2000 parole

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. jedimaster
        Like  
     
    .

    User deleted


    è da un po' che gioco ad un gdr in rete, e l'altro giorno ho visto una specie di gara tra i giocatori, scrivere una storia di non più di 2000 parole con protagonista il proprio personaggio: quando l'ho scritta ho però trascurato di ambientarla nel mondo del gioco del sito (come avrei dovuto fare per regolamento), e così ha una semplice ambientazione fantasy; non so nemmeno se la leggeranno a questo punto, così la pubblico anche qui, affinchè qualcuno possa leggerla se vuole, perchè una storia è compiuta solo quando qualcuno la legge.
    La notte dell’assassino



    La freccia lo sfiorò, abbastanza da sentirla fischiare. GaretJax decise che era il momento di dare una svegliata al ronzino che stava cavalcando. Affondò i talloni nei fianchi della bestia, che immediatamente accelerò, dimostrando dopotutto di non essere un ronzino. Più avanti c’era una grande radura, dove si sarebbe trovato in svantaggio; no, la foresta era meglio. Girò dietro un grande larice sparendo per qualche secondo alla vista degli inseguitori, il tempo necessario per saltare sul ramo più basso del larice, mentre il cavallo si allontanava. Pochi secondi e quella banda di tagliagole gli passò sotto. Per fortuna non c’era luna, o quelli si sarebbero subito accorti del trucco. Quando fu sicuro che avevano abboccato scese, e si diresse a est. Avrebbe raggiunto Palenque prima che Corak decidesse che era meglio pensare che era morto. Arrivò a Palenque alle prime luci, assieme a dei mercanti. Arrivò alla locanda giusto per vedere Corak uscire di fretta. << Vai a prendere il mio compenso? >> L’omino non urlò, ma ne aveva voglia. << Per Krom! Assassino, ti pago per uccidere gli altri, non me spaventandomi a morte! >> GaretJax prese l’anello della sua vittima e lo mostrò al cliente.
    << Il capo degli Akkedi è morto. >> << lo so, i suoi uomini sono arrivati stanotte e ti hanno cercato ovunque. Sono ancora in giro. Ti possono riconoscere? >> << Riconoscerebbero il mio mantello tra mille. >> << Beh, meno male. Hai tagliato la testa alla più grossa gilda di banditi della zona. Come ti senti? >> disse dandogli una pacca sulla spalla. << più leggero di sette frecce. E di 500 monete d’oro. E ho sete. >> Corak sbuffò con una smorfia. << facevo appello al tuo senso di giustizia. >> << il mio senso di giustizia si appaga quando il mio stomaco è pieno. E tu sceriffo? Come ti senti ad avere gli Akkedi senza capo? >> << come un bambino in una pasticceria! >> disse Corak mentre gli occhi gli brillavano di soddisfazione. << Allora pagami, così vado a dormire. >> << Ecco. E facciamo 50 in più per le spese. Sei stato in gamba. >> disse lo sceriffo consegnando un sacchetto tintinnante. Corak sapeva riconoscere un buon lavoro quando lo vedeva. Quando GaretJax si destò era sera. Qualcuno era nella sua stanza. Nessun rumore a tradirlo, neppure nessun odore. Ma c’era. Controllò il pugnale nascosto. Un istante dopo la lama volava verso la testa dell’intruso, l’istante che gli serviva per raggiungere la sua spada. Quando guardò vide qualcosa che non si aspettava. Una donna seduta sulla panca, il suo pugnale galleggiava a mezz’aria, davanti al naso della donna, che lo studiava affascinata. << Bell’oggetto. Accogli sempre così una signora? >> << Una signora non entrerebbe nella camera di uno sconosciuto. >> Il pugnale volò verso la testa di GaretJax, ma lui era pronto, parò il colpo con la spada e afferrò il pugnale al volo, per farlo sparire dentro ad una tasca. << Attento assassino, anch’io sono pericolosa. >> << Se lo dici tu. Perdona le mie maniere ma non mi piace chi si intrufola nella mia stanza; e nemmeno chi lo fa senza che me ne accorga. Dimmi cosa vuoi prima che mi stanchi. >> << Devo uccidere qualcuno: ho chiesto in giro e sembra tu sia il tipo giusto. Ti va di parlarne? Magari davanti a un boccale di sidro? >> GaretJax ripose la spada. << Va bene. Fammi strada. A proposito come ti chiami? >> La fanciulla si chiamava Theresa, e mentre mangiavano gli spiegò tutto. Era la custode delle pergamene della Chiesa di Grendeya, e doveva recuperare parte di quel tesoro, trafugato da sua sorella, anch’essa custode come lei, ma che aveva deciso di essere l’unica a meritare il potere che sarebbe derivato dalla comprensione dei segreti dell’Ordine. << Non posso permettere che quel segreto venga violato. Neppure da mia sorella. Sarei andata da sola, ma Iachyra ha dalla sua un mezz’orco, che chiama Kraaht, oltre ad un gruppo di tagliagole. Il tuo compito è farmi arrivare da Iachyra. Al resto ci penso io. Allora? Quanto vuoi? << Il mio prezzo è 500 monete d’oro ora e 500 a missione conclusa. >> Theresa ci pensò su. << Sei caro assassino. Spero che tu valga il tuo prezzo. >> Soddisfatto, GaretJax si alzò da tavola: << Bene, se tutto è a posto fammi strada; la notte è chiara e stellata, sarà un piacere cavalcare al fianco di una così dolce fanciulla. >> Mentre diceva così si appoggiò al tavolo, lanciando un sorriso malizioso alla ragazza, che per tutta risposta sollevò la zuppa dalla ciotola, e la fece volare sulla faccia dell’uomo. << Non credere che sia così facile abbindolarmi assassino. >> disse Theresa lasciandosi sfuggire un sorriso mentre si alzava anche lei. GaretJax non mosse un muscolo. << Evidentemente no . >> disse fra sé, mentre si ripuliva da quello schifo. Cavalcarono per metà nottata, poi decisero di fermarsi. La notte era abbastanza fredda ma con il fuoco si stava bene. << Ti va di fare due chiacchiere? >> << Cosa vuoi sapere? >> << La pergamena che devi recuperare, che tipo di nozioni riporta? Alchimia? Negromanzia? La lista della spesa? Vorrei sapere in che guaio mi sto cacciando. >> << Iachyra è una delle consorelle più potenti, altrimenti non sarebbe stata scelta come custode: ricordi il giochino che ho fatto col coltello? Se lei apprendesse quei segreti potrebbe fare lo stesso giochino diciamo…con una montagna. E questo è solo uno degli insegnamenti della pergamena. Nessun essere umano può avere la saggezza necessaria a servirsi di tale potenza; la sua mente impazzirebbe, e sarebbe capace di diventare il peggiore dei demoni. Per questo devo fermarla prima possibile. >> << Anche tu sei una custode giusto? Quindi anche tu devi essere abbastanza potente; potresti sbarazzarti del mezz’orco facilmente. A cosa ti servo? >> <> Nel frattempo Theresa si era avvicinata, e si era seduta accanto a GaretJax . << Credi di riuscire ad abbattere un mezz’orco benedetto da un incantesimo? Dopo aver eliminato una banda di tagliagole tuoi pari? >> <> << Oh no, niente astinenza. Eppoi sai, io sono un po’ capricciosa. Mi piace decidere da me quando ho trovato qualcuno di interessante. >> disse Theresa tappandogli la bocca con un bacio. GaretJax decise che ne aveva abbastanza di fare domande. Viaggiarono tutto il giorno seguente, arrivando alla fortezza di Iachyra al tramonto. Decisero di attaccare col buio, sfruttando il tempo che rimaneva per riposarsi. << È strano. >> disse GaretJax, mentre osservava con una lente il palazzo. << quei sicari mi sembrano troppo giovani per essere professionisti. >> << Lascia che sia mia sorella a preoccuparsene. >> disse Theresa materializzandoglisi accanto. << Preparati. Non devi deludermi. >> << Sarò pronto non ti preoccupare. >> Quando calò la notte, due ombre si avvicinarono al palazzo, dirigendosi all’ingresso, protetto da due guardie. << Tocca a te. >> disse Theresa, ma lui era già sparito, e quando guardò di nuovo la porta una sola figura era in piedi, due accasciate e senza vita ai suoi piedi. << No. Tocca a te. >> disse lui, indicando la serratura, bloccata da alcune rune magiche. Pochi gesti distratti di Theresa e la porta si aprì. << Sei Brava. >> <> << Il capo sei tu. >> disse lui con una scrollata di spalle. Avanzavano silenziosi per i corridoi, e quando incontravano resistenza non era mai per molto. GaretJax si muoveva come uno spettro, rapido e pietoso nel suo agire; i soldati cadevano come foglie secche in balia ad un vento forte. << Per Krom, non sono giovani, sono ragazzi! >> << Ti fai forse degli scrupoli? >> disse la donna senza voltarsi. << non mi piace questo tono Theresa! Sono un assassino, non una bestia! Misura le parole! >> disse afferrandola per una spalla. Lei stava per ribattere, ma un nuovo ingresso li interruppe: Kraaht li aveva trovati. << Pagherete la vostra intrusione col sangue! >> GaretJax non perse tempo. << Appena te lo dico corri a cercare Iachyra! >> poi partì all’attacco. Fece un paio di finte, attirando il gigante sotto una balconata, poi Kraaht attaccò con furia accecante, e tra la sua spada e l’assassino sembrò non esserci spazio, ma contro ogni logica GaretJax non era più là: corse come una freccia su per il braccio del gigante, spiccò un balzo e con due spade apparse magicamente da chissà dove, tagliò i sostegni della balconata. Prima di toccare terra lanciò sotto la balconata un oggetto delle dimensioni di un ciottolo, che lasciava una scia di fumo: qualcosa esplose sotto la balconata, facendola crollare su Kraaht, seppellendolo. Theresa era rimasta ipnotizzata dall’evento. << Corri! >> gridò GaretJax, lei si riscosse e volò via. L’assassino si girò verso le macerie, giusto in tempo per vederne spuntare Kraaht, illeso. << Bel trucco! Riprovaci ora! >> I due combatterono per diverso tempo, ma nessuno acquisiva un vantaggio: GaretJax lo colpì diverse volte ma lo scudo magico era perfetto; di contro Kraaht non riusciva nemmeno a ferire l’assassino, che con le sue tecniche era sempre tre passi avanti a lui. Poi, dopo aver schivato l’ennesimo colpo di Kraaht, GaretJax, si stupì vedendo il gigante urlare di sorpresa: stavolta il suo fendente aveva colpito! << Amico, sembra che Theresa abbia trovato chi cercava! >> Kraaht scagliò la sua arma contro GaretJax, che la schivò, esponendosi però alla bruta carica che seguì. Fu come essere colpiti da un ariete. << Hai finito di ballarmi intorno, verme! >> disse Kraath tirando su GaretJax per il bavero. Subito dopo un’esplosione violentissima cancellò una parete, e dal polverone apparve Theresa, che si dirigeva verso la donna che era a terra con uno scrigno in mano. Iachyra. Il diversivo salvò la vita a GaretJax, che ne approfittò per colpire Kraath con un rapido fendente, accecandolo. L’uomo urlò di dolore, mollando la presa e maledicendolo. << Sei battuto gigante. >> mentre lo diceva gli puntò la spada alla gola. << È la fine sorella! La pergamena! >>gli occhi di Theresa lampeggiavano. << Non è tua, ma di Grendeya. >> disse Iachyra. << Allora la prenderò dal tuo cadavere! >> la mano di Theresa lampeggiava di luce bianca. Poi una freccia la trafisse. Theresa sorpresa, quasi non sentì dolore. Garetjax l’aveva colpita! << Sei impazzito? >> <> << Avevi capito tutto allora. >> << Quale Chiesa non predica l’astinenza? Quale sacerdotessa si concederebbe solo per evitare delle domande come hai fatto tu? >> << ciò non ti ha impedito di uccidere i chierici di Iachyra però! >> << Sono solo storditi. Decido io chi uccido. >> << Perché questa messinscena allora? >> << Battermi con Kraaht mi stuzzicava. E anche impedirti di diventare un demone. Ti ho già detto che sono un assassino, non una bestia. >> << Allora adesso affronterai anche me! >> Theresa si scagliò all’attacco. GaretJax lanciò il suo pugnale, che si fermò davanti al cuore della donna. << Un vecchio gioco! >> << No, è nuovo. >> sentì GaretJax ma non lo vide. Abbassò gli occhi, e sulla punta del pugnale c’era infilato un ciottolo fumante! L’esplosione dilaniò Theresa e i suoi sogni di potere. GaretJax e Iachyra uscirono dall’anfratto che li aveva protetti. << Grazie per il tuo aiuto uomo. Mia sorella si era persa. >> << Non mi andava di fare da padrino ad una creatura che può distruggermi. Cura Kraaht, sono sicuro che gli ridarai la vista; spero di non rincontrarti sacerdotessa. Difficilmente un assassino lascia vivo chi incontra due volte. >> Andandosene si portò via la spada del gigante, una splendida lama dei guerrieri dell’est, i samurai << Così mi ricorderò di Kraaht! >> disse fra sé mentre tornava a Palenque. Forse un altro incarico già lo aspettava.

     
    .
  2. CarDestroyer
        Like  
     
    .

    User deleted


    Trattandosi di un racconto ispirato a/per un gdr può andare, altrimenti manca di pause; il ladro (ispirato al Garrett di Thief?) è invincibile e non dà emozioni, e c'è qualche termine troppo moderno, come "pasticceria", "lista della spesa"... "sceriffo" mi sembra fuori luogo per la fantasy, ma potrei sbagliarmi wink.gif . Hai tagliato interi periodi? Quei <> mi sembrano lì per questo, oltre che per i silenzi.
    Un'altra cosa: non so perché, ma mi aspettavo che ci sarebbe stata una donna in mezzo biggrin.gif . A meno che non siano le protagoniste principali, evita di usare le donne, oppure da' loro profondità, altrimenti diventano dei divertissement da uomini biggrin.gif . Ancora meglio usale solo per le scene erotiche, così vai sul sicuro laugh.gif (qui mi scaglio addosso le ire delle forumiste tongue.gif ).
    CITAZIONE
    Sei caro assassino

    A Firenze si usa per dire cari$$imo biggrin.gif .
     
    .
  3. jedimaster
        Like  
     
    .

    User deleted


    in effetti è una storia riadattata ad un diverso scopo...è abbastanza difficile realizzare una storia con un tetto di 2000 parole, ho dovuto tagliare qua e là.
    riguardo alla citazione no, non conosco nemmeno il garret di Thief! però sì, vuol ricordare un altro personaggio, un maestro d'armi di Terry Brooks.
    i vari< nn sono silenzi! sono per i dialoghi! biggrin.gif
    per i "neologismi" non mi pare che stridano troppo, i pasticcieri e gli sceriffi mi auguro esistano ovunque, come pure la lista della spesa! come dice la pubblicità, se non ci fosse bisognerebbe inventarla! tongue.gif

    Edited by jedimaster - 26/2/2006, 19:34
     
    .
  4. CarDestroyer
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (jedimaster @ 26/2/2006, 19:33)
    in effetti è una storia riadattata ad un diverso scopo...è abbastanza difficile realizzare una storia con un tetto di 2000 parole, ho dovuto tagliare qua e là.
    riguardo alla citazione no, non conosco nemmeno il garret di Thief! però sì, vuol ricordare un altro personaggio, un maestro d'armi di Terry Brooks.

    Non conosci il videogioco Thief ohmy.gif ? Male male tongue.gif .
    CITAZIONE
    i vari< nn sono silenzi! sono per i dialoghi! biggrin.gif

    In alcuni punti, tra due dialoghi usi proprio "<>" che interpreto come silenzio o omissis.
    CITAZIONE
    per i "neologismi" non mi pare che stridano troppo, i pasticcieri e gli sceriffi mi auguro esistano ovunque, come pure la lista della spesa! come dice la pubblicità, se non ci fosse bisognerebbe inventarla! tongue.gif

    Non aiutano a calarsi nell'ambientazione wink.gif .

    CarDestroyer - The mAsTeR of the Breakers Balls biggrin.gif .
     
    .
  5. Zeruhur
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    Trattandosi di un racconto ispirato a/per un gdr può andare, altrimenti manca di pause; il ladro (ispirato al Garrett di Thief?) è invincibile e non dà emozioni, e c'è qualche termine troppo moderno, come "pasticceria", "lista della spesa"... "sceriffo" mi sembra fuori luogo per la fantasy, ma potrei sbagliarmi

    ti sbagli tongue.gif

    CITAZIONE
    Non conosci il videogioco Thief? Male male

    ma se quando ne ho parlato io non lo conosceva nessuno <_<

    Edited by Zeruhur - 26/2/2006, 21:31
     
    .
  6. jedimaster
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (CarDestroyer @ 26/2/2006, 20:55)


    CarDestroyer - The mAsTeR of the Breakers Balls biggrin.gif .

    laugh.gif
     
    .
5 replies since 25/2/2006, 16:20   229 views
  Share  
.