sono qui!” disse la perpetua, entrando seguita da Groucho. Sembrava essersi ripresa benissimo dallo shock. Certo, tremava ancora un po’ ma sembrava molto decisa, quasi minacciosa. “Va tutto bene, Tom. Metti via la pistola. Quel ragazzo è il signor Dog, un investigatore privato che ho assunto per indagare sul quel prete che padre Weasley stava ospitando. È stato proprio quel prete ad uccidere padre Weasley. Loro non c’entrano.”
    “Ma miss Granger...” obiettò il poliziotto, con la pistola ancora alzata.
    “Non sono stati loro!” strillò la perpetua. “Garantisco io. Sono arrivati oggi pomeriggio e sono stati tutto il tempo con me. Ci sono anche altri due ragazzi che stanno cercando di catturare il prete, là fuori. Cerca di non sparargli se li vedi. Credo che sia meglio che tu vada ad avvertire il sindaco. Vorrà essere informato. Qui la situazione è sotto controllo. Vai.”
    Il poliziotto abbassò finalmente la pistola, riluttate.
    “va bene” disse, ed uscì.
    “Che carattere!” esclamò Groucho ammirato “vuole sposarmi? Se risponde di si, non mi rivedrà mai più.”
    “La pianti con le sue sciocchezze, figliolo. Siamo in chiesa. Anche se temo che dovrà essere riconsacrata, dopo un simile scempio.” Si rivolse verso Dylan. “Padre Weasley era un uomo buono. Voglio che il colpevole paghi.”

    “Fammi capire” disse Kurjak, mentre percorrevano la campagna circostante il paese “stiamo cercando un vampiro prete? Con questa le ho sentite quasi tutte.”
    “La dici così spesso, questa frase che ormai non ci faccio più caso.” rispose Harlan.
    “È colpa della vita che facciamo! Da quanto ti conosco, frequento solo vampiri e demoni. Come se non bastasse, vivo nel teatro fantasma di un angelo biondo-cenere. Chi mi presenti la prossima volta, babbo natale?”
    “Sicuramente non riusciremo ad incontrare il tuo ‘vampiro prete’, se continui a fare tutto questo rumore”
    “Andiamo” protestò Kurjak “abbiamo setacciato il villaggio e tutte le campagne circostanti. Se il vampiro non è un pollo, se la sarà squagliato nei boschi, e non lo beccheremo mai.”
    “Hai ragione” acconsentì Harlan “torniamo a...” e si interruppe.
    “Cosa...”
    “Shh! Ho sentito un rumore.”
    Si appostarono dietro dei cespugli. Poco dopo, comparve, a 50 metri da loro una figura pallida e guardinga, vestita con una lunga tonaca da prete.
    “Non lo beccheremo mai, eh?” sussurrò Harlan.
    “È un non morto?” chiese Kurjak.
    “Sì.”
    “Sparo?”
    “Alle gambe. Voglio sapere dov’è il suo Maestro. Ce la fai?”
    Kurjak non rispose. Tirò fuori due pistole, mirò e sparò. Risuonò una doppia esplosione, e il vampiro cadde a terra con un grido, cercando di allontarsi con le braccia.
    “Preso” disse Kurjak, raggiante “dov’è il mio orsetto di peluche?”
    “Muoviti, esibizionista” disse Harlan.
    Il vampiro smise di allontanarsi. Giacque immobile a terra, fissando i suoi inseguitori. Harlan gli puntò la pistola alla tempia.
    “Abbiamo visto quello che hai fatto al parroco. Come avrai già notato, le nostre pallottole ti possono far male. Dammi un solo motivo per non finirti.”
    Il vampiro lo guardò con odio.
    “Perchè non sono stato io.”
     
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  5. AChangeOfSeasons
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    Fiuuuu... niente male anche questa!
    SOo...hmmm...la vecchia...parla in modo un po' strano in alcuni punti, per essere una perpetua.. e che strano cambiamento di personalità....mi sa che c'è da preoccuparsi.... SNIKT!
     
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  6. ####storie
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    Ti ringrazio molto, AChangeOfSeasons, sei il mio più fedele (e temo unico) lettore. Per ricompensarti eccoti la

    III PARTE
    Il vampiro era legato al centro di una stanza della Chiesa. Intorno a lui, i nostri cinque eroi (in particolare Kurjak lo teneva costantemente sotto tiro), più Miss Granger.
    “Signorina, le ho già detto che è pericoloso” disse Dylan “è meglio che si allontani, almeno per ora.”
    “E io le ho già detto” ribattè lei “che sono io che la pago, e quindi sono io che detto le condizioni. Io rimango.”
    “Quindi il nostro ospite è un vampiro!” esclamò Groucho “Ma è meraviglioso! Io so fare un ottimo tè per vampiri! Mi basta un po’ d’acqua calda e un assorbente interno usato!”
    “Groucho questa era orribile. Sei licenziato.”
    “Hai un cuore di pietra, capo. Quando morirai, il tuo cuore sarà trapiantato in una statua.”
    “Grouchate a parte, credo che sia ora che ci racconti la tua storia.”disse Dylan al prete.
    “Già” disse Harlan. “Chi è il tuo maestro? Dove si trova ora?”
    “Il nome del mio maestro è Greenada” disse “ma è morto, sia ringraziato il signore Gesù Cristo, molto tempo fa.”
    “Sei contento della morte del tuo Maestro?” chiese Tesla
    “Sì. Io lo odiavo. Lui mi ha reso un mostro, mi ha costretto a compiere peccati orribili. Lui lo sapeva che io lo odiavo, e la cosa lo divertiva.” Il vampiro tremò di rabbia al ricordo “lo divertiva il fatto che resistessi, e il fatto che la sua volontà trionfava sempre.”
    “Sembra la mia storia” pensò Tesla.
    “Il mio maestro era potente, molto potente. Si dedicava anche all’alchimia e alla magia, per cercare di diventarlo sempre di più. Ma si mise contro un altro Maestro, che si rivelò ancora più forte di lui. Il nome di questo maestro era Draka. Somigliava un po’ a te.” disse il vampiro, indicando Harlan, poi alzò la testa “ma certo! Ecco come hai fatto a ferirmi! Draka è tuo padre! Sì! Sento lo stesso sangue scorrere nelle tue vene. Tu sei un Dampyr! Il tuo sangue è veleno, per noi! Non credevo che esistessero veramente, credevo fossero una leggenda.”
    “Beh, ora lo sai.” tagliò corto Harlan, infastidito. “Perchè sei qui?”
    “Successe nello scontro finale tra Greenada e tuo padre.”rispose il vampiro “il mio maestro aveva capito infine di essersi messo contro qualcuno di troppo potente. Ordinò quindi al suo branco di andare a prendere la Creatura.”
    “La Creatura?” chiese Harlan.
    “Il frutto degli studi alchemici del mio maestro. Un essere creato della sua stessa carne, ma molto, molto più grosso. Un essere la cui forza è pari o superiore a quella di un Maestro della notte, e dall’incredibile resistenza. Prima di essere ucciso, il maestro ci ordinò di andare a prenderla. Solo lui sapeva dov’era. Dove fosse nascosta, era spiegato nella chiesa di...”
    “si?”
    “Morì prima di dircelo. Appena il nostro maestro morì, il suo branco si disperse. Draka ci inseguì. Eravamo un branco numeroso, ma Draka riuscì quasi a sterminarci. Pochissimi di noi riuscirono a scappare. Quando pensai di essere abbastanza lontano, mi misi in ginocchio e piansi. Ero libero! Ero ancora un mostro, la mia anima era ancora dannata, ma ora avevo il controllo delle mie azioni. Non sarebbe più tornata, quella voce nella mia testa! Mai più! Presto scoprì che potevo nutrirmi senza uccidere. Mi bastava prendere meno sangue da più persone. Riavevo di nuovo il controllo. Se incontravo altri vampiri come me, li liberavo dalla loro maledizione. Ma poi dovevo scappare: se avessi incontrato un maestro della notte non avrei avuto scampo.
    Un giorno salvai un prete da un vampiro che lo aveva assalito. Il prete mi fu riconoscente, mi accolse. Io gli raccontai la mia storia. Lui la raccontò ai suoi superiori. Da allora, uccido non morti isolati per la Chiesa. Fino ad ora mi è andata bene, non ho mai incontrato un Maestro della notte. So che sto rischiando molto, ma non importa. Tutte le vittime che ho ucciso” e chinò la testa “reclamano che io faccia qualcosa per pulirmi la coscienza.”
    Silenzio.
    “io non ci ho capito niente” disse Miss Granger.
    “Io non ho capito perchè le ballerine ballino sulle punte.” Disse Groucho “Non potrebbero prendere ballerine più alte?”
    “In effetti” disse Harlan “Non ci hai ancora detto perché sei qui.”
    “Conoscevo una ballerina così povera che si faceva le punte direttamente sui piedi, con un temperino.”
    “Groucho, se non la pianti ti faccio mangiare dal signore” lo minacciò Dylan
    “Avete ragione” ammise il vampiro “un giorno incontrai uno dei vampiri del mio branco. Scoprii che nonostante tutto il tempo passato, stavano ancora cercando la Creatura. Volevano usarla per vendicarsi di Greenada. Dicevano di aver scoperto dove fosse celato l’indizio per trovarla: nella chiesa di Igrus. Così venni qui. Non sono stato io, con una lettera del mio amico per padre Weasley. Non sono stato io ad ucciderlo. È stato qualcuno di loro.”
    “Gli crediamo?” chiese Kurjak.
    Harlan lo scrutò negli occhi e disse:
    “Per ora. Più tardi mi accerterò se sta dicendo la verità.”
    “Qualcuno mi spiega?” chiese la signorina Granger.
    “Se ho capito bene” disse Dylan “un vampiro sta cercando di risvegliare una creatura mostruosa nascosta qua da qualche parte per vendicarsi del vampiro che ha ucciso il suo boss, giusto?
    “Esatto” disse il prete. “e non è tutto. Dove giace la creatura sorge un paese che è stato creato appositamente dal mio padrone: voleva che quando questa si fosse risvegliata, avrebbe trovato subito di che nutrirsi.”
    “Cioè noi di Igrus” chiese la signorina Granger “siamo il mangime di quel mostro?”
    Il prete la guardò.
    “Se qualcuno del mio branco ha capito dove ha nascosto la creatura, e se ricordo bene le sue dimensioni, è probabile che a partire da domani notte il paese di Igrus cessi di esistere.”
    Cadde un silenzio mortale.
    “Chiamo Leonardo” disse Groucho “bisogna preparare un’Ultima Cena.”




     
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  7. AChangeOfSeasons
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    Ma no che non sono l'unico lettore... forse sono solo il meno timido!!!
    Continua ad interessarmi...
     
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  8. Nergal
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    Eh la peppa!......troppa roba....devo leggerla con calma.

    ps: me sei tu quello nell'avatar? Grande!.....
     
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    Dampyr

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    mi sta piacendo... Peccato solo ke è iniziato in maniera "teatrale" e sta proseguendo come racconto vero e proprio...
     
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  10. ####storie
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    Ti ringrazio molto, AChange, in ogni caso.
    si Nergal, quello sono io al Rock Fest di quest'anno, un festival Rock che organizzo a Bassano Romano, il mio paese natio, già da due anni. il sito,se volete andarci, è www.rockfest.it
    Ma non andiamo off topic. Si, naturalmente mi sono reso conto di passare a due modi di scrittura diversi. Ma è stato piuttosto naturale. in fondo, anche Daniel Pennac (unos scrittore francese su cui mia sorella sta dando la tesi) usa lo stile "sceneggiatura" per i pezzi dii conversazione serrata e lo stile normale per altri dialoghi. so che questo nn mi giustifica, cmq...
    Prima di postare un altro pezzo di storia, vorrei chiedervi un favore: ho postato un racconto qui su Dark Tales, (o Duck Tales? ) ma nessuno se lo è filato. Vi assicuro che è scritto molto meglio di questo team up, dove mi sto più che altro concentrando sulla storia, senza preoccuparmi delle rifiniture. vi dispiacerebbe darci uno sguardo? Grazie

    Ed ora la

    IV PARTE
    Kurjak aprì un baule, ne tirò fuori un fucile mitragliatrice e disse:
    “Sono contento di essere stato previdente.”
    Era in sagretia, con Harlan, Dylan e Groucho.
    “Dov’è Tesla?” chiese Harlan.
    “Con il prete.” rispose Kurjak “Credo che siano diventati amici.”
    “Non mi stupisce” disse Harlan “le loro storie sono così simili.”
    “Hey Dylan” esclamò Kurjak, tirando fuori un’altra mitragliatrice “la sai usare una di queste?”
    “Hey, per chi mi hai preso? Per Rambo? No grazie. Preferisco farmi tirare la pistola da Groucho.”
    “E perchè fartela tirare?”
    “È ovvio.” rispose Groucho “Perchè tirando una pistola diventa un fucile.”
    “Quindi la seconda mitragliatrice la lascio a te, Harlan.”
    “Va bene. E miss Granger, invece?”
    “Beh” disse Groucho “tirando miss Granger non ottieni niente. Al massimo gli stiri le rughe.”
    “No,” disse Harlan “volevo dire che fine ha fatto”
    “È andata dal sindaco” disse Harlan “sta cercando di organizzare lo sgombero del villaggio.”
    “Ce la farà?” chiese Kurjak.
    “Non lo so.”disse Dylan “ha sicuramente un bel caratterino, e mi sembra anche che gli diano parecchio retta. Sta organizzando un campeggio – Igrus sono 700 abitanti, sgombrarli per una notte non deve essere difficile – ma rischiamo di montare le tende sopra la tana della creatura. Se solo sapessimo dove...” e rimase così a fissare il vuoto.
    “Cosa c’è Dylan?” gli chiese Harlan
    “Non lo so” rispose, scuotendo la testa “Il mio quinto senso e mezzo non mi da pace. C’è qualcosa che mi sfugge... Aspetta! Cosa diceva il prete?”
    “Il mio prete diceva sempre che se mi masturbo divento cieco.”disse Groucho “però lo diceva a mia sorella.”
    “Harlan” disse Dylan “sappiamo come trovare la creatura!” e corse via.
    “Dove vai?”
    “In chiesa!”
    Non c’era altro da fare che corrergli dietro.

    “Come ho fatto a non pensarci prima. Bloch aveva ragione: come poliziotto non valgo niente. Guardate” disse Dylan, indicando dove giaceva il cadavere e dove ora c’erano delle linee bianche a disegnarne la sagoma “lì giaceva il parroco, ok? il vampiro l’ha ucciso e poi è andato qua, davanti a questo affresco, e ci è rimasto davanti per un po’. C’era un sacco di sangue, qui. Quando poi miss Granger l’ha sorpreso, e ha urlato, lui è scappato da quella finestra, la più vicine all’affresco. Tesla mi ha detto che un vampiro ci può arrivare.”
    “Ma perchè” disse Kurjak “ha ucciso il parroco ma è scappato da Miss Granger.”
    “Perchè lei ha urlato.” rispose Dylan “Ti ricordi? Penso che l’avranno sentita fino a Londra. Il vampiro è riuscito ad uccidere il prete prima che gridasse aiuto, ed è tornato tranquillamente a fare quello che doveva fare.”
    “Ma che cosa doveva fare?” chiese Kurjak.
    “Capire la traccia lasciata dal suo Maestro –si dice così no? – trovare dove giace la creatura.”
    “L’affresco” disse Harlan “qua è scritto dove è nascosto il mostro.”
    Guardarono l’affresco. Rappresentava San Giorgio e un drago. San Giorgio trionfava sul Drago, e conficcava una spada enorme nel Drago, che si aggrappava all’elsa per non essere sprofondato sotto terra.
    “Qua non c’è scritto niente.” Disse Kurjak “No, qua in un angolo c’è una scritta. Dice: ‘Igrus’. Ma non ci è di molto aiuto.”
    “Non ha senso” disse Dylan “Deve dare qualche altra spiegazione.” E si chinò davanti al quadro. “Quanto vorrei essere Sherlock Holmes!”
    “Quanto vorrei essere il reggiseno di Pamela Anderson!” ribattè Groucho.
    “Il prete ha detto che probabilmente i sopravvissuti del suo branco si muoveranno stanotte.” disse Dylan “Se faccio in tempo, magari riesco ad impedire a quel coso di risvegliarsi. Quanto tempo ho per provare a capirci qualcosa?”
    Kurjac guardò l’orologio:
    “Poco.”

    V PARTE
    Dylan rimase a lungo a fissare l’affresco, in Chiesa, mentre fervevano i preparativi per accogliere la bestia. Kurjak aveva passato il pomeriggio a preparare molotov, che ammonticchiava in una cassa. Miss Granger era riuscita a sgomberare il paese, sperando di non aver eretto le tende sopra la tana della Creatura. I minuti passavano inesorabili.
    “Giuda Ballerino!” esclamò quando si rese conto che il sole era ormai tramontato.
    “Capito qualcosa?” disse Tesla, apparendo alle sue spalle.
    “Ho capito che farei bene a darmi all’ippica” disse Dylan, malinconicamente “perché come detective non valgo niente.”
    “Coraggio,” disse Tesla, appoggiandosi a lui. “È meglio se ora vai a prepararti. Stiamo organizzando la resistenza.”
    “Eppure deve essere qui!” sbottò Dylan, percorrendo l’affresco con le dita “Ok. Calma. Tu cosa vedi, Tesla?”
    “San Giorgio che trafigge il Drago.”
    “Già. Il problema è che lo vedo anch’io. Aspetta un attimo. Proviamo a vedere le cose da un altro punto di vista. San Giorgio, sembra quasi che stia seppellendo il drago, che con la spada lo spinga sottoterra, più che ucciderlo, non trovi?”
    “Sì, e allora?”
    “E se non lo stesse seppellendo? E se lo stesse tirando fuori da sottoterra? Guarda. Il drago si afferra con la artigli all’elsa della spada di San Giorgio. Non per opporsi, ma per tirarsi fuori. È il contrario di come sembra.” Si fermò, colpito. “Il contrario.” Con le mani andò nell’angolo dove era scritto Igrus. “Tesla, leggi Igrus al contrario.”
    Tesla inclinò la tesla
    “È qualcosa come... Surgi.”
    “Surgi, cioè ‘sorgi’. È latino. Questo quadro ha due chiavi di lettura. Visto normalmente, San Giorgio seppellisce il drago a Igrus. Visto al contrario, San Giorgio estrae il Drago dal terreno, gridando ‘Surgi’. E usa questa spada così grande. La spada... sembra quasi stilizzata... sembra quasi...” Si bloccò, e si diede un colpo in testa.
    “Giuda Ballerino, che imbecille che sono. Certo. La creatura è gigantesca, quindi anche ciò che la sigilla, o che la estrae, lo è. Questa non è una spada, ma in realtà è un croce. Capisci?” disse, afferrando Tesla per le spalle “È qui davanti a noi! È sotto la grossa croce che sta davanti alla Chiesa! Ce l’abbiamo avuta sotto agli occhi tutto il tempo.”
    “Dobbiamo dirlo agli altri” disse Tesla “prima che sia...”
    I soffitti cominciarono a vibrare, i lampadari oscillarono e minacciarono di cadere, i banconi della chiesa si spostarono e cozzarono uno contro l’altro, come per una scossa di terremoto.
    “...troppo tardi” concluse Dylan.
     
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  11. CarDestroyer
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    Bentornato ####storie !
    Prima di tutto: quello nell'avatar sei tu? Oktoberfest flambet?
    Scherzi a parte, ho davvero poco tempo in questi giorni e posso leggere e rispondere ancora di meno, quindi dovrai attendere per il colpo di mannaia ... volevo dire parere personale .
     
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  12. AChangeOfSeasons
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    Ottimo anche stavolta.... ma devo farti un appunto "tecnico":
    si dice "fucile mitragliatore" se ti riferisci ai vari Kalashnikov AK-47, Saiga e M16 che Harlan e soci usano spesso. la "Mitragliatrice" è invece una cosa grossa e ignorante che non si può portare in mano, meno che mai esiste un baule tanto grosso da contenerne due (Ok, Stallone in Rambo 2 ne tiene una in braccio ma probabilmente era di cartone e poi quelli erano gli anni '80 reaganiani quindi toccava sorbirsi questo ed altro!)
     
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    Dampyr

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  14. Nergal
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    CITAZIONE
    sei il mio più fedele (e temo unico) lettore

    Ci vuole della calma.....letto pure io .


    CITAZIONE
    “Ma è meraviglioso! Io so fare un ottimo tè per vampiri! Mi basta un po’ d’acqua calda e un assorbente interno usato!”

    Cazzo!! Ma sei scemo!! Ho pranzato ora! ........


    Bella storia...a quando la conclusione?
     
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  15. CarDestroyer
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    Mi sembra più una traccia per un racconto che altro. L'idea del team-up è interessante ma, come per tutte le fanfiction, ricordati che è molto importante (e per me odioso) mantenere la caratterizzazione dei personaggi altrui, per non far sembrare al lettore di vedere degli "spok" pilotati . In effetti devi decidere che cosa fare: scenegiatura (manca un minimo di descrizione della scena e le emozioni), o un racconto (mancano immagini, suoni, odori...). Però adesso devi dirmi il finale, assolutamente !

    sei tu che mi dovete delle spiegazioni --> ahi ahi!
    ‘Investigatore dell’Incubo’ --> Indagatore, indagatore, o JhonnyDark ti uccide!
    Kurjak aprì un baule, ne tirò fuori un fucile mitragliatrice --> AChangeOfSeasons mi ha fregato sul tempo
    lì giaceva il parroco, ok --> mi sembra che Dylan usi "right"
     
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57 replies since 25/9/2004, 15:45   1531 views
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