Dampyr il forum

Votes taken by Tororo

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    CITAZIONE (Gallowmere @ 4/4/2024, 08:49) 
    CITAZIONE (Tororo @ 3/4/2024, 21:44) 
    Discorso a parte il blocco di storie dal 96 al 102: impossibile considerarle una storia unica, per me comunque è stato il momento migliore di Dampyr

    E' vero, infatti all'inizio pensavo di mettere solo il triello dal 97 al 99, ma alla fine ho barato :P

    A proposito di barare, se dovessi togliere lo Speciale, cosa metteresti al suo posto, restando solo nell'ambito della serie regolare?

    Gli implacabili.
    Ma è una classifica buttata su due piedi, senza ragionarci troppo, e che oltretutto privilegia gli albi singoli,sebbene in continuity, più delle mini saghe (infatti non ci sono storie del ciclo arturiano e simili) per non farla troppo complicata
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    Ho provato ad aprirla in Sondaggi ma non ho il permesso, per cui la metto qui.
    Come da titolo, per me li metto in ordine :

    La leggenda del vecchio ponte - capolavoro assoluto, un pezzo di letteratura che va oltre il semplice fumetto. Una delle storie più belle che abbia letto in assoluto, non solo in Dampyr

    Il viaggio dei folli - accurata ricerca storia e pathos al punto giusto

    Il libro del tempo perduto - spunto originale, a tratti toccante

    La porta dell' inferno - niente pathos ma anche qui originalità della storia e dell'idea di fondo a go go
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    Secondo MM è un fumetto in via di esaurimento per la sua stessa natura.
    Esiste un numero limitato di "misteri" (fatti storici inspiegabili o spiegabili con ipotesi fantasiose e 'fumettistiche'), a meno ovviamente di inventarseli di sana pianta.
    MM è un fumetto che più di tutti ha uno stretto legame con la realtà,ovviamente romanzata, il che in una certa misura alla lunga esaurisce il campo.
    Infatti, a quanto ho capito (e anche secondo il mio modestissimo e poco rappresentativo riscontro diretto), la qualità degli ultimi anni si è molto abbassata.

    Dampyr al contrario vive una logica sua, come la maggior parte dei fumetti, anche se ovviamente ancorata alla realtà, tanto più che nel suo caso è la contemporaneità. In più è un fumetto molto moderno, con una continuity serrata, un universo narrativo autosufficiente fatto di protagonisti, comprimari, personaggi che si conoscono tra loro, hanno legami consolidati nel tempo (secolare o addirittura millenario) e un bagaglio storico-culturale talmente vasto da essere praticamente infinito.
    Potenzialmente potrebbe andare avanti motu proprio per sempre
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    Ciao Borden, una domanda che forse potrebbe sconfinare nello spoiler.
    Hai mai pensato di usare il multiverso al contrario?
    Esattamente come i nostri hanno avuto a che fare con Draka, Mardsen etc di universi paralleli andando a casa loro, hai mai pensato l'operazione inversa?
    Dal mio punto di vista di lettore il top sarebbe avere a che fare con un Harlan 'alternativo', non per forza buono, anzi magari alleato dei maestri della notte nella sua dimensione.
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    Non che
    sia un personaggio rilevante nella continuity. Volevo solo dire che nel suo branco di non morti è una che se la comanda, ecco
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    A me le storie in retrospettiva, specie sui maestri, piacciono sempre un sacco.
    Danno spessore e profondità a personaggi che altrimenti, una volta morti, sarebbero solo figurine finite nel dimenticatoio.
    L'importante è che non se ne abusi perché allora diventerebbero un ripiego per tirare avanti la serie e coprire la mancanza di spunti originali, ma direi che siamo ben lontani dal correre questo rischio
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    Storia molto interessante
    nella sua prima parte. Fino a un certo punto sembra proprio una storia di vampiri, cosa che avrei personalmente gradito perché non abbiamo mai avuto un maestro spagnolo.
    Seconda metà meno piacevole, torna il demone de il Boia nero, il che tutto sommato è abbastanza logico. Scontro finale piuttosto deludente


    Apprezzabile l'accurato lavoro di ricerca storica che c' è dietro questo albo. Io, che conosco abbastanza bene la storia dei paesi baschi, non avevo mai sentito parlare di
    questa comunità discriminata e perseguitata che, dalla spiegazione presente nella storia, era composta da baschi appartenenti ad una specie di sottocasta identificata come un gruppo sociale a sé che probabilmente nel corso dei secoli si è formato per "stratificazione" di emarginati (catari, malati, gitani etc)


    Di Gregorio avrebbe potuto optare per una soluzione narrativa più facile e immediata, appoggiandosi al recente passato basco (l'Eta, la lotta contro il regime franchista etc) ma sarebbe stato in fondo uno scopiazzamento del canovaccio del Boia nero. Ha scelto invece di scavare in un passato più lontano portando alla luce un particolare della storia basca sconosciuto, presumo, ai più
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    bella prova di Cajelli. Non è solo una banale caccia a un non morto sopravvissuto (e orfano, guarda caso, di Ixtlan...ma quanti non morti aveva Ixtlan? Gira e rigira, sono quasi sempre suoi...), in mezzo ci sta pure emarginazione sociale, uno spaccato di San Francisco capitale americana degli homeless e un rapporto padre-figlio da recuperare.
    Citazione musicale in apertura di alta scuola (Break on through dei Doors).
    Unica pecca la figura della sciroccata che si innamora del non morto che forse andava approfondita, ma probabilmente il problema qui è sempre la foliazione troppo scarna per certe finezze.
    Mi è piaciuto invece il non-morto: un derelitto, un personaggio im chiaroscuro, privo di sadismo, inerme, salvato da una psicopatica verso cui arriva a provare amore, o forse semplice riconoscenza: entrambi due sentimenti non comuni nei non morti
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    albo discreto, Rotghar si rivela un maestro di spessore e alla fine dei conti io lo avrei tenuto in vita per almeno un altro giro di giostra.
    Bello e avvincente anche il duello finale, su queste cose Falco è sempre originale.
    Ma perché la Bonelli ha lasciato trapelare che il maestro fosse Rotghar rovinando l'effetto sorpresa? Con una trama del genere chiunque si sarebbe aspettato Henzig...

    Ps. Curiosamente Rotghar ha aperto e chiuso l'anno
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    Credo che la morte istantanea di Akhar Nun sia uno dei principali rimpianti dei lettori di Dampyr.
    Personaggio affascinante, ambiguo, e con una sua certa nobiltà d'animo
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    Erkitu, lì i vampiri non c'entravano niente. Ma mi hai dato l'ispirazione e ho capito a cosa ti riferivi: numero 56, I vampiri della città fantasma.
    Ennesima storia con un non-morto orfano di Ixtlan.
    Ma mettere un vampiro di qualche altro maestro defunto, anche magari di qualcuno che ha fatto una fugace apparizione in un albo solo no?
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    Innanzitutto complimenti per questo lavorone...
    Poi, con le vostre discussioni, mi avete per un attimo fatto tornare al passato, a 20 anni fa e più, quando un'internet molto più casareccia dell'attuale spopolava di forum, prevalentemente di politica.
    Condivido gran parte delle osservazioni di Ned.

    Ps io ho 45 anni
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    CITAZIONE
    Maitre Abel è un bel villain, per carisma, metodicità e ambizione (in questo caso, soggiogare un Maestro, nientemeno) si mangia a colazione qualsiasi mago visto finora nella serie e spero che in futuro possa dare ulteriore prova delle sue abilità.

    La tentazione di spoilerare è irresistibile, ma siccome sono bravo non lo faccio 😁
    Mi limito a dire che
    sì, la figura di Maitre Abel continuerà a essere presente nella serie, in un modo molto originale e imprevedibile
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    Harlan viene sempre male. È il limite di Riboldi: i lineamenti dei personaggi (secondo me disegna male anche le mani).
    Mi piacciono molto però le sue ambientazioni e come disegna i dettagli
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    CITAZIONE (^Ned^ @ 8/10/2023, 13:53) 
    La saga di Ixtlan e Condor mi piacquero moltissimo, ma ad oggi, dopo quasi 10 anni, non le ricordo per niente. Conto di rileggerle a breve anche perché di recente ho letto alcune storie con lievi rimandi. La prima è quella di Rothgar col ritorno di Malena Manzi, la seconda è quella dei MiGo che da una spiegazione all'origine dell'ufo dentro l'Area 51.

    Jim Fajella, Lenny Meyer, Bugsy Siegel... Tanti personaggi interessanti

    A me sono sempre piaciute le storie di quel filone là (e altre ce ne sono state nel tempo, ma mi fermo qui per evitare spoiler): semplice azione, personaggi carismatici e vagamente hard boiled, sparatutto con vampiri e trame molto dinamiche
39 replies since 12/3/2013
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