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ORRORI VARIEGATI E VARIOPINTI NEL PRIMO DAMPYR COLOR!
DAMPYR COLOR N° 1 "La Biblioteca dell'Orrore"
Uscita: 20/07/2021
Soggetto: Boselli Mauro, Colombo Maurizio, Giusfredi Giorgio
Sceneggiatura: Boselli Mauro, Colombo Maurizio, Giusfredi Giorgio
Disegni: Rossi Luca, Masellis Helena, De Stena Francesco, Scibilia Alessandro, Cropera Michele, Baggi Alessandro, Genzianella Nicola
Colori: Pastorello Alessia, Masellis Helena, Vattani Matteo, Scibilia Alessandro, Baggi Alessandro
Copertina: Vattani Matteo
La Biblioteca del Teatro dei Passi Perduti nasconde molti segreti, tra cui una sezione speciale con le opere mai scritte, ma solo sognate, e forse vissute, dai grandi autori del fantastico. Quando Ambrose Bierce scopre un suo racconto inedito che lo vede protagonista durante la Guerra di Secessione, lui e Harlan vengono rapiti in un vortice d’immaginazione e terrori, tra castelli maledetti, mostri, vampiri, incubi metropolitani e terrificanti cimiteri di navi…
Il disperso
Testi: Mauro Boselli
Disegni: Luca Rossi
Colori: Alessia Pastorello
Tsathoggua
Testi: Maurizio Colombo
Disegni e colori: Helena Masellis
Il castello negli Appennini
Testi: Giorgio Giusfredi
Disegni: Francesco De Stena
Colori: Matteo Vattani
Danvers Manor
Testi: Mauro Boselli
Disegni e colori: Alessandro Scibilia
I sette volti di Milano
Testi: Giorgio Giusfredi
Disegni: Michele Cropera
Colori: Alessia Pastorello
Prigioniero dei Sargassi
Testi: Mauro Boselli
Disegni e colori: Alessandro Baggi
Epilogo
Testi: Mauro Boselli
Disegni: Nicola Genzianella
Colori: Alessia Pastorello
Edited by erkitu - 5/10/2023, 13:06. -
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Tanta roba . -
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Letto e ovviamente SPOILER (clicca per visualizzare)non mi è piaciuto. Dico ovviamente perché questo genere di prodotti non fa per me. Io voglio una storia più o meno legata alla continuity, ma una storia. Questo è più un esercizio di stile, un omaggio a degli scrittori, magari una chicca da collezionista. E io che collezionista lo sono ma a metà, sono insensibile al fascino di questo genere di prodotti editoriali. L'ho comprato con poche aspettative ma per una sorta di strano senso del dovere, l'ho letto e l'ho terminato senza entusiasmi né rimpianti.
Alcune storie sono meglio di altre, I sette volti di Milano per esempio mi è piaciuta molto per quell'ambientazione in una Milano notturna di qualche anno o decennio fa, con le insegne pubblicitarie appese ai palazzi, un'immagine che ancora ricordo da bambino ma che ormai sono scomparse quasi ovunque.
Mi è piaciuta anche l'ultima ambientata nel Mar dei Sargassi, con l'equipaggio che ricorre allo stesso trucco della nave "corazzata" visto nell'episodio di Zagor.
Ho due dubbi: il primo è come fa lo scrittore a uccidere il non morto (era un non morto giusto?), il secondo è chi è la donna/demonessa sull'altalena di ragnatela che chiama Harlan nelle vignette finali. Qualcuna di conosciuta o di (per ora?) sconosciuta?. -
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Tororo SPOILER (clicca per visualizzare)l'espediente della nave corazzata l'hai già visto su zagor proprio perché ripreso dai racconti di Hodgson (vedi ad esempio dal mare immobile, nuove notizie dall'Homebird o il romanzo naufragio nell'ignoto) 😉
La demonessa ragno di cui parli è tratta dal racconto "il ragno" di Hanns Heinz Ewers
Capisco il tuo punto di vista, il mio è diverso, mi era piaciuta la riduzione a fumetti di un racconto di O' Brien sul magazine e ho apprezzato questi omaggi. Sarà che sono appassionato di questi vecchi scrittori proprio grazie al volumetto dell'enciclopedia della paura scritto da Boselli tanti anni fa. Il mio interesse partì proprio da lì (grazie Mauro) e fu possibile inizialmente grazie alle edizioni economiche Newton che cominciarono ad uscire di lì a poco (allora senza internet procurarsi libri usciti negli anni 60/70 e primi 80 era molto difficile).
Certo è meglio che siano fatte in numeri fuori serie come il magazine (era perfetto per questi esperimenti, peccato) e perlomeno per il primo color
Edited by erkitu - 25/7/2021, 10:57. -
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Infatti, mi confermi anche tu che è una roba da collezionisti e amatori.
Io che di Lovecraft ho letto poco e senza neanche grande trasporto e che Bierce lo conoscevo solo per una vecchia, e molto bella, storia su un Martin Mystere di 30 anni fa, certe finezze non riesco ad apprezzarle
Comunque il mio è un discorso in generale: non mi sarebbe piaciuto neanche se avesse riguardato scrittori o generi letterari da me conosciuti ed apprezzati. Non mi piace proprio come tipologia di prodotto.
Erkitu,SPOILER (clicca per visualizzare)grazie delle dritte e delle spiegazioni. Ma invece del non morto che ne pensi? Come fa a ucciderlo?. -
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Insomma, è sempre più Bonelliverse... . -
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a me questa antologia è piaciuta sia nei contenuti che nella forma SPOILER (clicca per visualizzare)non posso definirlo un albo stratosferico , perchè non lo è, ma un albo ottimamente concepito e realizzato si. Ho trovato tutte interessanti le varie storie proposte, altrettanti omaggi dunque agli scrittori presentati visivamente angoscianti al punto giusto, utili gli articoli a corredo, mi sono piaciuti i collegamenti con la continuity dampyriana.
Promosso certamente.. -
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Per me la storia di Colombo è ottima SPOILER (clicca per visualizzare)davvero "malata" come dovrebbe essere appunto una storia lovecraftiana, su Dampyr si vedono cose che in altri fumetti Bonelli non sono possibili.
Quella su Bierce è proprio accordata ai suoi racconti come quella su Benson (non sapevo del suo segreto). Adoro Hodgson e ho apprezzato l'omaggio dedicato a lui, mentre non ho mai letto nulla di Buzzati. Carina la storia su Poe, l'unica dove Harlan compare e non è solo lettore.
In complesso per me promosso, ma è chiaro che in questa veste letteraria va bene come primo numero (come già detto il magazine invece era perfetto per portare avanti versioni a fumetti di racconti), se ce ne saranno altri mi aspetto delle storie legate alla saga principale. -
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Il mio commento è in linea con quelli di Erkitu, e considero questo color un piccolo capolavoro non tanto per le piccole storie brevi più o meno interessanti o riuscite, quanto perchè tutte provengono da autori che nella saga di Dampyr intravisto.
Il Castello degli appennini è una storia bellissima. Tratto dal racconto "Il ritratto ovale" di Poe in cui (prendo da wikipedia)SPOILER (clicca per visualizzare)Il narratore della storia si trova misteriosamente ferito e, per motivi ignoti, si rifugia nella torre di un castello abbandonato sugli Appennini insieme al suo domestico. Nella camera della torre il personaggio rimane estasiato dai dipinti che decorano le pareti della stanza e comincia a sfogliare un libro, trovato su un cuscino, che descrive la storia di ciascun quadro. Spostando un candelabro per leggere meglio, l'uomo scorge un ritratto ovale, raffigurante la testa e le spalle di una giovane donna, da cui rimane intensamente colpito. Dopo averlo osservato a lungo, si concentra sulla vitalità espressa dal volto della giovane decide di conoscere la storia di esso. Il libro tratta della vita della fanciulla ritratta nel quadro, andata in moglie a un pittore, innamorato tuttavia più della sua arte che di lei. La donna si dimostra una moglie devota e servizievole, tanto da accettare di posare per lui, nonostante vedesse nell'arte un'acerrima rivale. Il marito sceglie di ritrarla nella camera fredda e austera della torretta. La moglie rimane in posa obbediente, per settimane, e man mano che il lavoro prosegue la sua salute diventa sempre più cagionevole. Il pittore però, preso dalla sua creazione, non si accorge del deperimento della moglie, continuando a dipingere forsennatamente, senza distogliere lo sguardo dalla tela. Data l'ultima pennellata, l'uomo rimane estasiato dalla vitalità della sua creazione, ma voltandosi verso sua moglie, si accorge che ormai è morta.
In questa storia storia interviene invece Draka che salva la ragazza rendendola una sua non morta. Anni dopo sarà Harlan a incontrare la ragazza e riportarla alla morte definitiva.
Complimenti agli autori per la trovata.
Ho trovato invece terribilmente noiosa la storia di Colombo ispirata a Lovecraft. Ecco, per quanto sono un amante del genere horror non ho mai sopportato più di tanto le parole illegibili di Lovecraft, ormai forse abusato un po' ovunque.
Carine e simili tra loro come spirito sono Danvers Manor (di/con Edward Benson), e "Il disperso" (di/con Ambrose Bierce), entrambe di Boselli. Purtroppo su Danvers Manor fatico a trovare la soluzione alla vicenda, ma vengo per la prima a conoscenza di questi due scrittori
I sette volti di Milano è anche questa molto carina. Anche se non ho mai frequentato licei, Università umanistiche o di lettere sono riuscito a collegare Dino Buzzati immediatamente. Da bambino ero un grande lettore e ricordo abbastanza bene "il deserto dei tartari" ed il personaggio di Giovanni Drogo.
Le altre storie le devo ancora leggere
Edited by ^Ned^ - 12/12/2021, 11:39. -
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LA BIBILIOTECA DELL'ORRORE (Dampyr color n.1)
Promosso a pieni voti l'esperimento del primo "Dampyr color", un albo splendido che, attraverso sette racconti brevi, vuole omaggiare sei grandi scrittori horror e del fantastico (Bierce, Lovecraft, Poe, Benson, Buzzati e Hodgson) e ci riesce pienamente. Non saprei quale dei racconti è il mio preferito, dato che la qualità è molto alta. Il peggiore è sicuramente quello di Colombo, mentre forse quelli che mi sono piaciuti di più sono il racconto di Giusfredi "Il castello negli Appennini" e quello di Boselli "Prigioniero dei Sargassi". I disegni, valorizzati sempre da delle ottime colorazioni, sono una grandissima gioia per gli occhi. Ottima pure la copertina di Vattani.
Ecco delle brevi recensioni dei racconti. Ho escluso la storia cornice (il prologo e l'epilogo) perché, vista la brevità, è ingiudicabile. Comunque i disegni di Rossi e di Genzianella sono bellissimi.
Il disperso
Ottimo racconto ambientato durante la guerra civile scritto da Boselli, un omaggio a Bierce accompagnato dagli splendidi disegni di Luca Rossi.
Tsathoggua
Un bell'omaggio di Colombo a Lovecraft, con i buoni disegni di Masellis, ma tuttavia è il racconto che mi è piaciuto meno.
Il castello negli Appennini
Eccellente racconto (uno dei migliori) di Giusfredi, che ho apprezzato non solo per l'omaggio a Poe, ma anche per il fatto che compaiono sia Harlan sia il padre Draka. Favolosi i disegni di De Stena.
Danvers Manor
Un altro bellissimo racconto di Boselli, questa volta in omaggio a Benson, di cui si cita anche la sua omosessualità. Magnifici i disegni di Scibilia.
I sette volti di Milano
Questo bellissimo e disturbante racconto di Giusfredi vuole invece omaggiare Buzzati e ci riesce egregiamente. Ottimi i disegni di Cropera.
Prigioniero dei Sargassi
Splendido racconto di Boselli con protagonista Hodgson che va anche a "citare" la sua storia Zagoriana "Il terrore dal mare". Geniale l'innovativa spiegazione della morte dello scrittore. Sublimi i disegni pittorici di Baggi.
Voto complessivo ai testi: 9
Voto complessivo ai disegni: 10. -
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Una sorpresa per me che la storia di Colombo non sia piaciuta a molti. Io l'ho trovata malata e fuori di testa come poche sanno essere ultimamente. Oltre ad essere forse l'unica del lotto che non sia ispirata direttamente da un racconto. Prigioniero dei Sargassi
Splendido racconto di Boselli con protagonista Hodgson che va anche a "citare" la sua storia Zagoriana "Il terrore dal mare"
In realtà Boselli va a citare il romanzo "Naufragio nell'ignoto" e i vari racconti del ciclo del mar dei sargassi di Hodgson, che già avevano ispirato la storia zagoriana. -
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Commento in ritardo questo ottimo primo color. Ho apprezzato tutte le storie presentate. Si tratta di un esperimento che promuovo in pieno. Ho apprezzato la comparsata nella splash page di Elric di Melniboné(se non erro). . -
.Commento in ritardo questo ottimo primo color. Ho apprezzato tutte le storie presentate. Si tratta di un esperimento che promuovo in pieno. Ho apprezzato la comparsata nella splash page di Elric di Melniboné(se non erro).
Bravo.. -
Ammanuensemeditativoallafinestra.
User deleted
spero la collana diventi un appuntamento fisso almeno annuale. sarebbe bello come in molti numeri di quelli di dylan dog o tex, avere disegnatori ospiti. per le colorazioni spero di vedere più storie dipinte e meno colorazioni digitali (intendo nello stile, non tanto nella realizzazione). . -
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Io non sono un fan dei numero fuori collana.
Diciamo che uno Speciale all'anno mi basta.
In una logica di gestione delle risorse preferirei che si potenziasse la serie regolare magari con storie di ampio respiro (2-3-4 albi) e/o a colori piuttosto che impiegarle per storie fuori collana che, come nel caso di questo Magazine, poco danno alla saga.
Capisco chi ne apprezza l'aspetto citazionistico, i riferimenti colti, i disegni, i colori.
A me non è che questo Magazine proprio non mi sia piaciuto, ma neanche mi ha entusiasmato perché non apprezzo il genere di prodotto.
Ragionando da lettore, e non da editore, preferirei un all in di risorse sulla serie regolare e stop..