Dampyr il forum

Posts written by Marko_75

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    Letto in clamoroso ritardo
    per me uno dei peggiori albi di sempre, poi una domanda? Ma i vampiri che vengono sterminati per primi cosa avevano a che fare col resto? Oppure questo ospedale abbandonato era un ritrovo di creature varie e variegate? Mah
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    Letto con molto ritardo. Ottimo davvero. Mi sento di condividere quanto scritto da Magico Vento.
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    Boh...senza spoiler, commento generale: molto perplesso per ora su questa saga, sperando che nei prossimi 2 capitoli esca fuori qualcosa del passato che davvero valga la pena sapere e che magari, come detto da altri, possa dare spunto per novità nel futuro. Da lettore assiduo a partire dal numero 1 nel lontano Aprile 2000, purtroppo devo dire che degli ultimi due albi avrei potuto fare tranquillamente a meno,ma non perché siano brutti ma semplicemente superflui.potevano essere Speciali, Albi Color, Maxi etc.Mi dispiace. Tornando a Nel Nome de Figlio per un momento, se si riflette sulle potenzialità narrative e drammatiche dei Personaggi in questione, vedere seduti insieme al bar Nikolaus, Caleb e Draka ,nonostante la fantastica idea e ambientazione praghese, mi fa più pensare al potenziale di scontri e intrecci sprecato con questa alleanza ( che di fatto rende qualsiasi nemico una bazzecola da affrontare....considerando che i Grandi Antichi si sono squagliati da soli) che ad altro. Secondo me siamo arrivati ad un Punto tale di Eccellenza dei Personaggi e Trame dei passati 20 anni che però sta confluendo nello stagnamento della Serie, urgono per me o il coraggio di grossi rimescolamenti di carte e Personaggi o almeno un paio di Nemici veramente Tosti e Cattivi e che qualche colpo lo mettano a segno.
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    Bella sorpresa
    il tema, la copertina ed il titolo non mi ispiravano, invece la Storia mi è piaciuta davvero tanto, anche se guagagna tanti punti "a posteriori" col disvelamento nel finale del suo perfetto ed inatteso incastro nella continuity di Dampyr, piuttosto che entusiasmare dall'inzio alla fine. Direi che è anche un minimo ingarbugliata all'inizio però poi tutto si chiarisce e si comprendono a pieno i vari passaggi e ruoli di tutti i personaggi. Complimenti per la scelta di incentrare la Storia su questo Zumbo di cui ammetto di non aver mai sentito parlare nè di conoscere alcuna opera prima di sfogliare questo albo. L'idea che si possa celare nientemeno che il cranio di un non-morto sotto l'opera custodita nel Museo della Specola di Firenze è davvero un Colpo da Maestro (della sceneggiatura e pure della Notte :D ). Se Contro merita di essere ospitato nuovamente su Dampyr? Per me è SI!
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    letta con grandissimo ritardo solo la scorsa settimana la storia ha in parte deluso le mie aspettative che peraltro erano elevate viste le premesse
    Mi ha fatto piacere il ritorno di Von Henzig, detto ciò la trama mi ha dato l'idea della riproposizione in un unico albo di tutte la strategia messa in piedi dal Maestro Von Henzig in passato per attentare alla vita di Harlan e soci, il tutto traslato nel mondo del Teatro (mentre prima era il Cinema) e avendo come obiettivi i personaggi comprimari della Serie (e ammetto che tutt'ora non sono riuscito a ricordare chi diavolo sia quel Jorge.....l'ho assolutamente cancellato dalla memoria). Von Henzig peraltro cosa ottiene da questa alleanza con Rubicante (che fa la brutta fine che merita)? un bagno di sangue (acido) di suoi non-morti falciati a ripetizione senza pietà e pure una bella ferita sulla spalla della quale appare addirittura contento. E' probabile che non avesse intenzione davvero di affondare il colpo ma solo di lanciare un avvertimento e mi auguro che torni presto e con motivazioni decisamente più solide e piani meglio congeniati, se non altro in maniera diversa dalle citazioni cinematografiche e teatrali. Disegni ottimi.
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    "a causa" del titolo un pò troppo spiattellato e didascalico e della copertina che in questo caso, mi perdonerà l'autore, sembra un pò buttata via là in 5 minuti (chiaramente io neanche in 5 mesi riuscirei ad ottenere un risultato nemmeno paragonabile eh....ma se siamo lettori e acquirenti un pò di confronti li facciamo)...
    dicevo, a causa di queste premesse , non mi aspettavo granchè
    invece la storia e con essa i disegni mi hanno convinto, bella la trama, validi i personaggi antagonisti e pure la presumibile nuova alleata, convincente anche il richiamo all'albo precedente del Capodanno Celtico e pure il finale aperto non di dispiace affatto.
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    Ma quale asso nella manica ci avevano tenuto nascosto gli autori per tutti questi anni!!!
    Azara, ma solo perchè ancora viva, ha ufficialmente sostituito nel mio cuore Vanth come Maestra Preferita. Purtroppo mi ero innamorato di Vanth giusto con qualche secolo di ritardo
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    a me questa antologia è piaciuta sia nei contenuti che nella forma
    non posso definirlo un albo stratosferico , perchè non lo è, ma un albo ottimamente concepito e realizzato si. Ho trovato tutte interessanti le varie storie proposte, altrettanti omaggi dunque agli scrittori presentati visivamente angoscianti al punto giusto, utili gli articoli a corredo, mi sono piaciuti i collegamenti con la continuity dampyriana.
    Promosso certamente.
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    una storia che nella sua collocazione all'interno della serie è davvero strana come già datto da voi altri.
    per l'accuratezza assoluta di Boselli nel tessere e sviluppare le varie storyline, non parliamo delle ricostruzioni biografiche, storiche, georgrafiche, sono rimasto di sasso pure io per questa improvvisa ricomparsa di Marsden e poi onestamente la trovata del logo della Temsek come esca per Harlan è davvero pacchiana. Ma magari è probabile che in futuro verrà svelato altro su questa fugace e fallace riapparizione di Marsden sulla scena e ci spiegheremo anche come mai questa storia per ora sembra buttata là per riempire un buco improvviso visto che da l'idea di essere un soggetto vecchio
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    Albo passabile con 2 grossi MAH
    Trasferta in solitario di Harlan, di ritorno in Italia, che si diverte anche con Bianca Bandinetti. La vicenda che fornisce lo spunto alla Storia è sicuramente toccante e molto particolare. certo si prova a mischiare un pò le carte con tutti i vari personaggi comprimari che ci vengono presentati e tutto sommato l'autore riesce abbastanza bene a coprire fino alla fine chi sono i veri responsabili umani degli omicidi, spargendo il sospetto un pò ovunque, partendo dalle stesse parole di Harlan che giustamente dice che in una zona d'ombra non ti puoi fidare di nessuno, soprattutto dei più insospettabili. Ne viene fuori un albo comunque, come detto già da altri, più sui canoni di Dylan Dog che Dampyr.
    Il primo dei MAH:
    Harlan ha ormai esperienza ventennale delle più disparate vicissitudini e si fa fregare come un pollo dalla proprietaria del B&B.....MAH
    Secondo MAH: siamo sicuri che il protagonista sia proprio Harlan? in questo senso, sarà magari solo un mio problema, ma il volto di Harlan in questo albo l'ho trovato quanto di più lontanto dal prototipo replicato/interpretato e rivisto in quasi 300 albi (tutto compreso), mi è quasi sembrato come se si vedesse per sbaglio il volto dello StuntMan invece dell'attore nel corso di un film.
    Ecco se devo trovare il punto debole più evidente di questo albo esso riguarda Harlan nell'aspetto e nell'azione , considerando che pure nel parapiglia finale se non fosse per i fantasmi bambini che gli sfondano la finestra poteva anche lasciarci le penne.....
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    Letto con molto ritardo rispetto al solito
    Parto dal constatare la Monumentale Narrazione e la quantità esorbitante di personaggi che sono alla base di questo albo, Albo che per un non lettore abituale/storico penso sia fonte di smarrimento assoluto, mentre per un Dampyriano consolidato può essere fonte di goduria ma anche lieve emicrania e vuoti di memoria.
    La vicenda si sviluppa su vari canali differenti che vanno paralleli, si incrociano, si intrecciano, alla fine convergono:
    In sintesi: Abigor davvero fa la fine che avrebbe meritato da sempre, verrebbe quasi da dire che avrà sfruttato la raccomandazione di qualcuno per ricoprire un ruolo tanto rilevante nell'Altra Parte senza averne le competenze, personaggio che insieme a tanti altri della Schiera dell'Inferno mi fa pensare spesso come atmosfere e caratterizzazione ai personaggi de Il Maestro e Margherita di Bulgakov.
    Ereshkigal mi è piaciuta , caratterizzata bene, direi che si muove anche discretamente per le sue relative possibilità e comunque ha le "palle" di concepire la Vendetta vs Dampyr e metterla in atto, 2 cose da notare: 1) non si è però capito bene, almeno io non l'ho capito, come abbia fatto a entrare nel palazzo di Nergal e che come abbia fatto a trasportarne via il corpo; 2) è riuscita a darsi alla fuga seppur circondata da parecchi avversari, mi è sembrato che se la siano fatta scappare un pò troppo facilmente.
    Lady Nahema: superstar, straordinario il suo colloquio di assunzione alla Scuola Nera.
    I Nostri Eroi: Vigili e Pronti come sempre con la Guest Star Vapula (sempre graditissimo) di rinforzo.
    Tavole molto belle e adattissime alla Storia.
    Per chiudere mi permetto un commento extra che riguarda la Serie in generale: secondo me Dampyr da tempo ha raggiunto un plateau di eccellenza delle sue trame principali che se da una parte è un Merito Assoluto, dall'altra paradossalmente può alla lunga rappresentare un problema perchè a fronte di decine di personaggi che hanno una importanza tutt'altro che trascurabile nella Serie, a fronte di centinaia di eventi del presente, del passato e del futuro che si incastrano poi magicamente tra loro, gli scossoni veri e propri alla Serie si rivelano negli ultimi anni quasi come effetti collaterali piuttosto che snodi che lasciano il segno veramente e c'è sempre una sorta di auto limitatore nello spingere i personaggi verso, se proprio oltre i propri limiti.
    (per dire 2 idee che mi si ripropongono spesso, i poteri da mutaforma di Harlan e quelli della Strega Regina di Ann Jurging potrebbero dare il là a saghe in cui magari prendono il sopravvento sui nostri protagonisti e portare stravolgimenti assoluti......non che io voglia male ai nostri Amici eh)
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    Per me questa Storia consente di iniziare il 2021 dampyriano sicuramente col piede giusto tuttavia
    concordo con alcune impressioni di Tororo, soprattutto sul fatto che la Storia per come è presentata sembra davvero che capiti tra i piedi di Harlan per caso e dunque Harlan e Kurjak si trovino immischiati in una vicenda sicuramente interessante ma che avrebbe potuto tranquillamente anche non riguardarli nonostantre ci siano di mezzo Nergal/Abigor/Naphidim. Anche io ho ripensato immediatamente allo Speciale Orrore tra gli Amish riguardo alla vicenda, trovo però molto ben evidenziato e sviluppato il concetto del Paradiso Perduto/Ricerca del Graal inteso come sacrificio e lotta per una Causa che si ritiene giusta trovandosi a volte faccia a faccia con l'amara scoperta di aver magari perseguito in buona fede uno scopo errato (da altro punto di vista) o l'essere dovuti scendere a compromessi , oppure aver scelto alleati sbagliati. in questo il parallelo tra Rahn e Razael mi ha davvero convinto. Non male anche la figura del Naphidim inviato con schiera di demoni a caccia dei transfughi catari. Graficamente albo non straordinario ma alcune vignette sono di alto livello.
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    Sui disegni vado controcorrente, mi sono piaciuti molto nel complesso, li ho trovati consoni con le ambientazioni ed i personaggi da rendere.
    la Storia seppure ricalca lo schema già visto delle sfide tra SaintGermain e Vassago, si distingue per i suoi specifici riferimenti storico/geografici e per uno svolgimento non banale soprattutto nel finale. Un appunto magari relativo a questo albo potrebbe essere che poco si è chiarito sull'origine del Libro Nero delle Anime, ma è probabile che essendo entrato in possesso di Harlan ne sapremo qualcosa in più in futuro.
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    Diciamo che una volta letto questo Albo
    ho riletto con rinnovato piacere il nr.161 Mal di Luna, di cui non solo è un ideale seguito come scritto in presentazione dell'albo stesso, ma secondo me una rielaborazione ben riuscita, ma non al livello dell'ideale "prima parte" perchè , salto un momento direttamente alla chiusura dell'Albo, alla fine è ripreso pari pari il regolamento di conti con la colonia di Licantropi materana.
    Diciamo che il quid particolare e veramente di alto livello di questa storia è la delineazione dell'ambientazione italiana, l'inserimento nella continuity non solo con le vicende dei popoli celti/licantropi, ma pure con l'Epopea del Maestro Vrana, l'inserimento nel contesto storico con la toccante vicenda ambientata durante l'occupazione nazista, la scrittura dei personaggi comprimari più importanti, Mosè su tutti.
    Quindi direi ottimo lavoro a monte, forse si poteva fare qualcosa di meglio, ma lo dico umilmente, nello svolgimento della vicenda dato che gli snodi di partenza e di orientamento della vicenda sono praticamente indentici a quelli del n.161 (Tour dei Liannabh Shee, omicidio da parte di giovane licantropo che perde il controllo, rivelazione della comunità dei licantropi con tanto di gabbie preventive, sparatoria finale, manca solo il patto di mutuo segreto tra Harlan e la comunità locale)


    Edited by Marko_75 - 17/11/2020, 13:20
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    2 considerazioni preliminari:
    1) Il Dottor Zardek e la sua macchina del Multiverso sono probabilmente gli escamotage narrativi con maggiore spirito da B-movie, quelli più volutamente sopra le righe. La storia quindi parte da un presupposto diciamo meno "rigoroso" rispetto ai canonici intrecci Dampyriani, ovvero Zardek che pensa di Regalare a Kurjak per il suo Compleanno una gita nel Mondo inventato da Salgari, ma d'altronde nella introduzione stessa dell'Albo, Boselli richiama la massima richiesta di Sospensione dell'Incredulità che caratterizzava proprio i romanzi oggetto dell'Omaggio in questione.
    2) L'esistenza di qualsiasi Mondo (anche quelli che nel piano di realtà dampyriano sono creazioni letterarie) e la possibilità di recarvisi fisicamente certificano una teorica infinita longevità del fumetto Dampyr, ma forse prestano il fianco anche a qualche incongruenza o addirittura troppi possibili intrecci.....
    Esaurite le questioni preliminari, posso affermare che dal momento in cui Harlan e Kurjak si svegliano nel Mondo Salgariano, la Storia è un crescendo fantastico di personaggi ed eventi in un intreccio davvero coinvolgente. Albo Speciale promosso a pieni voti, presentando un tipo di Storia che penso si possa leggere solo su una testata del calibro di Dampyr. Mi è piaciuto anche il Nuovo Maestro, alleato e nella veste di sicario di Marsden, feroce, avido al punto giusto ma con sfaccettature anche più "umane" e ho trovato davvero interessante l'aver messo in scena un "dietro le quinte" della procedura utilizzata dai Maestri della Notte per sancire la loro supremazia sugli abitanti dei territori controllati restando in alcuni casi in incognito. L'obiettivo dell'Omaggio a Salgari ed ai suoi personaggi più famosi (io da bambino fui spettatore della Serie Tv di Sandokan con Bedhi/Leroy/Celi etc) è pienamente centrato.
39 replies since 7/2/2012
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