Il cavallo muove (Scacco alle Federazioni)

Un romanzo breve di fantascienza

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ray of Darkness
        Like  
     
    .

    User deleted


    blank

    Edited by Ray of Darkness - 10/5/2005, 18:39
     
    .
  2. Ray of Darkness
        Like  
     
    .

    User deleted


    Prologo

    L’immensa stazione costruita in metallo lucciva a distanza di parecchi chilometri. La giornata era limpida e tersa, il sole, già alto nel cielo, splendeva e poche evanescenti nubi copriva il cielo.
    La strada era circondata da boschi e boschi, da una foresta: la Foresta Nera.
    Roberto era seduto nel taxi che sfrecciava a 500km/h. Il viaggio era breve, poco più di mezz’ora.
    E pensare che quando era piccolo un viaggio del genere avrebbe richiesto più di due ore!.
    Così voleva ricordare la Terra. Verde, solare e rigogliosa. Arrivò alla stazione.
    “Quanto le devo?”
    “Sono cinquanta euro.”
    Pagò il tassista lasciandogli anche una mancia alla cui consegna l’uomo rigraziò doverosamente.
    Poi anziché tornare indietro l’autista guidò l’automobile fino a un hangar dove scese e quindi entrò nella stazione.
    Più che una stazione era un insieme di rampe di lacio con degli hangar per accogliere le persone in partenza. Roberto caminava a passo lento. Aveva già depositato il bagaglio quindi si sedette su una seggiola molto simile a quelle usate negli aeroporti.
    Si immerse nei suoi pensieri. Pensava a quanto tempo aveva trascorso su quel pianeta. Quanti anni. Non si poteva più restare, purtroppo. La guerra nucleare stava scoppiondo come un irrefrenabile morbo, come la mannaia del boia sul condannato. Irrefrenabile, distruttiva, letale.
    Nessuno se lo sarebbe aspettato appena un paio d'anni prima. Ora era tutto differente. Dal 2020 i paesi del terzo mondo si erano nuclearizzati. Il terrorismo era dilagato. La crisi si espanse. La borsa crollò. Gli Stati Uniti risentirono della crisi e minacciarono conflitto, pur consapevoli di ciò che una guerra di tal genere comportasse. La fine della vita sul pianeta. Si era creato un nuovo tipo di arma terribilmente distruttivo. Le radiazioni non sarebbero durate a lungo ma questo non era il problema principale. Il problema ea fuggire. Ma come?
    L'Europa era ancora intoccata, sotto certi punti di vista, ma non per molto. Per salvare il suo milione d'abitanti il Vecchio Mondo aveva costruito colonie sulla Luna e su Marte. Queste erano ancora incomplete a causa dei tempi strettissimi di costruzione imposti dall'avvento dell'imminente conflitto. Migliorarle e costruirne altre sarebbe stato compito dei coloni appena arrivati.
    Una voce amica strappò Roberto dai suoi pensieri.
    “Roberto!”
    “Stefano, vecchio volpone. Mi chiedevo che fine stessi facendo.
    “ Non avrei potuto ritardare. La partenza è prevista tra un ora.”
    “Già…”
    “Bene, sono felice che sia andato tutto bene. I nemici non si sono accorti dei lanci e questo è l’ultimo. Non vi è più nessuno sulla faccia dell’Europa.”
    “Beh, veramente dovrei dirti qualcosa…”
    Roberto la disse allorecchio di Stefano.
    “Sei sicuro di quello che fai?”
    “Sì. Almeno credo.”
    “Come vuoi. Hai deciso cosa portare con te?. Ricordati di non superare il peso di cinquanta chilogrammi.”
    “Libri e musica. D'ogni genere, su tutte le materie: scienza, letteratura, storia e altre. Ho impiegato anni per raccoglierli, immetterli in computer e trasferirli in cinquecento dischi digitali. Sono circa quattrocentomila opere. Moltissime non le ho lette e altrettante non le leggeranno mai. Ti starai chiedendo perché l'ho fatto. Pensa ai momento del nostro arrivo sulla Luna. In due cupole costruite in tempi serrati sono state allestite delle biblioteche. Sono convinto che non ci sia neanche un libro. L'obiettivo è salvarci. Direi che è diventato fondamentale da quando l'Iraq ci lanciò le bombe batteriologiche facendoci rimanere un solo milione d'abitanti.
    Fece una pausa pensando “E uccidendole nostre mogli e le nostre famiglie.” Riprese il discorso: “Non permetterò di arrivare lassù senza libri. Senza di essi il futuro dell'umanità non potrà esserci. Voglio creare una razza umana evoluta. Questo è il mio contributo.
    Ho anche libri normali, circa una cinquantina. Fantascienza. Ti ricordi....
    Asimov, Bradbury, Dick... Li ho conservati e ora li porto con me.”
    “Hai detto anche musica.”
    “Sì, di ogni genere, circa mille opere.”
    “Quanto pesa il tuo bagaglio?”
    “Trenta chili più i vestiti e gli effetti personali.”
    Poi salirono sul razzo e questo, dopo quindici minuti, si levò in cielo portandoli insieme con altri nove razzi sulla Luna che dal finestrino si vedeva sempre più grande.

    Sulla Luna, tre giorni dopo
    “La guerra è scoppiata: ieri sera è stata atomizzata l l'Europa. In ogni caso non è rimasto nessun abitante nell'intero continente.”
    Roberto chiuse il libro che stava leggendo tenendo il segno con l'indice tra una pagina e l'altra.
    “Gli uomini non hanno imparato la lezione dai passati conflitti. Gli altri quattro miliardi di persone si annienteranno con le loro stesse mani in breve tempo. Meglio non pensarci.” Cambiò discorso: “Ho sentito che anche i Giapponesi sono partiti per Marte e collaboreranno con noi per la costruzione di nuove cupole.”
    “Sì, è vero. Mi hanno affidato l’incarico di costruire le nostre basi.”
    “l miei sogni stanno diventando realtà.
    Oggi siamo sulla Luna, domani su Mare, in futuro chi lo sa…”
    Si alzò dirigendosi verso la vetrata della cupola per vedere le esplosioni sulla Terra. Poi fissò a lungo le stelle e riabbassò Io sguardo sul suo libro, fiducioso del fatto che quello che aveva letto si sarebbe presto o tardi realizzato.


    Milano, 17 Novembre 1998- 21 Gennaio 1999
    Questa versione, riveduta, corretta e modificata 29 Agosto 1999.
     
    .
  3. Tsam
        Like  
     
    .

    User deleted


    Finalmente letto!..a parte qualche sbavatura stilistiche qua e là nn mi è dispiaciuto..anzi..solo che c'è qualche ( x me) incomprensione..come hanno fatto gli altri a nn vedere i razzi partire?perchè le altre nazioni nn partono anche loro?..mi da anche del molto profetico....cmq MI PIACE..complimenti..ciao
    tsam

    Edited by Tsam - 8/12/2003, 20:35
     
    .
  4. Ray of Darkness
        Like  
     
    .

    User deleted


    La prima stusara spiegava la generale crisi economico-sociale di tutto il resto del mondo e la conseguente incapacità di correre ai rimedi. Spiegazione puerile
     
    .
  5. CarDestroyer
        Like  
     
    .

    User deleted


    Hmmm, hai detto tutto tu nell'introduzione .
    Però si legge l'impegno di voler scrivere una grande saga.
    Un po' frettoloso.
     
    .
4 replies since 8/12/2003, 15:01   112 views
  Share  
.