Storie dal ####storie

apprezzati consigli, critiche, minacce

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  1. Tsam
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    Letto!..e mi dispiace..ma è quello che mi è piaciuto di meno fra i tre..nn so spiegarti bene il perchè..è una cosa a pelle..diversi stili che si fondono insieme e secondo me rendono frammentato lo svolgersi della vicenda..un soggetto che mi sa di già letto (intendo il topos del fantasma che avverte)..boh..come ti o detto nn mi è piaciuto tanto..mi spiace..però vorrei sapere se la storia del fantasma parte da qls di vero....ah giusto..il mio "nn mi piace molto"..in un'ipotetica scala sarebbe 6 1/2..nn da buttare quindi..anzi....ma sei tu che mi hai solleticato il palato con gli altri due....ciao
    tsam
     
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  2. ####storie
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    tranqui, non sei il primo che mi da un giudizio non completamente convinto su questo racconto.
    In effetti, ho bisogno di una pausa di riflessione: di recente avevo puntato molto su miglioramento dello stile, e credo di aver perso di vista l'idea (questo è l'ultimo che ho scritto). Sì, credo di aver bisogno di una pausa. Ma non vi preoccupate, ho svariati racconti vecchi da farvi leggere! (anche se alcuni dovrò prima farli passare sotto gli autoritari occhi di Ligeia, visto che non so se li posso postare)

    Per quanto riguarda il racconto, A parte la trama strettamente detta, è tutto vero: conformazione del paese, borgo e palazzo, bar, anima degli abitanti, fantasma, il fatto che il prete ne avesse paura, tutto.

    grazie di tutto, soprattutto della sincerità. è molto più facile e meno impegnativo dire un "bello" non sentito che muovere una critica.
    Ciao!
     
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  3. Ray of Darkness
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    Stessa cosa che ho detto a Hell, cercherò di leggere al più presto questi racconti...
     
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  4. CarDestroyer
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    Nell'ultimo racconto ti sei fatto prendere un po' la mano e lo hai "allungato", oppure non hai tagliato tutto il superfluo. Almeno, è la sensazione che ho avuto io. Curato e indovinato, il prologo (questo mi ricorda che stasera ho mancato la premiazione di un mio amico scrittore: porc... domani mi ucciderà!) mette subito in atmosfera. Non noto problemi particolari, tranne, come detto, una certa pesantezza.
    Ma... Va bene la faccia da schiaffi, però così, invece di Maria la chiameranno Munch!
     
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  5. ####storie
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    ma secondo te, l'idea è buona e realizata un po' male, o è proprio una cazzata in se che anzi si è un po' salvataa con la scrittura? Te lo chiedo perchè anche a voler essere ultra autocritici è molto difficile giudicare se stessi.
     
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  6. CarDestroyer
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    Le idee in letteratura sono già state scritte tutte ormai , e mi guardo bene dal criticarle. A meno ché qualcuno spari grosse panzane, per far quadrare una storia altrimenti fuori di ogni logica. Nel tuo caso, invece, hai scelto di narrare una leggenda del tuo territorio, e lo hai fatto utilizzando punto di vista, lessico e sintassi adeguati. Coerenza e studio ne fanno un racconto ben fatto! Personalmente (e questo vale solo per me, non per il mondo), difetto di simpatia per i racconti storici o veristi. Ad esempio, Valerio Evangelisti riesce appena ad interessarmi, eppure il lavoro che sta dietro i suoi romanzi è notevole e portato avanti stupendamente.
    Per tornare al racconto, farei un esempio esplicito:
    QUOTE
    Dove si è fermata la testa del giovane martire, è sorta una piccola chiesa: grattando dietro i suoi affreschi, si è visto che sotto se ne nascondevano altri, più antichi.
    In fondo, tutto Bassano è così. Lo frequenti, ci vivi, conosci la sua gente. Eppure hai sempre la sensazione che ti nasconda qualcosa.

    E' ridondante. Se avessi scritto:
    QUOTE
    Dove si è fermata la testa del giovane martire, è sorta una piccola chiesa: grattando dietro i suoi affreschi, si è visto che sotto se ne nascondevano altri, più antichi. Come per i sentimenti della gente di Bassano.

    Avresti ristretto il brodo, senza perdere nulla. E' questo che intendo per pesantezza . Forse sarebbe meglio parlare di verbosità .
    Un'ultima cosa, e te la dico con sincerità : scrivi già bene, hai solo bisogno di maggior spietatezza nei confronti dei tuoi "parti". In tre racconti hai mostrato tre tecniche narrative diverse, con cognizione, e il secondo mi è piaciuto davvero.
    Rimangono da vedere le storie corali...
     
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  7. ####storie
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    Sai, non volevo dirtelo, a io cosa siano le storie corali non è che lo sappia così bene...
     
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  8. CarDestroyer
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    Storie con più personaggi interagenti tra loro o no, ognuno ben definito e coerente. Ad esempio Stephen King, con tutte le sue pecche (tra cui una verbosità che fa impallidire il BVZM ), è un grande regista di personaggi. Anche Chrichton sa il fatto suo, così come Frank Herbert e Valerio Evangelisti (di cui, a tal proposito, ti consiglio di leggere "Gocce Nere", di cui posterò l'indirizzo appena lo trovo ). Insuperabile Hemingway, e in generale gli autori americani.
    Normalmente questo genere di lavori non è adatto ai racconti brevi.
     
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  9. ####storie
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    Credo di avere scritto qualche cosa del gnere, ma ha qualche pecca (ero giovane) e, soprattutto, è troppo lungo per postarlo qui. saranno una ventina di pagine. Se vuoi te lo mando via e-mail.
     
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  10. Ray of Darkness
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    Potresti pubblicarlo a puntate
    In fondo anch'io ho un racconto lungo di fantascienza, forse un pò ingenuo (l'ho scritto a quattordici anni) però mi piacerebbe farlo leggere (nonostante le spietate critiche che susciterebbe soprattutto da parte miaaaaa!!!)
     
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  11. CarDestroyer
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    Concordo con Ray. Magari crea un altro topic, così da non creare confusione.

    X Ray
    Manda manda, che in questo periodo sto leggendo davvero poco!

    A furia di parlare di coralità , ho momentaneamente lasciato il mio romanzo (95 cartelle circa e sono a meno di metà), per buttarmi su un racconto ambientato in una moderna miniera. Mi sto documentando su tipologie, macchinari, pericoli ecc. connessi all'attività estrattiva mentre vado avanti con la stesura. Anche questo non sarà breve.
     
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  12. ####storie
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    A proposito di informazioni, non è che qualcuno ha la più pallida idea di dove posso trovare informazioni sul funzionamento di una prigione (tipo turni di guardia, servizio di pulizie, ecc.)? Mi servono per un racconto che sto' disperatamente cercando di scrivere da un 5 anni circa, e che forse non scriverò mai. Ma forse è l'ora di una storia nuova...
     
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  13. ####storie
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    Questa appartiene al mio filone "filosofico": svariati racconti (troppi) che... vabbè leggetelo e facciamo prima.


    Neo-Parabola
    più del doppio dei miei anni





    e tutta questa storia il sogno di un sogno l'ombra di un ombra, poco più di un delirio
    scritto a macchina da un romanziere idiota…
    Raymond Queneuau






    "Cercava la felicità."
    "Perché la cercava, maestro?"
    "Perché era infelice. Perché la gente non rispettava lui, e lui non rispettava se stesso. I più forti, e i più stolti riescono a vivere senza il rispetto della gente, ma senza il proprio si è già morti, anche se il cuore batte e la mente esplora. Era infelice quando non mangiava perché aveva fame, ed era infelice quando mangiava perché il suo pensiero andava a chi aveva fame. Era infelice perché il mondo è brutto, per chi ha un cuore."
    "Continui, maestro."
    "Decise di cercare la felicità. Forse era una donna, un tramonto, o un sasso rotondo. Non lo sapeva, ma voleva scoprirlo. Diventava più grande, i giorni passavano e diventavano anni, ma la sua ricerca era troppo importante per curarsene. Camminò attraverso i vicoli delle città, in mezzo alla folla, la cercò in lande deserte e desolanti. Camminò, camminò tanto."
    "Trovò la felicità, maestro?"
    "Aveva visto tante cose, nel corso dei suoi viaggi. Cose brutte, cose normali, ed anche cose belle. Eppure tutte le cose belle messe insieme non avrebbero mai potuto riuscire ad eguagliare la visione che gli si presentò nel folto di quel bosco.
    Vide una donna magnifica, nuda, stupenda nel corpo e nel volto.
    La donna aveva occhi profondi come pozzi, forme piene e perfette come il profilo dei frutti, capelli morbidi come le prime piume degli uccelli e fluenti come il corso di placidi fiumi. I capelli coronavano un volto enigmatico come una promessa di terre lontane, e una bocca che si schiudeva e prometteva, prometteva…
    Tutto in lei era invito ad essere abbracciato, ad essere amato, ad essere percorso e contenuto da mani avide, e da una bocca curiosa ed esploratrice.
    Lei sembrava promettere di poter di scacciare la solitudine in un solo abbraccio, completo, circolare, perfetto. Niente come lei. Niente.
    Il viaggiatore aveva gli occhi talmente pieni da quella meraviglia, che non si curò delle grandi ali da libellula che portava dietro la schiena (meravigliose ali, sinuosa schiena), né dava peso alla vegetazione che le si avvolgeva parzialmente intorno alle braccia e alle gambe, imprigionandola.
    Stordito, estasiato e colmo d'amore, gli chiese chi fosse.
    La fanciulla disse di essere una creatura del bosco, una di quegli esseri che gli uomini hanno chiamato ninfe, o fate, o con tanti altri nomi.
    Il viaggiatore gli parlò di sé, della sua lunga ricerca, e aggiunse che l'amava.
    La ninfa rispose che se l'avesse posseduta prima di liberarla, lei sarebbe stata sua per sempre: le sue ali sarebbero cadute, e sarebbe diventata una donna.
    Ma se l'avesse liberata senza amarla, lei avrebbe potuto intrecciargli sul capo una corona di felicità, perché la felicità può essere lavorata solo dalle pure mani di una ninfa vergine. Tuttavia, appena intrecciata la sua corona (circa il tempo di un battito d'ali), avrebbe dovuto tornare nel folto nel bosco da cui era venuta, e lui l'avrebbe persa.
    Il viaggiatore doveva scegliere."
    "Cosa scelse, maestro?"
    "Tu cosa credi?"
    "Scelse la felicità. L'aveva cercata così a lungo."
    "Ma sentiva in cuor suo che non avrebbe mai potuto essere felice, senza di lei."
    "Allora scelse la donna."
    "Il viaggiatore aveva conosciuto tante donne, e sapeva che possono dare solo pochi e brevi istanti di felicità, nient'altro."
    "Ditemi, maestro, che cosa scelse, allora?"
    "Io…" Il mio maestro abbassò gli occhi, e quando li rialzò da essi cadevano lacrime.
    "Io… io non… non so… non so…"
    All'improvviso si aggrappò a me, come un fanciullo spaventato. Rimasi immobile, mentre singhiozzava sulla mia spalla. Continuò a lungo.
    Come potevo io consolare lui?
    Aveva più del doppio dei miei anni.







     
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  14. CarDestroyer
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    ...
    Stordito, estasiato e colmo d'amore, GLI chiese chi fosse.
    ...
    La fanciulla disse di essere una creatura del bosco, UNA di quegli esseri che gli uomini hanno chiamato ninfe, o fate, o con tanti altri nomi.
    ...
    Il viaggiatore GLI parlò di sé, della sua lunga ricerca, e aggiunse che l'amava.
    ...

    Dunque la ninfa (che per coincidenza ho sul secondo desktop di KDE), oltre alle ali, ha anche altri accessori... Teribbile!
    A parte gli scherzi, il finale, secondo me, è indovinato
     
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  15. ####storie
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    Ma in fondo, la grammatica è un piagnone!
     
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53 replies since 25/11/2003, 22:41   485 views
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